Pio Abiusi per conto dell’Associazione Ambiente e Legalità in una nota evidenzia l’opportunità di segnalare la presenza di un ascensore a dispsozione del pubblico diversamente abile che deve fruire di uno spettacolo nell’auditorum Gervasio di Matera. Di seguito la nota integrale.
Non ci posso credere.
È una frase detta anche dai comici per rimarcare la incredulità.
Quando però diviene sperpero di denaro pubblico e lustri che passano nella indifferenza collettiva può essere ancora incredulità all’insegna di una presunta cultura semmai ben foraggiata?
Correva l’anno 2010 quando con fondi europei venne realizzato un nuovo accesso all’Auditorium Gervasio, i dirigenti regionali ne andarono fieri ma di superamento barriere architettoniche neppure l’ombra. Si pensò che effettivamente così non potesse andare e con l’accordo di Programma a valere sugli FSC 2007/2013 si approvò una scheda di intervento. Le barriere architettoniche questa volta sarebbero state superate costruendo un nuovo accesso “Monumentale”. Nel Febbraio del 2019 le barriere architettoniche furono superate, divenne operativo l’ingresso monumentale e vi era un ascensore funzionante a disposizione di chi ne avesse avuto bisogno.
La festa durò poco perché l’ascensore si fermò, i sottostanti locali macchina furono interessati da allagamenti.
Vennero fatti altri lavori di manutenzione fino ad arrivare alla ripavimentazione di Piazza S. Francesco ed il costo totale dagli iniziali 450 mila euro del 2010 è lievitato ad oltre 1 milione e 700 mila euro.
L’ascensore per il superamento delle barriere architettoniche? Sembra che funzioni quando l’Auditorium è in esercizio ma senza che ne sia data notizia, non si sa mai vuoi vedere che qualcuno chiede di usarlo?
Gli uffici comunali all’atto di concedere a terzi l’uso del locale ma anche quando è la pubblica amministrazione ad usarlo, ce lo auguriamo, chiedono che venga:
– assicurata la presenza di idoneo personale qualificato, minuto di certificazione con il compito di presenziare ad ogni iniziativa al fine di provvedere “ai primi e più urgenti interventi in caso di incendio”;
-collocato stabilmente dall’inizio di ogni iniziativa e sino alla sua conclusione n. 1 addetto qualificato sul corretto utilizzo dell’impianto di ascensore che avrà il compito, in caso di blocco, di ripristinarne il funzionamento e soccorrere l’eventuale persona bloccata in cabina;
-garantire, infine, che l’ultima fila di poltrone, in numero di 6 posti, sia riservata a persone con ridotte capacità motorie.
Bene! Se quanto detto viene realmente rispettato e noi ci crediamo, possiamo dire di avercela fatta.
Perché ci chiediamo quanto prescritto deve restare in silenzio?
L’ingresso all’Auditorium è quello antico, l’uso di quello monumentale è precluso. Si accede utilizzando una gradinata impegnativa ed allora occorre indicare con apposito cartello il luogo dove è sistemato l’ascensore per chi ne vuole o deve farne uso. L’ascensore è posto in prossimità dell’ingresso monumentale che è da tutta altra parte rispetto a quello del quale se ne fa uso ed allora anche qui occorre un apposito cartello e che ponga in evidenza il videocitofono di chiamata. Dopo aver indicato con idonea cartellonistica il tutto, vogliamo fare delle prove generali, semmai è tutto realmente funzionante?





