Elezioni regionali 2024, Pinto (Lucani Uniti): “Chiorazzo faccia un passo indietro”. Di seguito la nota integrale.
Apprendo che Chiorazzo sarebbe il candidato migliore per battere il centrodestra. Lo afferma Fausto Santangelo Presidente di “Basilicata Casa Comune” che, evidentemente, ignora volutamente la storia di Chiorazzo e quello che deve fare il prossimo Presidente per raddrizzare la rotta della Regione.
Durante il teatro politico al quale stiamo assistendo per l’imposizione della candidatura Chiorazzo, altamente divisiva anche all’interno del PD, abbiamo appreso che la cooperativa Auxilium,di cui lo stesso è il deus ex machina, ha in corso con la Regione Basilicata contratti di milioni di euro, anche grazie a proroghe, con scadenza al 2028.
Il Presidente che sarà eletto, tra i suoi primi atti, dovrà dunque verificare la regolarità di tali proroghe, attenzionate con un’interrogazione da Tommaso Coviello, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Regionale, a seguito della quale è stato fornito un lungo elenco dei rapporti contrattuali in essere tra la cooperativa Auxilium con le aziende sanitarie pubbliche e la regione Basilicata. Si tratta di atto dovuto per ragioni di trasparenza anche alla luce delle notizie pubblicate recentemente da Il Fatto Quotidiano.
Pertanto, nella denegata ed impossibile ipotesi di elezione a Presidente, Chiorazzo dovrà effettuare l’anzidetta verifica che riguarderà la cooperativa Auxilium, cioè se stesso. E ciò, secondo i suoi supporters, non costituirebbe conflitto di interessi. Ma così non é.
Il Quotidiano di sabato 24 ha dato notizia della proposta dei 5 stelle di tre candidati: Lorenzo Bochicchio ex direttore dell’azienda sanitaria di Potenza, Rocco Paternò Presidente dell’Ordine dei Medici di Potenza e Alberto Iannuzzi Magistrato di lungo corso Presidente vicario della Corte di Appello di Potenza. Di fronte a tale proposta Fausto Santangelo, che forse vive su Marte, lontano dalla realtà terraquea, ha esordito affermando che Chiorazzo comunque sarebbe il migliore candidato per battere il centrodestra.
In politica le certezze inesistenti, le disinvolture,l’assenza di valutazioni sconvenienti a volte pagano positivamente, ma in questo caso si rivelano un vero boomerang contro Chiorazzo.
Infatti, né Bochicchio, né Paternò, né Iannuzzi risultano avere conflitti di interessi con la Regione Basilicata; in caso di elezione non dovranno verificare la regolarità di proroghe contrattuali che li riguardano.
Ma v’è di più. Molto di più! Non risulta che gli stessi abbiano avuto come maestro Giulio Andreotti imputato di reati di mafia che in secondo grado, sebbene fosse stato ritenuto colluso con Cosa Nostra (alla stregua di un vero e proprio partecipe secondo la formula contestata dai P.M.), non è stato condannato perché graziato dall’intervenuta prescrizione del reato ascrittogli. Neppure risulta che i tre candidati proposti pentastellati abbiano mai avuto frequentazioni con Gianni Letta, autorevole consigliere di Berlusconi, per chiedergli di intervenire presso l’Agenzia delle Entrate per questioni di tasse. I tre neppure ostentano nelle loro attività quotidiane foto insieme al Papa e a bambini che destano perplessità.
Dunque, da una parte c’è la nomenklatura pidiessina (Boccia, Bubbico, De Filippo, Folino, Santarsiero, ecc.) che tenta la restaurazione del Partito Regione con Chiorazzo, quindi il vecchio che avanza per interposta persona, dall’altra ci sono invece tre candidati le cui storie personali sono più che trasparenti e che mai si presterebbero ad operazioni restaurative del ceto politico inetto e inconcludente che ha consegnato l’Amministrazione della Regione a un centrodestra politicamente sgangherato.
Di fronte a tale quadro, Chiorazzo, se veramente tiene come dice al bene della Basilicata, faccia un passo indietro e contribuisca anche lui a scegliere un candidato non divisivo che aggreghi la società civile per battere il centrodestra che ha aggravato la situazione socio-economica dei Lucani, a partire dal disastro della sanità pubblica, nonché per bloccare l’autonomia differenziata altra sciagura per la Lucania e per il Sud.
Anche per Conte e Schlein, é impossibile preferire Chiorazzo ad uno dei tre candidati proposti che non si trovano in conflitto di interessi con la Regione e che hanno storie personali e professionali più che trasparenti e completamente diverse da quelle di Chiorazzo che Santangelo ritiene il migliore candidato per sconfiggere il centrodestra alle prossime elezioni, recteper confermarlo al governo della Regione.
La società civile, intanto, si è organizzata con il polo civico “Lucani Uniti”, aperto a cittadini singoli, associazioni e partiti che siano contro la restaurazione del partito regione e per un’alternativa seria e credibile all’attuale governo regionale.
Per la sua compagine e il suo progetto politico, il polo civico è l’unico soggetto nello scenario politico in grado di far tornare a votare chi da tempo ha smesso di farlo per esprimere una nuova governance regionale al servizio dei Lucani e non viceversa come finora accaduto.