Il Comitato Spontaneo Giovani Agricoltori Lucani accoglie con realismo la notizia della ripartenza del Frecciarossa Taranto–Potenza–Roma dal 29 ottobre, ma ritiene doveroso chiarire che non si tratta di un successo, bensì del minimo indispensabile.
Dopo appena un mese di sospensione, il servizio ad alta velocità torna a collegare la Basilicata con Roma e con il resto del Paese. Un mese che è bastato per ricordare quanto fragile e arretrato resti il nostro sistema ferroviario.
Binari vecchi, treni datati e tempi di percorrenza fuori standard continuano a rappresentare la normalità di una regione che non può più permettersi di restare indietro.
Il ritorno del Frecciarossa non è un premio né un atto di generosità: è semplicemente il ripristino di ciò che non doveva mai essere interrotto.
Siamo consapevoli che modernizzare i trasporti richiede tempo, ma è altrettanto vero che è passato fin troppo tempo.
Per questo, il Comitato lancia un appello diretto all’assessore Pasquale Pepe: se davvero vuole costruire una nuova stagione per la mobilità lucana, lo dimostri non con annunci o slogan, ma con dati certi e risorse certe.
Solo così il “fare” potrà diventare davvero un successo, e non l’ennesima promessa rinviata.
Il verbo “fare”, da solo, non basta.
Servono programmazione, trasparenza e risultati misurabili, perché la Basilicata non ha bisogno di illusioni ma di infrastrutture moderne e affidabili.
Solo allora potremo parlare di una vera rinascita dei trasporti lucani.
Fino a quel momento, più che un Frecciarossa, avremo ancora un treno dei desideri… ma senza rotaie nuove.

