Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del Regolamento di esecuzione (UE) 2025/2239 della Commissione del 29 ottobre 2025, la “Fragola della Basilicata” entra ufficialmente nel registro delle Indicazioni Geografiche Protette (IGP) dell’Unione.
“Si tratta di un traguardo storico per l’agricoltura lucana e di un riconoscimento che premia anni di lavoro, di passione e di collaborazione tra tutti gli attori della filiera – ha dichiarato Carmine Cicala, assessore regionale alle Politiche agricole, alimentari e forestali. – La Basilicata rafforza così la propria identità produttiva e si conferma terra di eccellenze agroalimentari, capaci di competere sui mercati nazionali e internazionali”.
Cicala ha sottolineato come il risultato sia “il frutto di una forte sinergia istituzionale tra il Dipartimento Politiche Agricole della Regione Basilicata, il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e il Comitato promotore IGP Fragola della Basilicata, con il determinante supporto del ministro Francesco Lollobrigida, che ha sempre creduto nel valore delle produzioni territoriali come pilastro del Made in Italy e del Made in Europe”.
“Desidero ringraziare – ha aggiunto l’assessore – il Comitato promotore e le Organizzazioni di Produttori, che con costanza, competenza e spirito di collaborazione hanno guidato questo percorso, rappresentando al meglio la capacità della Basilicata di fare sistema. La loro azione ha dato concretezza a una visione condivisa: valorizzare la qualità, la tracciabilità e la sostenibilità delle produzioni lucane, ponendo la fragolicoltura al centro di una strategia di sviluppo moderna e competitiva”.
“La registrazione IGP – ha proseguito Cicala – riconosce le radici profonde tra la fragolicoltura di qualità e il territorio lucano: un comparto che oggi conta circa 1.200 ettari coltivati, 150 milioni di euro di valore produttivo, 500mila quintali di fragole lavorate e oltre 10mila addetti. Numeri che raccontano una filiera viva, sostenibile e capace di generare occupazione e sviluppo”.
“Questo riconoscimento non rappresenta un punto d’arrivo, ma un impegno per il futuro – ha concluso l’assessore –. Lavoreremo per consolidare l’immagine della Fragola della Basilicata come ambasciatrice di qualità, innovazione e sostenibilità, valorizzando al contempo tutte le produzioni ortofrutticole regionali. Nei prossimi giorni sarà convocata una conferenza stampa ufficiale per presentare il riconoscimento, alla presenza del Masaf e del Comitato promotore”.
Il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, esprime grande soddisfazione e orgoglio per il conseguimento dell’Indicazione Geografica Protetta (IGP) per la “Fragola della Basilicata”. Il prestigioso riconoscimento europeo, che tutela e valorizza una delle eccellenze agroalimentari del territorio, è stato accolto con entusiasmo dalle istituzioni e dagli operatori del settore.
“È una giornata storica e un traguardo eccezionale per la nostra agricoltura,” ha detto il Presidente Bardi, commentando a caldo la notizia. “L’IGP per la ‘Fragola della Basilicata’ non è solo un marchio di qualità, ma il suggello ufficiale di un lavoro meticoloso e passionale, che parte dalla terra e arriva sulle tavole di consumatori esigenti. Questo riconoscimento premia l’impegno, la dedizione e la professionalità dei nostri produttori che, stagione dopo stagione, garantiscono un prodotto ineguagliabile”.
Il Presidente Bardi ha voluto sottolineare come la “Fragola della Basilicata” sia un frutto distintivo che si caratterizza per il suo sapore naturalmente dolce e fruttato, il colore rosso intenso e brillante e una consistenza che ne assicura la perfetta tenuta. “La nostra fragola, con le sue caratteristiche uniche di dolcezza e consistenza, è un ambasciatore del made in Basilicata nel mondo. L’IGP ci offre ora la possibilità di difendere questa eccellenza dalle contraffazioni e di rafforzare la sua posizione sui mercati nazionali e internazionali, portando maggiore valore e reddito alle nostre aziende agricole”.
Il Presidente ha ribadito l’impegno della Regione a sostegno del settore: “Questo successo è la dimostrazione che investire sulla qualità, sulla tracciabilità e sul legame indissolubile con il territorio paga. La Basilicata ha un potenziale agroalimentare immenso e noi continueremo a supportare i consorzi e i produttori nel percorso di crescita, innovazione e promozione delle nostre denominazioni. L’ottenimento dell’IGP per la “Fragola della Basilicata” – ha concluso Bardi – rappresenta un momento di svolta e di orgoglio per l’intera comunità lucana, confermando la vocazione agricola della regione e la sua capacità di generare prodotti di altissima gamma riconosciuti a livello comunitario”.
