Il comitato “Cittadini per la pace – Vulture Alto Bradano” ha inviato una mozione per Gaza ai Comuni del Vulture-Melfese e Alto Bradano. Di seguito il testo integrale.
Di fronte alla drammatica escalation militare in corso nella Striscia di Gaza, con migliaia di vittime civili e una crisi umanitaria senza precedenti, il coordinamento “Cittadini per la Pace – Vulture Alto Bradano” ha promosso una mozione rivolta ai Consigli Comunali del territorio per chiedere atti concreti e simbolici a sostegno del popolo palestinese e del diritto internazionale.
La mozione è stata spedita ai comuni di Montemilone, Palazzo San Gervasio, Banzi, Oppido Lucano, Forenza, Venosa, Lavello, Melfi, Rapolla, Rionero, Melfi, Atella, Filiano, San Fele, Pescopagano chiedendo ai consiglieri comunali di sostenerla e di portarla all’approvazione dei rispettivi Consigli Comunali.
Una mozione che, impegna il sindaco e la giunta:
1. A esprimere, anche in nome della cittadinanza, la più ferma condanna di ogni crimine di guerra, violazione dei diritti umani e atto di violenza contro la popolazione civile nella Striscia di Gaza;
2. A manifestare pubblicamente la solidarietà del Comune al popolo palestinese vittima di un’offensiva militare sproporzionata, che ha causato sofferenze inaccettabili e minacciato la sopravvivenza stessa di intere comunità;
3. A valutare, d’intesa con il Consiglio comunale, la sospensione di eventuali forme di collaborazione, scambio o partenariato in atto o in progetto con soggetti israeliani che risultino direttamente o indirettamente coinvolti nel conflitto, almeno fino al ripristino del rispetto del diritto internazionale;
4. A promuovere iniziative di sensibilizzazione sul territorio, anche attraverso eventi culturali e incontri pubblici, volti a informare la cittadinanza sulla situazione umanitaria in Palestina e sul ruolo che le istituzioni locali possono svolgere per contribuire a una cultura della pace;
5. A trasmettere la presente mozione al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ai Presidenti delle Camere, al Presidente del Consiglio regionale della Basilicata e agli organi di stampa locali e nazionali.
6. A sollecitare il Governo italiano affinché riconosca formalmente lo Stato di Palestina, nei confini stabiliti dalle risoluzioni delle Nazioni Unite (in particolare la n. 242/1967 e la n. 338/1973), con Gerusalemme Est come capitale, come già fatto da oltre 140 Paesi membri dell’ONU, tra cui Spagna, Irlanda, Norvegia, Svezia, Islanda, Polonia, Ungheria, Slovacchia, Repubblica Ceca e gran parte dei Paesi del Sud globale, quale atto necessario per il ripristino della legalità internazionale, il rispetto del principio di autodeterminazione dei popoli e l’avvio di un processo di pace giusto e duraturo tra Israele e Palestina.