Iacovino (Presidente comitato regionale Inps e dirigente Cgil): “Istituto efficiente ed efficace in Basilicata ma preoccupa il futuro della nostra regione tra spopolamento e precarietà. Bisogna subito arginare questo trend negativo”. Di seguito la nota integrale.
“Dal rendiconto sociale 2024 emerge un Inps Basilicata efficiente ed efficace per quanto riguardo il numero di pratiche lavorate e ai giorni di lavorazione. Ciò che ci preoccupa è il futuro se la Basilicata continuerà ad essere tra le prime regioni in Italia per spopolamento e per peggioramento della qualità del lavoro, se l’occupazione precaria continuerà a crescere. Dobbiamo subito invertire questo trend negativo. Per questo ritengo necessario fare un appello alle istituzioni, alle forze politiche, sociali e imprenditoriali perché uniscano le forze in campo e vadano oltre, rispetto a quanto si sta già facendo, per arginare il problema della progressiva riduzione della popolazione e dare certezza ai lavoratori e alle lavoratrici, specie ai giovani”. Lo ha detto il segretario Cgil Basilicata, Enzo Iacovino, intervenendo oggi alla presentazione del Rendiconto sociale 2024 dell’Inps Basilicata in qualità di presidente del Comitato regionale Inps.
“Nella sola regione Basilicata – ha detto Iacovino – nell’anno 2024 sono state presentate all’Inps 126.624 pratiche: di queste, oltre il 70% provengono dagli istituti di Patronato, che fungono quindi da veri facilitatori nei rapporti tra l’Inps e il cittadino, il cui legame con l’Inps andrà certamente rafforzato nel futuro”.
Quanto all’occupazione “se analizziamo bene i dati – ha aggiunto – constatiamo che vi è stato un aumento dell’occupazione sia a livello nazionale che a livello locale, tanto che nella nostra regione il saldo assunzioni/cessazioni è positivo: registriamo 58.880 assunzioni e 57.528 cessazioni. Il problema è che al contempo vi è stata una riduzione delle assunzioni a tempo indeterminato (siamo passati dalle 10.114 del 2023 alle 9.053 del 2024) con un conseguente aumento dei contratti a tempo determinato.
Ciò – ha sottolineato il dirigente sindacale – significa che l’aumento del numero dei posti di lavoro non ha portato con sé un aumento del reddito medio delle lavoratrici e dei lavoratori, con ripercussioni anche sul sistema pensionistico perchè i lavoratori che sono stati collocati in pensione sono stati sostituiti con lavoratori assunti con contratti precari e con retribuzioni inferiori, tanto che si è poveri pur lavorando in Basilicata, come accertano i dati Caritas”.
Per Iacovino “purtroppo tutto ciò sarà il dramma del futuro del Paese, in quanto se le nuove generazioni svolgono lavori saltuari e percepiscono stipendi bassi avranno pensioni basse, somme che non saranno in grado di assicurare una vecchiaia dignitosa. Occorre arginare il problema, da un lato eliminando i contratti pirata (contratti che prevedono salari inferiori a quelli sottoscritti dalle organizzazioni sindacali più rappresentative) che creano dumping contrattuale e concorrenza sleale e bassi salari, attraverso l’approvazione di una legge sulla rappresentanza che certifichi la rappresentatività delle organizzazioni dei lavoratori e li abiliti alla sottoscrizione dei contratti nazionali. Dall’altro – ha concluso – con una riforma delle pensioni che dia certezze ai giovani. La riforma Fornero ha messo in sicurezza il sistema nel medio lungo periodo, infatti nel 2040 si arriverà al sistema contributivo a regime, ma si è occupata solo della sostenibilità economia del sistema pensionistico e non di quella sociale, mentre noi per evitare un’emergenza sociale abbiamo bisogno di una riforma vera delle pensioni che assicuri e garantisca una pensione minima ai giovani, altrimenti avremo sempre più lavoratori poveri che saranno sempre meno disponibili a versare alla contribuzione pubblica”.
Assessore regionale Latronico: indicazioni preziose dal Rendiconto Inps
L’assessore ha partecipato oggi a Melfi alla presentazione del documento: “Dall’analisi dell’Istituto può nascere un progetto condiviso per potenziare la rete dei servizi, in particolare nelle aree interne, migliorando l’efficacia delle prestazioni e riducendo le disuguaglianze”.
“Il Rendiconto Sociale è uno degli strumenti fondamentali per leggere le trasformazioni demografiche, sociali ed economiche della Basilicata e per orientare le politiche pubbliche con cognizione di causa”.
Lo ha dichiarato l’assessore alla Salute, Politiche per la Persona e PNRR Cosimo Latronico, intervenendo oggi al Castello Normanno-Svevo di Melfi in occasione della presentazione del Rendiconto Sociale Inps Basilicata 2024.
“Il Castello di Melfi è un luogo simbolico — ha proseguito Latronico — per riflettere su un documento che non è solo una fotografia statistica, ma un racconto collettivo. Un racconto che parla di noi, della nostra terra, delle persone che la abitano, delle sfide che affrontano e delle speranze che coltivano. Dietro ogni numero ci sono volti, famiglie e storie: il nostro compito, come istituzioni, è dare voce a queste storie, trasformare le criticità in opportunità e costruire risposte all’altezza delle aspettative dei cittadini”.
Il quadro sociodemografico delineato dal Rendiconto Inps evidenzia come la Basilicata, continui a registrare una contrazione demografica dello 0,64% rispetto al 2022. “Questa condizione — ha sottolineato Latronico — non deve tradursi in un indebolimento dei servizi. In Conferenza delle Regioni, d’intesa con il Presidente della Regione, Vito Bardi, ho sostenuto la necessità di introdurre correttivi per le aree a bassa densità abitativa: una misura che rappresenta un passo avanti verso un sistema sanitario più equo e capace di garantire gli stessi diritti a tutti i cittadini, ovunque risiedano”.
I principali temi evidenziati dal documento — invecchiamento della popolazione, contrazione demografica, disuguaglianze territoriali e crescente complessità dei bisogni — coincidono con le priorità del Piano Regionale Integrato della Salute e dei Servizi alla Persona e alla Comunità 2026–2030, che mira ad affrontare queste sfide con metodo e visione, integrando stimoli provenienti dal PNRR e dall’Agenda europea.
Latronico ha poi ricordato alcune azioni già attuate dalla Regione: oltre 10 milioni di euro per ridurre i tempi di accesso alle cure; 687.500 euro destinati dal Piano nazionale per la famiglia 2025–2027 al potenziamento dei Centri per la famiglia; 3,5 milioni di euro per 24 progetti a favore di persone in condizione di vulnerabilità sociale, realizzati in collaborazione con il Terzo Settore; 21,6 milioni di euro per il Fondo Politiche Sociali 2026–2027, destinati al rafforzamento dei servizi sociali e sociosanitari territoriali.
“La collaborazione tra Regione, Inps e tutti gli attori del sistema sociale e sanitario è strategica — ha ribadito l’assessore — Dall’analisi presentata oggi può nascere un progetto condiviso per potenziare la rete dei servizi, in particolare nelle aree interne, migliorando l’efficacia delle prestazioni e riducendo le disuguaglianze”.
Latronico ha infine sottolineato il ruolo cruciale dell’INPS nel sistema di welfare nazionale: “L’INPS garantisce tutela sociale e promuove coesione sostenendo le fasce più deboli. È anche grazie al suo contributo che possiamo trasformare la Basilicata nella Regione della Cura: una regione in cui salute, assistenza e protezione sociale non siano privilegi, ma certezze per tutti”.

