I consiglieri del gruppo “Insieme per Avigliano” Giovanni Sabia e Anthea Claps in una nota replicano al sindaco di Avigliano in merito ai lavori per la Rsa di Avigliano. Di seguito la nota integrale.
Sono ormai più di dieci giorni che abbiamo chiesto ufficialmente (dopo averlo fatto per le vie brevi) la convocazione di una nuova commissione consiliare per aggiornare i lavori riguardanti il rilancio della Casa di Riposo di Avigliano, ma a questa richiesta istituzionale è seguito soltanto un post di Facebook da parte del Sindaco, in cui aggiorna la comunità dei nuovi sviluppi sul percorso tracciato fino al 31 marzo scorso in commissione.
Ci tocca quindi dissentire rispetto alle modalità con cui il Sindaco agisce, svilendo il ruolo istituzionale che i consiglieri comunali e le commissioni consiliari detengono. Per non parlare dal confronto, dal quale si sottrae, nascondendosi dietro comunicati social o a mezzo stampa. Questo non possiamo accettarlo.
Eppure, non era questo lo spirito emerso dal Consiglio comunale aperto del marzo scorso. In quella sede, la comunità aviglianese fu chiara nel chiedere al Sindaco un “passo indietro” e all’intero Consiglio comunale di proseguire insieme, al di là di posizionamenti e opportunità politiche, nella costruzione di un nuovo percorso che permettesse di superare l’impasse legata alla fuoriuscita del Comune e risollevare le sorti della struttura.
In commissione abbiamo quindi avviato un percorso condiviso, che oggi il Sindaco decide di non proseguire, sostenendo che, dopo l’errore dell’uscita dall’associazione Sacra Famiglia, possa ora continuare da solo nella definizione del nuovo assetto della casa di riposo. Non solo non siamo stati coinvolti nelle interlocuzioni successive all’ultima commissione del 31 marzo, ma non veniamo nemmeno aggiornati sugli sviluppi né ci viene data la possibilità di esprimere la nostra opinione su come proseguire.
Siamo stati unanimi nel chiedere che il Comune concluda i processi di accreditamento, già avviati e sostenuti mesi fa grazie al lavoro instancabile del CdA dell’associazione Sacra Famiglia, per ottenere finalmente i 30 posti in struttura e il contributo economico della Regione, che da alcuni anni non viene più erogato. Questo, insieme al ripristino del finanziamento comunale di 35.000 euro, ad oggi ancora non stanziato, darebbe respiro e slancio alla situazione economico-finanziaria della struttura.
Abbiamo inoltre chiesto che si proceda con l’affidamento del centro diurno all’associazione Casa di Riposo, così da ampliare i servizi offerti e aumentare le entrate, rendendo ancora più sostenibile il bilancio. Abbiamo sollecitato anche il completamento della piscina terapeutica e l’avvio dei servizi domiciliari (come la consegna pasti e la lavanderia a domicilio), al fine di creare nuove opportunità lavorative per gli operatori della struttura e offrire risposte concrete all’aumento salariale da loro richiesto, un impegno improcrastinabile verso chi, insieme all’intero CdA, ha lavorato con sacrificio per garantire i migliori servizi agli ospiti.
Questo percorso di costruzione, tuttavia, deve avvenire prima di tutto nelle commissioni competenti, all’interno della sede comunale, secondo prassi istituzionale, per poi essere comunicato alla cittadinanza con ogni mezzo ritenuto opportuno.
Apprendiamo invece dai social di incontri con altre associazioni e di “presunti mandati decisionali” mai attribuiti dalle commissioni congiunte, che avevano anzi stabilito di proseguire questo cammino in modo condiviso, come richiesto dalla comunità, con la partecipazione attiva dei gruppi di minoranza a garanzia del nuovo percorso “costituente”. Ci discostiamo quindi da questa comunicazione messa in atto dal Sindaco, che non corrisponde al vero.
Il processo portato avanti dal Sindaco si configura come un percorso che esclude, piuttosto che unire; che non valorizza il lavoro di chi, a partire dall’associazione e dalla cooperativa, ha garantito nel tempo standard di qualità unanimemente riconosciuti alla struttura. Né riconosce il grande contributo dei gruppi di minoranza. Puntualizziamo infatti che in commissione, come gruppo consiliare “Insieme per Avigliano”, abbiamo elaborato una proposta sostanziale, depositata agli atti della stessa commissione, condivisa da tutti i consiglieri presenti, e oggi messe da parte.
Ci saremmo aspettati, in definitiva, un ringraziamento nei confronti di chi ha lavorato con generosità e gratuitamente in tutti questi anni, e non esclusioni, come invece sta accadendo.
Aspettiamo, infine, di conoscere ufficialmente, e ci auguriamo in commissione, e non a decisioni già prese, come più volte richiesto, le modalità di rientro del Comune e il riassetto economico – gestionale previsto con l’ingresso di nuovi soci, (rispetto ai quali si ritiene che tutte le Associazioni che volessero aderire rappresenterebbero un punto di forza nell’allargamento dell’associazione Sacra Famiglia). È fondamentale che detto elemento di riflessione, che caratterizza la costruzione di un nuovo percorso, sia reso chiaramente a chi rappresenta una parte importante della comunità aviglianese.