Porto di Maratea, Lacorazza: storia opaca, infinita e improvvisata. Di seguito la nota integrale.
Abbiamo letto che la Giunta Bardi ha chiesto una riflessione su una gara in corso per il Porto di Maratea all’Ufficio Demanio Marittimo del Dipartimento Infrastrutture della Regione Basilicata a seguito dell’appello/denuncia fatto dal Sindaco di Maratea, Cesare Albanese.
Bardi più che un governatore offre l’idea di un turista per caso. Ne abbiamo avuto conferma ieri nella grottesca comunicazione con la quale ha provato a giustificare l’assenza, di fatto, di un bilancio e il tradimento della “fiducia” di tanti creditori. A distanza di mesi il Presidente della Regione ha detto siamo “prudenti”. No Presidente, sarebbe meglio dire siamo inadeguati.
Così come è imbarazzante la dichiarazione di Bardi sulla vicenda del porto di Maratea che rischia di avere conseguenze non irrilevanti, anche per altre valutazioni, non solo nel ‘palazzo’ regionale.
Da una parte c’è una gara in corso, e dall’altra le dichiarazioni rese, sui mia esplicita richiesta, dal Direttore Altomonte (a proposito di ufficio Demanio Marittimo) nella seduta della prima commissione consiliare tenutasi il 30 luglio, non un secolo fa.
Ho chiesto di acquisire agli atti della commissione la corrispondenza tra Regione e Comune.
Ipotizzo che i contenuti della lettera del Sindaco di Maratea non saranno molto distanti dalle questioni contenute nelle comunicazioni intercorse in questi mesi.
Andiamo al dunque.
Il Direttore Altomonte è stata chiaro: la gara sul porto non si sospende.
Peraltro forzando, con qualche mia iperbole sulla eventualità che nessun progetto fosse all’altezza della gestione, ci si è spinti a dire che in ogni caso da questo percorso non si torna indietro. Tutto agli atti della prima commissione.
Tuttavia il fatto che la gara non avrebbe alcun aggiudicatario sarebbe impossibile alla luce della dichiarazione fatta dal Presidente Bardi: c’è una gara in corso per la quale soggetti privati hanno investito risorse ed è evidente che non ci può essere nessuna connessione tra valutazioni politica e gestione di una procedura avviata.
Ma restano dei punti non chiari sui cui sarebbe opportuno capire.
Ma il Sindaco Albanese era stato rassicurato da qualcuno rispetto al ruolo che il Comune di Maratea avrebbe esercitato? Altrimenti non è chiaro il problema. Perchè nella lunga lettera non si comprende bene chi ha sbagliato o chi avrebbe mentito. Il Sindaco di Maratea non può uscirsene mettendo tutto il peso sul Direttore Altomonte, pensando che i marateoti non comprendano che da qualche parte c’è stato un corto circuito politico, con un governo e una maggioranza definiti amici.
La domanda è semplice: chi ha tradito la fiducia e le aspettative dei marateoti?
Non si faccia il giochetto dello scaricabarile pensando di uscirsene chiedendo la testa del Direttore Altomonte, possibile capro espiatorio di una rischiosa, per tanti aspetti, sospensione della gara che avverrebbe a seguito della dichiarazione del Presidente Bardi e di una audizione, a verbale (registrazione), nella prima commissione.
Ci vuole chiarezza, perché le responsabilità, se ci sono, sono politiche; e qualcuno deve assumersele.

