Presentato nel pomeriggio nella sala conferenze della Camera di Commercio di Matera il libro “La Cripta del Peccato Originale – Codice di conservazione” a cura di Giulia Caneva e Gisella Capponi. (Gangemi Editore). L’evento è stato organizzato dalla Fondazione Zétema in occasione dei novanta anni di Raffaello de Ruggieri e il Circolo La Scaletta ha donato per l’occasione una targa all’ex sindaco di Matera e uno dei fondatori del circolo culturale materano.
La presentazione è stata affidata a Caterina Bon Valsassina, componente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali del Ministero della Cultura e già direttrice dell’ICR, mentre Raffaello de Ruggieri, dopo i saluti istituzionali, ha introdotto le programmate relazioni delle curatrici.
Il lavoro editoriale è stato presentato dalla professoressa Caterina Bon Valsassina, già direttrice dell’Istituto Centrale del Restauro.
Il Ministro della Cultura, professore Alessandro Giuli, formalmente invitato all’evento, ha inviato un messaggio letto in sala.
L’opera propone il diario complesso dei lavori di conservazione effettuati nella preziosa grotta materana e rappresenta un rigoroso documento scientifico delle compiute modalità di restauro del monumento rupestre.
Il libro riassume l’articolata traduzione di un lavoro di alta professionalità compiuto in un cantiere interdisciplinare proponente un codice di pratica per future iniziative di tutela e di restauro del patrimonio rupestre meridionale.
La pubblicazione, per i tipi editoriali Gangemi di Roma, non è la ordinaria esposizione storico-artistica del ciclo di affreschi longobardo-beneventani che illuminano il monumento rupestre materano. È invece il diario rigoroso dell’articolato e puntuale intervento di restauro di un bene culturale, unico ed universale.
Sono documentate tutte le azioni compiute da un qualificato gruppo interdisciplinare per stabilizzare una costante condizione microclimatica dell’invaso grottale e per il ripristino figurativo e cromatico dei dipinti, stabilizzato da tre interventi di manutenzione programmata.
Tale lavoro si è tradotto nella stesura di un vero e proprio “codice di pratica” utilizzabile per tutte le operazioni di tutela e recupero del patrimonio rupestre del Mezzogiorno d’Italia.
Sono passati venticinque anni dalla apertura al pubblico della chiesa rupestre (23 settembre 2005) e gli affreschi risultano ancora splendidi nella loro originaria stesura (cinquecento anni prima di Giotto).
L’alleanza operativa con l’Istituto Centrale del Restauro si è tradotta nella istituzione in Matera della sede decentrata della prestigiosa scuola italiana di alta formazione.
Il libro, corredato da numerose tavole a colori, offre la lettura dei dati analitici registrati ed elaborati nel corso dell’innovativo processo di conservazione. Sarà una serata di vincenti traiettorie tra ricordi e future proiezioni.
La fotogallery della presentazione del libro (foto www.SassiLive.it)
