“Si tratta di un traguardo storico per l’agricoltura lucana e di un riconoscimento che premia anni di lavoro, di passione e di collaborazione tra tutti gli attori della filiera – ha dichiarato Carmine Cicala, assessore regionale alle Politiche agricole, alimentari e forestali. – La Basilicata rafforza così la propria identità produttiva e si conferma terra di eccellenze agroalimentari, capaci di competere sui mercati nazionali e internazionali”. Cicala ha sottolineato come il risultato sia “il frutto di una forte sinergia istituzionale tra il Dipartimento Politiche Agricole della Regione Basilicata, il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e il Comitato promotore IGP Fragola della Basilicata, con il determinante supporto del ministro Francesco Lollobrigida, che ha sempre creduto nel valore delle produzioni territoriali come pilastro del Made in Italy e del Made in Europe”. “Desidero ringraziare – ha aggiunto l’assessore – il Comitato promotore e le Organizzazioni di Produttori, che con costanza, competenza e spirito di collaborazione hanno guidato questo percorso, rappresentando al meglio la capacità della Basilicata di fare sistema. La loro azione ha dato concretezza a una visione condivisa: valorizzare la qualità, la tracciabilità e la sostenibilità delle produzioni lucane, ponendo la fragolicoltura al centro di una strategia di sviluppo moderna e competitiva”.
La fragola della Basilicata ha il suo marchio di indicazione geografica protetta: un grande successo per i nostri produttori locali e per il nostro territorio, frutto della sinergia tra il comitato promotore, le associazioni di produttori, Ministero delle politiche agricole e della sovranità alimentare e della Regione Basilicata.
Il percorso del riconoscimento, iniziato nel 2022 con la presentazione del dossier al Masaaf, si conclude oggi con l’iscrizione ufficiale nel registro europeo delle Indicazioni Geografiche protette. È un’altra attestazione di qualità dei nostri prodotti agroalimentari. Infatti, il marchio IGP non solo identifica un’area geografica, il regolamento CE parla di “il nome di una regione, di un luogo determinato o, in casi eccezionali, di un paese che serve a designare un prodotto agricolo o alimentare “come originario di tale regione, … del quale una determinata qualità, la reputazione o altre caratteristiche possono essere attribuite a tale origine geografica e la cui produzione e/o trasformazione e/o elaborazione avvengono nella zona geografica delimitata” ma comporta l’obbligo per i produttori di attenersi alle rigide regole produttive stabilite nel disciplinare di produzione, e il rispetto di tali regole è garantito da uno organismo di controllo indipendente. Dunque, non solo ‘identità territoriale’ del prodotto ma anche qualità dello stesso.
La regina della Basilicata va ad aggiungersi dagli altri grandi prodotti IGP lucani, il peperone di Senise, il canestrato di Moliterno e il fagiolo di Sarconi, e agli altri 895 prodotti italiani ad indicazione geografica che rendono il nostro Paese il primo in Europa.
Un grande successo per il mondo agricolo lucano che rappresenta il motore dell’economia regionale.
Piergiorgio Quarto, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Basilicata: “L’Igp per la Fragola della Basilicata è il giusto riconoscimento al lavoro, alla qualità e alla passione dei nostri produttori”
Così Piergiorgio Quarto, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Basilicata, già presidente di Coldiretti Basilicata e membro della Giunta esecutiva nazionale, commenta la notizia della pubblicazione del Regolamento di esecuzione (UE) 2025/2239 che sancisce ufficialmente il riconoscimento dell’Igp alla Fragola della Basilicata.
“Parliamo – sottolinea Quarto – di un comparto che rappresenta un motore autentico per l’economia agricola lucana, con oltre 1.200 ettari coltivati, 500mila quintali di prodotto lavorato, 150 milioni di euro di valore e più di 10mila addetti. Numeri che raccontano una filiera solida, sostenibile e innovativa, capace di generare ricchezza e occupazione e di portare nel mondo il nome della nostra regione”.
Secondo Quarto, il riconoscimento europeo è “il risultato di un lavoro di squadra esemplare tra Regione Basilicata, Masaf, ministro Lollobrigida e Comitato promotore IGP Fragola della Basilicata, che hanno saputo valorizzare un prodotto simbolo del territorio e del Made in Italy agricolo. È la conferma di quanto la sinergia tra istituzioni e imprese possa produrre risultati concreti e di grande valore”.
