Sarà delocalizzato al nuovo sito in località Ciccolocane – Vallone S. Lucia l’impianto per la produzione di calcestruzzi preconfezionati, posti a margine della strada di San Vito. La decisione è stata presa venerdì scorso dalla Conferenza di Servizi, riunita al Palazzo Municipale per esaminare la richiesta di variante urbanistica relativa alla delocalizzazione dell’impianto. La riunione è stata presieduta dall’Assessore Comunale all’Urbanistica Antonella Guida, alla presenza del dirigente di settore, nonché responsabile del procedimento, Giuseppe Montemurro, dei delegati del Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Basilicata Francesco Tataranni (Ufficio Urbanistica e Tutela del Paesaggio) e Paolo Severino (Ufficio Geologico ed Attività Estrattive), del delegato della Provincia di Matera Giancarlo De Angelis e del dott. Mariano Ruggieri in rappresentanza dell’Asm di Matera, nonché del progettista Roberto Bolettieri e del redattore degli elaborati geologico-tecnici e delle verifiche idrauliche il Mario Alfino.
L’assessore Guida ha illustrato la variante al PRG vigente e il relativo progetto, con le motivazioni che rendono insostenibile il permanere della struttura in un sito inadeguato sia per le funzioni e le attività che lo connotano sia per la non compatibilità ambientale e paesaggistica, ricadendo a margine del centro urbano e nel perimetro del Parco delle Chiese Rupestri. “Tali incompatibilità – ha affermato l’Assessore Guida – motivano una immediata delocalizzazione dell’impianto, che dopo anni necessita di un altro sito”. Il possibile nuovo sito è stato quindi individuato dall’Ing Montemurro nell’area in prossimità della Stazione ferroviaria del Borgo Venusio, al nuovo sito in località Ciccolocane – Vallone S. Lucia. “Si tratta di un sito – ha evidenziato Montemurro – dove sono già presenti altre strutture industriali e produttive da tempo in attività e che pertanto non andrebbe a costituire un elemento incongruo per il contesto territoriale, paesaggistico ed urbanistico. La delocalizzazione in tale sito trova ulteriore motivazione nella indisponibilità per inadeguatezza di aree già esistenti che possano essere utilizzate per tale impianto”. Con il parere favorevole di tutti gli intervenuti, la Conferenza di Servizi ha quindi autorizzato l’Amministrazione Comunale di Matera ad adottare la variante urbanistica relativa alla “Delocalizzazione Impianto per la produzione di calcestruzzi preconfezionati posto a margine della strada vicinale di S. Vito al nuovo sito in località Ciccolocane – Vallone S. Lucia”e a procedere allo smantellamento della vecchia struttura.
Il Presidente del Parco della Murgia Materana, Roberto Cifarelli, ha rilasciato la seguente dichiarazione in merito alla delocalizzazione dell’impianto di calcestruzzi da via San Vito ed al “revamping” dell’impianto della Italcementi di contrada Trasanello.
“Apprendo con piacere del parere positivo della Conferenza di Servizi tenutasi presso il Comune di Matera circa la proposta di variante allo strumento urbanistico comunale propedeutico alla delocalizzazione dell’impianto della Calcestruzzi SpA del gruppo Italcementi oggi sito in via San Vito all’ingresso della città e del Parco della Murgia Materana.
Il lungo lavoro di concertazione tra Comune, Ente Parco, Calcestruzzi e Italcementi comincia a dare i suoi frutti.
Riqualificare l’ingresso della città e del Parco, in particolare dell’area storica delle cave di tufo, costituisce un significativo passo avanti nella sistematizzazione della fruizione dei beni culturali e nella valorizzazione del paesaggio storico-antropico del nostro territorio.
Il Gruppo Italcementi opera a Matera da trentacinque anni; un lungo periodo che ha visto nel tempo la comunità materana prendere pian piano coscienza del valore del territorio, del paesaggio, dei beni culturali. Un lungo periodo nel quale innegabilmente Italcementi ha prodotto ricchezza per i lavoratori e le proprie famiglie, ma anche distruzione di una parte sensibilissima di ambiente e di territorio.
Considerato il corposo intervento di “revamping” che Italcementi sta eseguendo presso i propri impianti di località Trasanello, che tra le altre cose prevede la realizzazione di una torre fortemente impattante sul piano paesaggistico proprio sul versante della Murgia Materana, auspico che questa relazione positiva e propositiva tra i soggetti pubblici e privati interessati possa al più presto sostanziarsi nella sottoscrizione di più precise intese innanzitutto affinché la trasparenza e la partecipazione riguardo ai dati di monitoraggio delle emissioni e degli scarichi degli impianti possano diventare patrimonio della collettività, anche al fine di evitare equivoci ed inutili allarmismi.”