“La prevenzione rappresenta a tutt’oggi l’arma migliore contro il cancro e per favorire un’adesione maggiore allo screening del tumore del colon retto sarebbe opportuno coinvolgere le farmacie che, attraverso la consegna ai cittadini e la successiva raccolta del kit per la ricerca del sangue occulto nelle feci, possono far aumentare sensibilmente il tasso di partecipazione della popolazione allo screening di questa forma di neoplasia”.
E’ quanto afferma, in una nota, il capogruppo in Consiglio regionale di Basilicata Casa Comune Giovanni Vizziello.
“Il tumore del colon retto ha un’incidenza molto alta, è la terza neoplasia più diffusa negli uomini e la seconda nelle donne, con quasi 50 mila nuovi casi diagnosticati in Italia nel 2024 e un tasso di sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi del 65%” -spiega Vizziello- “dati che pretendono un netto miglioramento delle politiche di prevenzione, perché solo intercettando questo tipo di tumore nei primi stadi si ottiene la massima efficacia del percorso di cura”.
“In Basilicata il tasso di copertura dello screening colon rettale è inferiore al 50% della popolazione target, cioè compresa tra 50 e 70 anni, un dato sostanzialmente simile a quello medio nazionale” -sottolinea l’esponente di Basilicata Casa Comune- “ma che deve essere necessariamente incrementato se vogliamo garantire a quanti ricevono una diagnosi di questo tumore trattamenti efficaci e tempestivi”.
“Nonostante sia stato avviato da molti anni, lo screening del sangue occulto nelle feci segna il passo” -aggiunge Vizziello- “laddove proprio le farmacie, presenti capillarmente su tutto il territorio regionale, possono rappresentare una valida soluzione al problema del numero limitato delle sedi e degli orari della consegna all’utenza del kit e della successiva raccolta del campione biologico”.
“Nella lotta ai tumori sono stati raggiunti negli ultimi anni risultati straordinari, come conferma il fatto che circa 3,7 milioni gli italiani vivono dopo una diagnosi di tumore” -conclude Vizziello-“ma si può e si deve fare di più potenziando la prevenzione, che è funzionale alle esigenze di salute dei cittadini e alla tenuta economica del nostro sistema sanitario”.