Bolognetti (Radicali Lucani) al sesto giorno di digiuno: Memorie e soliloqui, prosegue azione nonviolenta. Di seguito la nota integrale.
Se dovessi ascoltare i segnali che giungono dal mio corpo, direi che se non sono al limite ci siamo quasi.
A ciascuno il suo. Ciascuno operi e decida e scelga secondo coscienza.
A coloro che gestiscono il Servizio Pubblico Radiotelevisivo, agli Ordini di regime e ad Associazioni di categoria, che tutto fanno tranne che difendere i loro iscritti, dico: non state onorando il vostro ruolo e la vostra funzione e state operando una scientifica e capillare rimozione da regime orwelliano.
Per ciò che concerne la Rai, poi, basterebbe dire che ha silenziato lo stesso Presidente della Giunta regionale lucana, l’Assessore alla Sanità, l’Associazione giornalisti 2.0, la ricchezza che emerge dalle storie di tutti coloro che stanno aderendo alla campagna in difesa dell’art. 21 della Costituzione e contro ogni totalitarismo. Per non dire della totale rimozione delle posizioni espresse sulla vicenda israelo-palestinese, sull’Onu, sullo stato della democrazia nel mondo e in decine di note stampa e ore di rubriche.
Chi non comprende che il primo macigno da rimuovere è la censura, la disinformazione, la negazione di conoscenza, oggi sul Medio-Oriente domani su altro, temo che poco o nulla abbia compreso del contesto in cui viviamo.
Verrebbe da citare Tacito: “Là, dove fanno il deserto, dicono che c’è la pace”.
La desertificazione della democrazia, dello Stato di diritto democratico e del diritto umano alla conoscenza.
Nell’ augurare a tutti una buona giornata e un buon inizio settimana, a futura memoria riporto uno stralcio della lettera che Marco Pannella ebbe ad indirizzare a Nilde Iotti nel 1989.
Maurizio Bolognetti, Segretario di Radicali Lucani, già membro del Consiglio Nazionale dei “Club Pannella”, iscritto all’ODG e alla FNSI, collaboratore di Radio Radicale dal 2010 al 2022.
Strasburgo, 9 ottobre 1989
Alla Presidente della Camera On. Nilde Iotti SEDE
“Signora Presidente,
dovunque si volga lo sguardo il prevalere di impulsi, riflessi, violenze istituzionali e sociali di carattere inequivocabilmente fascistico mi appare tragicamente chiaro.
Se manca, o sembra mancare, la violenza squadristica, con le sue vittime e i suoi assassini, è perché l’assassinio dell’immagine, della verità, della tolleranza, delle idee, delle stesse leggi e del loro fondamento morale, la Costituzione, lo si compie oggi ogni ora, in modo più completo, profondo, radicale di allora, attraverso l’opera dei mass-media (in primo luogo la RAI-TV […] La Commissione di Vigilanza sulla RAI-TV sta impegnando direttamente il Parlamento in un’opera pilatesca e farisaica di complicità omissiva con questo quadro sovversivo, di tradimento della Costituzione, di negazione della legge, della legalità, della legittimità dello scontro politico.
Su questo nessun vero dibattito alla Camera, in convergenza con il sistema politico e partitocratico di stampo fascistico che si sta serrando attorno e contro gli ideali e le forze della democrazia e della legalità.
Per questo presento le mie dimissioni da deputato. Quel che sta accadendo in occasione delle elezioni amministrative romane non sarebbe più tollerato nell’Est europeo, nemmeno in URSS, dove Yeltsin non sarebbe nemmeno stato conosciuto come candidato, se avesse concorso come ad elezioni italiane. Non ci sto”. (da lettera Marco Pannella)

