L’audizione del presidente dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (U.I.C.I.) di Potenza, Luciano Florio si è svolta nel corso dell’ultima seduta della Prima Commissione Consiliare Permanente, convocata e presieduta da Carminedavide Pace. Il presidente Florio ha presentato una proposta di intitolazione di una via o una piazza cittadina ad Aurelio Nicolodi, fondatore nel 1920 dell’Unione Italiana dei Ciechi, “figura che ha segnato una svolta storica per i diritti e l’inclusione delle persone con disabilità visiva”.
Nel suo intervento, Luciano Florio ha ripercorso la lunga storia dell’associazione, presente a Potenza dal 1952, sottolineando il grande lavoro svolto quotidianamente in favore dei ciechi e degli ipovedenti: “Siamo una piccola realtà, ma lavoriamo col cuore e con passione. Seguiamo i nostri ragazzi dall’età prescolare fino all’università e nel mondo del lavoro, offrendo supporto anche in ambito pensionistico. Operiamo non solo per i soci, ma per chiunque abbia difficoltà visive”. Tra le attività più significative dell’U.I.C.I. di Potenza sono stati ricordati i corsi di formazione sull’uso delle tecnologie assistive, i corsi di orientamento e mobilità per l’utilizzo corretto del bastone bianco e le note ‘Cene al buio’, esperienze sensoriali organizzate in diversi comuni lucani, da Potenza a Viggiano, da Rionero a Sant’Angelo Le Fratte, finalizzate alla sensibilizzazione della cittadinanza, al rispetto e alla comprensione delle difficoltà vissute dalle persone con disabilità visiva. Un’attenzione particolare è riservata anche alla prevenzione oculistica, con screening gratuiti nelle scuole e nei paesi della provincia, grazie alla collaborazione col medico Giovanni Smaldone. “Negli ultimi anni – ha evidenziato Florio – abbiamo riscontrato numerosi casi di glaucoma e altre patologie oculari in persone che ignoravano il proprio stato di salute visiva. Intervenire per tempo è fondamentale, soprattutto nei bambini, perché consente di correggere e risolvere problemi che, in età adulta, sarebbero difficilmente recuperabili. La proposta di intitolare una via o una piazza ad Aurelio Nicolodi nasce proprio dal desiderio di rendere omaggio a una figura che ha dato dignità, voce e diritti ai non vedenti italiani. Nicolodi – ha ricordato Florio – trasformò gli istituti per ciechi in scuole vere e proprie, aprendo loro le porte dell’istruzione e del lavoro. Fondò la prima Scuola Nazionale per Cani Guida, creando un modello che ancora oggi è punto di riferimento. Potenza merita di riconoscere questo valore, come hanno già fatto tante città italiane, da Matera a Salerno, da Pisa a Livorno”. Durante la seduta, è intervenuto anche il Presidente del Consiglio comunale, Pierluigi Smaldone, che ha espresso pieno sostegno all’iniziativa, sottolineando l’importanza del dialogo istituzionale e dell’impegno concreto per una città più accessibile e solidale.
“Come Presidente del Consiglio – ha dichiarato Smaldone – accolgo con grande convinzione questa proposta, che non è solo un atto simbolico, ma un impegno morale e istituzionale finalizzata all’inclusione. L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti rappresenta una realtà preziosa per la nostra comunità. È nostro dovere fare in modo che Potenza diventi un modello di accoglienza e di integrazione”.
A chiusura dei lavori, il presidente della Commissione, Carminedavide Pace, ha ringraziato i presenti per il contributo e ha ribadito “la volontà dell’Amministrazione comunale di continuare a promuovere e realizzare l’abbattimento delle barriere architettoniche e la valorizzazione di buone pratiche di inclusione”, citando come esempio il Parco Mondo, “dove è stata installata una fune-guida che permette anche alle persone ipovedenti di muoversi in sicurezza. Dobbiamo proseguire su questa strada – ha concluso Pace – diffondendo informazione e consapevolezza. Spesso non si conoscono gli strumenti che rendono accessibili i nostri spazi pubblici. Ogni intervento, anche piccolo, rappresenta un passo importante verso una città più giusta e realmente inclusiva”.
La seduta si è chiusa con l’impegno condiviso di proseguire il percorso di collaborazione tra istituzioni e associazioni.
“Un incontro che ha messo in luce come, a Potenza, la solidarietà e l’integrazione non siano solo parole, ma azioni concrete per costruire una città aperta, accessibile e vicina a tutti i cittadini”.

