Consigliere regionale Bochicchio: “Prorogata chiusura sportello bancario ad Avigliano: un passo avanti, ma il territorio resta in sofferenza”. Di seguito la nota integrale.
A seguito della mozione che ho presentato in Consiglio Regionale riguardo alla chiusura della cassa con operatore presso la filiale Intesa Sanpaolo di Avigliano, ho avuto un confronto in videoconferenza con i responsabili territoriali e con il referente nazionale per i rapporti con gli enti locali dell’istituto di credito.
Nel corso dell’incontro mi è stata illustrata la politica industriale adottata da Intesa Sanpaolo, che prevede la soppressione del servizio di cassa fisica nelle filiali dove il numero di operazioni effettuate con operatore scende al di sotto di una determinata soglia. Purtroppo, secondo i dati forniti dalla banca, la filiale di Avigliano rientra pienamente in questa casistica.
Durante il confronto ho formalmente chiesto ai dirigenti di Intesa Sanpaolo di valutare, almeno, una proroga della chiusura della cassa, ipotizzando un’apertura mensile in corrispondenza delle date di pagamento di stipendi e pensioni.
A seguito delle mie insistenze, la Direzione di Intesa Sanpaolo ha accolto la richiesta di posticipare la chiusura definitiva della cassa a dopo il pagamento delle tredicesime di dicembre 2025. A partire dal 20 ottobre al 2 dicembre, dunque, la cassa con operatore rimarrà aperta due volte a settimana secondo le indicazioni affisse in filiale.
Il tempo che intercorre da ottobre a dicembre rappresenta un’opportunità per accompagnare i clienti in un percorso di transizione graduale, anche grazie anche alla disponibilità del personale della filiale che affiancherà la clientela meno avvezza all’uso degli strumenti digitali e degli sportelli automatici.
Nel ringraziare la Direzione di Intesa Sanpaolo per aver accolto il mio appello e per aver dimostrato sensibilità nel voler evitare una chiusura immediata e drastica del servizio, auspico che questa fase transitoria serva anche a rafforzare e rilanciare gli altri servizi bancari sul territorio.
Resta tuttavia l’amarezza per un territorio che continua a perdere pezzi: lo sportello bancario non è soltanto un servizio, ma un presidio di comunità. La progressiva riduzione dei servizi essenziali nelle aree interne è il sintomo evidente di un fenomeno più ampio: lo spopolamento. Un cane che si morde la coda. I giovani se ne vanno, e con loro vanno via anche i servizi. E senza servizi, un territorio perde la sua attrattività e la sua dignità. È una spirale che dobbiamo avere il coraggio e la responsabilità di interrompere, con politiche pubbliche lungimiranti e scelte aziendali più attente al valore sociale dei presidi locali.

