Visita assessore regionale Latronico all’ospedale di Melfi, PD Melfi: “Altro che passeggiata, la comunità vuole risposte, non propaganda”. Di seguito la nota integrale.
È l’ennesima presa in giro ad una comunità intera l’ultima visita organizzata dall’Assessore regionale alla Sanità, Cosimo Latronico, all’Ospedale di Melfi. Non è una ricognizione sulle troppe criticità, ma una sterile “passeggiata” di propaganda in un luogo progressivamente indebolito, sotto gli occhi di una comunità che chiede aiuto e non promesse vuote.
Il Partito Democratico di Melfi è in prima linea nella difesa dell’ospedale, del suo potenziamento, di condizioni di lavoro migliori per il personale medico e infermieristico e di servizi di qualità per pazienti e utenti. La situazione del nostro presidio ospedaliero non migliora con i sorrisi e gli scatti fotografici; è, al contrario, esasperata e ogni giorno che passa assume contorni più drammatici, smentendo brutalmente le rassicurazioni di facciata che giungono dalla politica regionale e dal governo cittadino.
Sono mesi che l’Ospedale di Melfi è in affanno. Un affanno che si traduce in turni massacranti per il personale, che con grande abnegazione cerca di colmare vuoti incolmabili, e in un’odissea per i pazienti, costretti a viaggiare lontano o, peggio, a rinunciare alle cure.
Melfi non vuole tour turistici, vuole risposte chiare ai suoi drammi reali. L’Assessore è entrato, ha passeggiato e poi? È andato via senza rispondere ai punti cruciali che stanno paralizzando il diritto alla salute dei nostri cittadini.
Non una parola sulle precarie condizioni del reparto di Cardiologia e sul trasferimento dell’unico cardiologo capace di impiantare pacemaker, lasciando un vuoto operativo inaccettabile. E ancora: silenzio sulla soppressione della guardia cardiologica notturna.
Nessuna data certa per il concorso che dovrebbe assegnare il Primario al reparto di Ostetricia e Ginecologia. E il Punto Nascita? Come abbiamo denunciato, dai documenti aziendali, sembra destinato a spegnersi a dicembre, quando l’attuale primario facente funzione andrà in pensione.
Il Pronto Soccorso, cuore pulsante dell’emergenza in un’area ad elevata industrializzazione, il più delle volte è lasciato in balia di un solo medico gettonista, pochi infermieri e operatori socio-sanitari. Un rischio incalcolabile per la vita delle persone. Come si intende risolvere questa cronica e pericolosa carenza? L’Assessore non lo dice.
Medicina, Chirurgia, UTIC, Sala Operatoria sono tutti reparti sotto stress: non un impegno concreto per assumere infermieri aggiuntivi, essenziali per garantire la sicurezza dei turni e l’assistenza adeguata. E in Sala Operatoria, l’assenza notturna dell’infermiere dedicato è un’ombra sulla gestione delle emergenze chirurgiche. Anche su questo silenzio assoluto.
Nella diagnostica mancano tecnici di Radiologia che potrebbero rendere il reparto più efficiente e nel Laboratorio Analisi, la situazione è grottesca: un solo infermiere deve dividersi tra prelievi e burocrazia amministrativa. Nessuna soluzione presentata.
L’Ospedale di Melfi prima vantava 3 Unità Complesse (Radiologia, Laboratorio Analisi e Centro trasfusionale) con i rispettivi Primari. Oggi declassate ad unità semplici guidate da responsabili totalmente dipendenti dall’Azienda Sanitaria Regionale. Nessuna spiegazione su questa grave perdita di autonomia e prestigio.
Dove è finito il cronoprogramma per l’elisoccorso notturno, annunciato mesi fa come la panacea di tutte le disfunzioni? L’Assessore non ha fornito aggiornamenti, lasciando intendere che fosse l’ennesima promessa destinata a svanire.
L’Ospedale di Melfi non merita questo destino. Non è un peso da gestire, ma un presidio fondamentale per un vasto bacino d’utenza. Il Partito Democratico di Melfi esige che le istituzioni regionali smettano di prendere in giro i cittadini con visite di cortesia. Vogliamo fatti. Vogliamo assunzioni operative a Melfi. Vogliamo la dignità e la sicurezza delle cure per la nostra comunità.
E poi, a che punto è il Piano sanitario regionale?
La comunità melfitana non può abdicare alle continue prese in giro. Basta propaganda, è tempo di agire. Ribadiamo, infine, la necessità di affrontare le problematiche dell’ospedale di Melfi in un consiglio comunale aperto e la presenza dell’Assessore regionale e del Direttore Sanitario regionale Spera.

