Sonia Heliott con il racconto “Des murmures dans le jardin de Luxemburg” (Sussurri nel giardino del Lussemburgo) vince l’edizione 2025 del Premio letterario Energheia Francia. Menzione per il racconto “Diane, dans toute sa splendeur” (Diane, in tutto il suo splendore) di Shirelle Apedoh. Il Premio Energheia Sorbona – del prestigioso Ateneo francese – a Marie-Amélie Huard de Jorna con “Sauver les poneys !” (Salvate i pony!).
L’iniziativa, promossa nel Paese transalpino ha visto il coinvolgimento dell’Institut Français con la Direttrice dell’Istituto Claire Thuaudet e Vincent Raynaud; della Sorbona di Parigi con il Professore Sylvain Brien, Direttore del Dipartimento di lingue Nord-europee e lo scrittore Ulf Peter Hallberg.
Nel giudizio dei giurati sul racconto vincitore della ventiduenne Sonia Heliott, si sottolinea come sia riuscita ad elaborare una storia avvincente e misteriosa, ambientata nei giardini di Lussemburgo a Parigi, con un giovane che al tramonto di una fresca giornata, per un attimo, ascolta parole sussurrate da una statua. Un testo che cattura l’attenzione e l’immaginazione del lettore.
Ricordiamo che i racconti saranno raccolti nell’antologia I racconti del Premio Energheia e sul sito dell’associazione. La vincitrice sarà ospite alla Cerimonia di consegna del Premio letterario Energheia insieme allo scrittore Ulf Peter Hallberg prevista sabato 13 settembre sulla terrazza del Museo di Palazzo Lanfranchi a Matera, oltre che partecipare al Corso Internazionale di Scrittura Creativa in programma dall’8 al 13 settembre e che vede il coinvolgimento dell’Ambasciata di Spagna in Italia e dell’Università degli Studi di Basilicata.
Ecco alcune note sulle giovani autrici francesi.
Sonia Heliott, ventiduenne di Parigi. Studia Letteratura Tedesca e si sta specializzando in Letteratura Francese alla Sorbona. Si definisce come una persona sportiva, ex pallavolista, pratica regolarmente ciclismo e il bouldering – attività di arrampicata su massi, naturali o artificiali. Predilige molto la letteratura tedesca, e il suo autore preferito è Heinrich von Kleist, ma si ispira anche a Émile Zola, dato che ha sempre amato i libri descrittivi e intensi. Nei suoi testi si sofferma molto sul descrivere ciò che la circonda e si diverte nel fare paragoni e metafore. Il suo sogno è quello di diventare un’insegnante di tedesco/francese e magari conseguire un dottorato di ricerca in Letteratura tedesca. Non ha mai pensato di diventare una scrittrice, ma con alcuni docenti ho imparato alcune tecniche che prevedono un approccio sia diretto che forzato alla creatività. In questo modo, afferma, ti vengono in mente cose che non sapevi di avere così da metterle nero su bianco.
Shirelle Apedoh, ventitreenne di Nemours nel Dipartimento della Senna e Marna (Regione dell’Île de France. Il suo rapporto con la scrittura è iniziato alle medie. Scriveva storie per divertimento per i miei amici e le dicevano sempre che era piuttosto brava e che un giorno, forse, avrebbe dovuto intraprendere questo percorso. Studia alla Sorbona dalla fine del Covid. All’inizio studiava tedesco per conseguire una laurea in Letteratura tedesca, ma alla fine, dopo la fine del secondo anno, ha cambiato indirizzo,sviluppando un interesse per i Paesi nordici mentre studiava svedese all’Università. Ha sentito parlare per la prima volta del concorso di scrittura nel 2023, durante la “Semaine de l’UFR”, e ha pensato che un giorno sarebbe stato fantastico partecipare e magari vincere il concorso, ma era troppo timida riguardo alla sua scrittura, quindi ha deciso di non farlo. Nel 2025, però, l’occasione si è ripresentata, quindi ha deciso di coglierla e di provarci, dato che non aveva nulla da perdere. Alla fine, in qualche modo, ne è valsa la pena! Entusiasta di aver corso il rischio.
Marie-Amélie Huard de Jorna, giovane autrice parigina, studentessa di Letteratura Nord Europea, è cresciuta tra libri e film con il gusto per le culture e la diversità. Amante delle idee e della creazione, ha scelto la letteratura per esplorare l’umanità, attratta dalla ricchezza di intersezioni culturali che ritiene essenziali per il pensiero. Le piace l’idea che il lettore scopra se stesso mentre legge una storia. Ama anche il fantasy e l’invisibile, la fantascienza e l’horror, così come il cinema e la musica da film. Quando era piccola ha scoperto le fiabe dei fratelli Grimm e da allora non ha più lasciato i loro mondi. Tranne qualche volta per leggere Maupassant, Kafka, Virgilio, Voltaire, Matheson o Chattam e pochi altri. A suo dire la letteratura apre il mondo a nuovi orizzonti e la scrittura ne diventa la sua scultrice. Così quando inizia a scrivere, queste storie prendono vita e le piace l’idea che queste fioriscano da qualche parte. Un giorno cercherà questi luoghi dove vivono i personaggi da lei creati.



