Nucleare, Mega (Cgil Basilicata): “Il governo Bardi ribadisca la sua contrarietà al deposito nazionale per i rifiuti radioattivi nella nostra regione, che già sta dando troppo in termini energetici, e si faccia valere nei confronti del governo centrale”. Di seguito la nota integrale.
“La Cgil Basilicata ribadisce la propria netta contrarietà a ogni ipotesi di allocare in Basilicata il deposito nazionale per i rifiuti radioattivi. Difenderemo a tutti i costi il territorio da ogni tentativo di depredazione ulteriore e, se sarà necessario, siamo pronti alla mobilitazione. Sono trascorsi oltre vent’anni dalle 15 giornate di Scanzano, quando come Cgil eravamo in prima fila insieme a un’intera società civile per difendere la nostra regione. Il solo riecheggiare della possibilità che il governo individui ancora una volta la Basilicata tra le aree potenzialmente idonee per lo stoccaggio delle scorie nucleari, riaccende la stessa contrarietà di allora. La Basilicata ha già dato molto al Paese in termini energetici senza alcun impatto diretto sull’occupazione, con conseguenze dal punto di vista ambientale di cui probabilmente ancora non siamo pienamente a conoscenza. Oggi la Basilicata deve essere in prima linea per la sfida energetica e la sostenibilità ambientale che si basa su energie alternative. È questo il momento di costruire un’altra idea di sviluppo, uno sviluppo sostenibile che valorizzi le tante potenzialità della nostra regione. Il governo Bardi difenda la nostra regione al cospetto di un governo centrale che ancora una volta mostra tutta la sua arroganza nei confronti dei territori, trattati come sudditi di un governo sovrano, e ribadisca con urgenza il netto no al deposito nazionale per i rifiuti radioattivi in Basilicata, così come annunciato in precedenza”.Lo afferma il segretario generale della Cgil Basilicata, Fernando Mega.

