Lacorazza: dimissioni di Lettieri aprano una profonda riflessione. Di seguito la nota integrale.
E’ umanamente comprensibile il dispiacere di Giovanni Lettieri con il quale ha accompagnato le sue dimissioni, anche per aver lasciato un partito risanato sul piano finanziario e aver messo impegno nel tentativo di farlo ripartire. A lui, senza ipocrisia, va il mio e il nostro ringraziamento.
Con la stessa franchezza non posso non ribadire che questa scelta andava fatta a seguito delle elezioni regionali per favorire, o provare a farlo, una discussione vera che, come dichiarato più volte, non avrebbe portato automaticamente al congresso e alla elezioni di un nuovo segretario regionale.
La discussione andava aperta dopo le elezioni regionali perché era evidente, già allora, il trascinamento di contraddizioni non risolte dal congresso che aveva eletto Raffaele La Regina, poi sfiduciato.
Contraddizioni che sono cresciute anche nella fase di preparazione alle elezioni regionali.
Ho sostenuto che la disponibilità di Roberto Cifarelli doveva essere portata anche in discussione generale e regionale.
Anche le elezioni perse a Matera sono per una buona parte frutto di questo percorso tortuoso. Non si è mai riunita la direzione regionale del partito, eppure, anche formalmente, la vicenda ha incrociato la dinamica degli assetti della maggioranza a sostegno del Presidente Bardi.
E tuttavia ho sostenuto Roberto Cifarelli perché credo che sarebbe stato un buon sindaco per Matera.
E questa sconfitta ci appartiene, non lasciando vincitori e vinti all’interno del partito in particolare; e forse lasciando un peso ulteriore nel dibattito politico, visto il margine risicato che ne ha determinato l’esito.
Chi perde ha le maggiori responsabilità, ha compiuto scelte. Ma chi ha seguito, seppur a distanza, la campagna elettorale non può non vedere che tra libertà di voto e risentimenti si siano giocate tante, o altre, partite in questa importante tornante elettorale.
Ad Antonio Nicoletti gli auguri di buon lavoro con la consapevolezza che la sua vittoria non risiede, almeno dal mio punto di vista, nella sintonia tra il governo della Regione e il popolo lucano.
E non credo che il percorso sia lineare e privo di ulteriori contraddizioni.
Ma non credo sia il momento di discuterne perché le sconfitte vanno prese per quelle che sono: con più distacco e con più tempo potranno essere valutate con maggiore freddezza le motivazioni e le conseguenze.
Anche per questo le dimissioni di Giovanni Lettieri spero possano servire ad aprire una riflessione profonda e franca, senza scorciatoie e generalizzazioni, perché siamo in una fase possibile per costruire un’alternativa al governo delle destre in Regione.