L’ospedale di Villa d’Agri, importante punto di riferimento di tutta l’area della Val d’Agri, deve mantenere attivo e all’interno della struttura il servizio di preparazione e distribuzione dei pasti.
La cottura dei pasti all’interno della struttura entro cui vengono somministrati rappresenta un punto qualificante per l’ospedale e per la sua offerta. Il cibo preparato in loco è garanzia di qualità, di attenzione alle diete individuali, di interventi tempestivi e urgenti, nonché di riduzione del consumo di plastica.
Delocalizzare la mensa potrebbe sortire numerosi effetti negativi, impattando sui livelli occupazionali, sulla qualità del cibo e sul suo mantenimento, oltre a rappresentare, di fatto, un depotenziamento dell’offerta di uno dei presidi ospedalieri lucani.
In un momento storico in cui, paradossalmente, bisogna fare il possibile per soccorrere la sanità lucana, non possiamo permetterci di perdere neanche un servizio; al contrario, è necessario adoperarsi con ogni mezzo per tutelare, rafforzare e migliorare il ventaglio dell’offerta sanitaria.
Spostare il centro cottura all’esterno dell’ospedale “San Pio da Pietrelcina” significa privare pazienti e personale sanitario di un buon servizio: una scelta illogica che non sembra produrre alcun beneficio, anzi.
La continua esternalizzazione dei servizi costituisce spesso l’anticamera di una lenta spoliazione del servizio pubblico.
Bene ha fatto il sindaco Zipparri del Comune di Marsicovetere a chiedere la sospensione temporanea della gara d’appalto.
Per tutte queste ragioni, ci schieriamo nettamente a sostegno dell’ospedale di Villa d’Agri, affinché possa continuare a mantenere al suo interno l’ottimo servizio di preparazione dei pasti finora garantito, tutelando qualità dell’offerta e livelli occupazionali.