Come se fossero “Antani” è una frase senza senso, un esempio di “supercazzola” resa celebre dal film “Amici miei”. Si usa per confondere o prendere in giro l’interlocutore, spesso con un tono enfatico e magniloquente. Non ha un significato letterale e serve più che altro a creare un effetto comico o ironico.
Ecco, l’Assessore Latronico parla di target del PNNR come se fossero Antani.
Mi spiego. Che i target vengano raggiunti è auspicabile da tutti ma è un fatto che nella relazione di avanzamento del PNNR approvata con delibera di giunta regionale ci siano 150 milioni di euro di investimenti in ritardo in sanità.
Non ci stancheremo mai di dire che le cose fatte con ritardo, seppure realizzate entro il 2026, hanno prodotto e producono danni che pesano sulle persone.
Se neanche una casa o un ospedale di comunità è partito o se un macchinario non arriva in tempo in ospedale si è generato un danno.
Quando si taglieranno i nastri proveranno a raccontarci un fantastico mondo nel quale nel frattempo la Regione ha pagato nell’ultimo biennio 260 milioni di euro per i lucani che si sono curati fuori casa. Altro che target!!!