“Da imprenditore agricolo – aggiunge – conosco bene la fatica e la dedizione che stanno dietro a ogni raccolto, così come la voglia di innovare e migliorare sempre. La Fragola della Basilicata è oggi un marchio di qualità, ma soprattutto una testimonianza di identità e di futuro per l’agricoltura lucana”.
Questa notizia, inseguita negli anni dai coltivatori di tutta la zona, è finalmente diventata una certezza e a Scanzano Jonico, la città in cui c’è il maggior numero di imprenditori agricoli e il numero più elevato di ettari in cui crescono le fragole, questo riconoscimento rappresenta una svolta epocale.
Il Sindaco Pasquale Cariello, da sempre fervido sostenitore di questo pregiato frutto, tanto da conferire alla sua città il titolo di “Città della Fragola”, si dice soddisfatto di questo enorme traguardo: “sono felice che la nostra fragola abbia una propria identità, che sia riconoscibile e riconducibile alle nostre terre, perché il legame che c’è tra le nostre fragole e la terra che le rende così speciali, è un legame indissolubile e imprescindibile. Mi batto per questo progetto da quando ero consigliere regionale – prosegue il primo cittadino – perché conosco la qualità delle nostre fragole ma conosco e riconosco molto bene anche i sacrifici che gli imprenditori agricoli fanno affinché la Fragola che portiamo sulle nostre tavole sia quella che oggi guadagna il marchio IGP. Il mio desiderio era proprio quello di valorizzare il loro impegno ed il loro duro lavoro. Ma il riconoscimento del marchio IGP rappresenta anche la valorizzazione del nostro territorio, perché se il frutto è buono è grazie alle ottime tecniche di coltivazione e anche per i terreni fertili, combinati con un clima eccellente. L’Italia intera- conclude Cariello – deve gioire con noi poiché un altro prodotto a Marchio IGP si unisce agli altri 896 già con la denominazione nazionale tutelata da Bruxelles”.
“Finalmente è stato premiato un lavoro di squadra, ma soprattutto il sacrificio di tanti produttori che ci hanno sempre creduto. La ‘fragola della Basilicata’ ha ottenuto il prestigioso riconoscimento europeo IGP, che tutela e valorizza una delle eccellenze agroalimentari del territorio”. E’ quanto fa sapere il deputato Aldo Mattia , eletto in Basilicata, responsabile del dipartimento Agricoltura di Fratelli d’Italia. “Si tratta di un marchio ambito da molti oltre che fondamentale perché garantisce al consumatore un’elevata qualità, autenticità e caratteristiche legate a una specifica area geografica di produzione. Protegge i consumatori da falsificazioni e imitazioni, tutela le tradizioni locali e il patrimonio enogastronomico, e supporta l’economia delle zone di origine. Ringrazio il ministro Lollobrigida per aver seguito questo iter e per le azioni intraprese assieme al governo regionale e all’assessore al ramo Cicala. Solleciterò il ministro ad organizzare appena possibile una visita nel metapontino per toccare con mano le coltivazioni di fragole, eccellenza della Basilicata – conclude il parlamentare – e conoscere di persona i tanti produttori che con impegno ed abnegazione contribuiscono allo sviluppo e alla promozione del territorio lucano”.
Fragola della Basilicata ottiene riconoscimento europeo IGP, Consigliere regionale Fanelli: “Un traguardo che premia un territorio e i suoi produttori”
“La Fragola della Basilicata ottiene ufficialmente il riconoscimento IGP: una splendida notizia che dà valore a un territorio, ai suoi agricoltori e a una filiera che negli anni ha investito in qualità, innovazione e sostenibilità”.
Lo dichiara Francesco Fanelli, Presidente della Prima Commissione consiliare, commentando l’iscrizione della Fragola della Basilicata nel registro europeo delle Indicazioni Geografiche Protette.
“Questo riconoscimento – prosegue Fanelli – è il frutto del lavoro quotidiano dei produttori, che con dedizione, competenza e visione hanno costruito una coltura d’eccellenza, capace di competere a livello nazionale ed europeo. La qualità dei nostri suoli, il clima, la capacità imprenditoriale, la ricerca e la modernizzazione delle tecniche produttive sono gli elementi che hanno reso possibile questo risultato”.
“Per la Basilicata – aggiunge – si tratta di un’opportunità importante per rafforzare la competitività dell’agroalimentare lucano e per promuovere sempre più il nostro territorio nel mondo”.
“Complimenti – conclude Fanelli – alle aziende, ai consorzi, alle istituzioni e a tutti coloro che hanno creduto in questo percorso”.


