“A distanza di 13 anni dall’adozione dell’ultimo Piano sanitario regionale (PSR) (2012- 2015), la Regione Basilicata ha avviato le procedure per la redazione di un nuovo documento, il Piano Integrato della Salute e dei Servizi alla Persona e alla Comunità 2026-2030. Questo rappresenta un impegno concreto della Regione per migliorare la qualità dei servizi sanitari offerti ai cittadini, al fine di ottimizzare le risorse disponibili e rispondere in maniera efficace ai bisogni sanitari del territorio. E di questo non posso che rendere merito all’assessore alla Sanità Cosimo Latronico per l’ottimo lavoro svolto”.
La Vicepresidente del Consiglio Regionale, Maddalena Fazzari, sottolinea così come si sia arrivati ad occuparsi concretamente e fattivamente dei fabbisogni della salute dei cittadini lucani, attraverso, nuovi e concreti obiettivi capaci di assicurare loro una vita in salute promuovendone il benessere a tutte le età.
“La presentazione del Documento Programmatico– spiega la Fazzari – evidenzia un avanzamento significativo degli interventi da porre in campo assicurando una chiara roadmap territoriale per l’attuazione del Piano, frutto, di un monitoraggio costante del territorio e di una pianificazione delle azioni e delle attività da svolgere, specificandone, le risorse necessarie, i tempi di attuazione e i responsabili dell’implementazione e gli indici di misurazione”.
“L’elaborazione del Piano, sottolinea la Vicepresidente Fazzari, garantirà, la più ampia partecipazione degli stakeholder attraverso, un percorso di consultazione pubblica, finalizzato all’ascolto degli attori pubblici, privati e rappresentanze della società civile, che possono concorrere allo sviluppo ed all’ implementazione delle tematiche oggetto della proposta di Piano. La condivisione degli obiettivi di salute e l’integrazione dei suggerimenti e delle indicazioni provenienti da tutti gli stakeholder rappresentano uno step imprescindibile per la definizione del nuovo Piano Sanitario Regionale, contestualizzato, con il territorio e le risorse a disposizione”.
“In sintesi, evidenzia la Vicepresidente, questo sarà un Piano basato su dati concreti, che promuove un miglioramento continuo dei servizi sanitari e che permetterà di affrontare sfide significative per migliorare l’efficienza e l’efficacia del sistema sanitario regionale,per garantire un’assistenza sanitaria di qualità e ridurre le disuguaglianze territoriali, pertanto, saranno fondamentali gli investimenti in innovazione tecnologica, reclutamento e formazione del personale e miglioramento delle infrastrutture.
“Con soddisfazione – aggiunge la vicepresidente – possiamo oggi segnalare risultati concreti che testimoniano una Basilicata capace di rinnovare e potenziare un Piano Sanitario Regionale che, rimanga allineato con le esigenze della popolazione e con le evoluzioni del contesto sanitario nazionale. L’assessore Latronico ha lavorato alacremente affinchè le misure poste in essere rispondano ai reali bisogni dei cittadini”.
La Fazzari, ribadisce, infine che “i dati raccolti raccontano di una Basilicata in crescita per numero di popolazione anziana ed è indispensabile pertanto, promuovere stili di vita sani, prevenire malattie croniche legate all’età, come demenza, osteoporosi e malattie cardiovascolari, per garantire una buona qualità di vita anche in età avanzata, si deve migliorare la salute e il benessere globale attraverso la prevenzione e il trattamento delle malattie ed è essenziale, garantire e migliorare la prevenzione secondaria e terziaria al fine di fornire diagnosi precoci, come ad esempio attraverso gli screening oncologici, ed aumentare l’efficacia della gestione delle malattie croniche e della riabilitazione.
“Abbiamo condiviso con tutte le forze politiche, grazie all’Assessore Latronico– ha aggiunto la Fazzari – il documento programmatico per la redazione del nuovo Piano Regionale Integrato della Salute e dei Servizi alla Persona e alla Comunità 2026-2030, per costruire, come Regione e come Partito Fdl una sanità più vicina ai cittadini, radicata nei territori e capace di intercettare i bisogni reali delle famiglie, quando le istituzioni collaborano con rispetto e responsabilità condivisa, il cittadino non è più solo utente ma è figlio di una comunità che si prende cura di lui, buon lavoro a tutti noi”
Giu 11