Dopo le dimissioni dal Parco naturale regionale del Vulture di 4 componenti del Cda, il sindaco di Ginestra, Fiorella Pompa, il sindaco di Ripacandida, Michele Chiarito, il sindaco di Barile, Antonio Murano e il sindaco di Rionero in Vulture, Mario Di Nitto riportiamo di seguito la nota inviata dalla presidente del Parco del Vulture, Francesca Di Lucchio. Di seguito la nota integrale.
In questi giorni si è tornato a discutere della situazione istituzionale del Parco del Vulture. Ritengo opportuno fornire una breve nota ricognitiva per rassicurare la comunità, gli enti e i portatori d’interesse sulla continuità dell’azione amministrativa e sull’impegno a garantire la piena funzionalità dell’Ente.
Ad oggi il Consiglio Direttivo del Parco è pienamente in carica, così come la Presidenza. Le dimissioni protocollate non hanno comportato la decadenza dell’organo, come previsto dallo Statuto. Siamo dunque nelle condizioni formali e sostanziali per proseguire il lavoro con spirito costruttivo.
Tuttavia, non posso nascondere che l’attività del Parco ha conosciuto, negli ultimi mesi, una fase di rallentamento e complessità, dovuta a diversi fattori, tra cui la difficoltà di assicurare la piena e costante disponibilità di tutti i componenti del Direttivo, comprensibilmente impegnati anche nei rispettivi ruoli istituzionali e nei numerosi fronti amministrativi locali.
In tale contesto, alcuni atti fondamentali per l’efficienza dell’Ente — come l’approvazione del PIAO,
il piano assunzionale, la rimodulazione di alcuni progetti già finanziati, e gli interventi forestali necessari per garantire la sicurezza delle aree di fruizione — sono rimasti in sospeso o hanno richiesto tempi più lunghi del previsto.
Il mio impegno, come Presidente, è stato e continua a essere orientato alla massima trasparenza,
alla regolarità amministrativa e al dialogo istituzionale, nel rispetto del ruolo di ciascuno. So bene che la gestione di un Parco regionale richiede condivisione, visione strategica e capacità di coordinamento, e mi rendo conto di quanto possa essere complesso assicurare una partecipazione piena e continuativa in un contesto di risorse limitate e carichi istituzionali rilevanti.
Proprio per questo, rinnovo l’invito al confronto e alla collaborazione. Il Parco può e deve diventare sempre di più uno spazio aperto di ascolto e proposta, un luogo in cui valorizzare le energie del territorio — cittadini, amministratori, associazioni, operatori — all’interno di un quadro chiaro di norme, competenze e responsabilità.
La fase che ci attende è impegnativa, ma ricca di opportunità. Solo insieme, in un clima di rispetto e corresponsabilità, potremo restituire al Vulture un Ente capace di sostenere sviluppo, tutela e coesione.
La Presidenza del Parco resta a disposizione per ogni utile confronto, nel rispetto delle regole, delle funzioni e dei ruoli che ciascuno è chiamato ad esercitare.

