Edizioni Magister anuncia a pubblicazione di un’opera che esplora la ricca storia e l’architettura di Via Domenico Ridola e delle aree circostanti. Questo volume, il decimo di una fortunata collana le cui copertine sono realizzate dall’artista Pino Oliva, frutto del lavoro di Enzo Viti e Teresa Lupo, offre un’affascinante panoramica sull’evoluzione urbanistica di una delle strade più emblematiche di Matera.
L’opera analizza in dettaglio:
• Via Domenico Ridola: Conosciuta in passato come Strada del Liceo, questa via è caratterizzata da un complesso sistema di ipogei che raccontano secoli di storia agricola e residenziale.
• Chiesa del Purgatorio: Un capolavoro barocco costruito tra il 1727 e il 1747, con decorazioni simboliche che riflettono il legame della comunità con la spiritualità.
• Palazzo De Miccolis: Un edificio storico ristrutturato nel 1984, che testimonia l’evoluzione architettonica della città e l’importanza degli ipogei sottostanti.
• Monastero di Santa Chiara: Fondato tra il 1678 e il 1707, con una chiesa adiacente che ne arricchisce il patrimonio culturale.
• Museo “Domenico Ridola”: Ospitato nell’ex Monastero di Santa Chiara, è diventato Museo Nazionale nel 1911 e ha subito vari ampliamenti nel corso del XX secolo.
• Giardinetti Margherita: Creati nel 1880 per la coltivazione di piante locali, questi giardini rappresentano un punto di riferimento per la comunità.
• Palazzo della Provincia: Costruito nel 1928 nonostante l’opposizione dei cittadini, ha portato a significativi cambiamenti nell’area circostante.
L’opera si apre con il testo di Amerigo Restucci intitolato “Napoli a Matera: il Settecento…”. Questo saggio esplora l’evoluzione architettonica e sociale di Matera nel Settecento, un periodo cruciale in cui la città, diventata capoluogo della Basilicata, subisce significativi cambiamenti. L’espansione oltre i rioni Sassi porta a nuove architetture e strade, influenzate da modelli napoletani e dallo stile barocco. La crescita demografica e le trasformazioni economiche e sociali favoriscono il patriziato, mentre il Corso diventa il fulcro della vita cittadina. Vengono descritti edifici religiosi e civili che caratterizzano la Strada al Seminario, con riferimenti a stili e architetture innovative. Questo volume arricchisce la bibliografia materana, evidenziando la ricchezza culturale e storica della città.
Inoltre, il volume si arricchisce del testo di presentazione di Beatrice Volpe intitolato “L’antico cuore di via Ridola…”. Nella sua riflessione, Volpe sottolinea l’importanza di Via Ridola, dove è cresciuta, e il suo legame con la storia di Matera. La via, che si apre verso Palazzo Lanfranchi, ha subito numerosi cambiamenti nel tempo, rendendo difficile la lettura del contesto urbanistico. Volpe descrive le cantine ipogee della sua famiglia, utilizzate per attività agricole da generazioni, evidenziando il valore del lavoro quotidiano delle famiglie materane. Sottolinea l’importanza di ricordare le radici contadine di Matera, anche in una via centrale frequentata da turisti, per onorare chi ha contribuito alla ricchezza culturale della città.
Il volume è corredato da tavole, prospetti, sezioni, planimetrie e immagini che arricchiscono l’esperienza di lettura e offrono una visione dettagliata della storia e dell’architettura di Matera.
Invitiamo le redazioni giornalistiche a considerare la pubblicazione di questo lavoro, che non solo celebra il patrimonio culturale di Matera, ma contribuisce anche a preservarne la memoria storica e palesare la parte ipogea.



