Antonio Nicoletti sindaco di Matera, intervento di Franco Vespe. Di seguito la nota integrale.
Alla fine Harry Potter, alias Antonio Nicoletti, ha vinto! Ha prevalso su Roberto, il figlio delle Giovani Marmotte! Fra il primo turno ed il ballottaggio ho evitato di fare commenti e riflessioni. Avrei potuto dare buoni consigli a Roberto ma non c’è cosa peggiore che dispensarli quando non sono richiesti! Stando al mio fiuto la partita si è chiusa già due settimane fa quando le sue liste non lo hanno portato alla vittoria ma se lo sono perso per strada distanziandolo di ben 9 punti! Fino alla sua candidatura Roberto aveva fatto un capolavoro strategico imponendo la sua candidatura contro la stupida volontà del suo stesso partito: il PD, poggiandosi su di un movimento giovanile desideroso di contare e cambiare la grammatica della politica materana. Non lo so quanto sia stato questo un movimento spontaneo, ma sicuramente è stata un’azione indovinata che ha scardinato i riti partitocratici mal interpretati dall’inane Segretario Regionale PD: Giovanni Lettieri. A tal proposito, per avere ragguagli dettagliati sulla vicenda basta chiamare a testimoniare l’ottimo Santochirico, vittima principale dello psicodramma del tavolo del centro sinistra, che sul tema si è estesamente dilungato durante la campagna elettorale. Un segretario come lui è meglio perderlo! E visto che ci siamo chi vi scrive, se si celebreranno primarie per sostituirlo, si candida fin da adesso a sostituirlo! Ma non divaghiamo. Grazie a questa azione dei 100 giovani si è creato un movimento delle primarie che ha attratto ed affascinato partecipanti non solo di provenienza di sinistra, ma anche pezzi importanti del centro destra come il giovane Nicola Casino, in evidente sana overdose testosteronica, supportato in modo commovente da suo padre Michele. Si sono aggiunti poi Azione Pittelliana rappresentato più che dignitosamente da Adriana Violetto, l’indomita movimentista Cinzia Scarciolla ed il rappresentante delle periferie per Matera come Pietro Grieco. A proposito complimenti a questo movimento per il simbolo scelto con l’effige di De Gasperi! Non è stato difficile vincere le primarie da parte del nostro Roberto. Non poteva che essere così! E’ l’unico materano che ha mantenuto forte e compatto il suo blocco elettorale di riferimento. Questa aggregazione ha saputo portare a votare nelle primarie più di 5000 votanti. Poi si è creato un effetto domino nel senso che Matera nel Cuore, Basilicata Casa Comune e Socialisti si sono sfilati dall’inconcludente, verboso, dilatorio tavolo di centro-sinistra gestito da “don Abbondio” Lettieri, per aggregarsi a Roberto. A Roberto poi si è aggiunto Volt che, nel frattempo, si è sfilato dal patto con Luca Prisco. Quindi intorno a Roberto si è creata un'”invincibile armata” di 9 liste destinata a trionfare già al primo turno. Come poteva essere altrimenti? Con il Centro-Destra che aveva perso pezzi importanti aggregatisi intorno al suo progetto. Contro un candidato sindaco provvisto di una dote elettorale così cospicua. Non solo. Il Centro-Destra semi-tramortita stentava a trovare un proprio candidato ideale. Alla fine caccia dal cilindro “Harry Potter” abbandonando l’idea di una candidatura d’ufficio di Piergiorgio Quarto ed evitando coraggiosamente di affidarsi all’usato garantito. La sua presentazione fu a dir poco disastrosa attorniato come fu da tutor politici che di Materano non avevano proprio nulla e gettando sulla sua persona le stimmate di essere il candidato di “Bardi”. Insomma sembrava non ci fosse storia: Roberto batte Harry Potter 5 a 0! Chi scrive ha creduto fino a due settimane fa che non ci sarebbe stato un secondo tempo. Ma evidentemente qualcosa è andato storto. I morsi di Enzo agli stinchi di Roberto hanno messo a dura prova la sua pazienza fino a fargli saltare spesso i nervi. Inoltre ha voluto dimostrare di essere tante cose: uomo di sinistra, uomo De Gasperiano e Colombiano, movimentista dei diritti civili, Masaniello del popolo nato a Serra Venerdì. Ovvero di essere dentro identità che non gli sono in verità mai appartenute. Il colmo è stato quando ha cercato di dimostrare che fosse anche vincitore di concorsi da “posto fisso”. Alla fine i concorsi di cui parlava non erano altro che le elezioni vincenti a cui ha partecipato! Questo voler dimostrare di essere tutto ed il contrario di tutto lo ha reso nei fatti poco credibile e, di conseguenza, gli ha fatto perdere terreno prezioso. Del suo corso politico doveva semplicemente valorizzare le sue capacità amministrative (il giovanotto è davvero bravo!) e di possedere una poderosa dignitosa esperienza alle spalle di uomo di sinistra. Avrebbe dovuto lasciare ai 100 giovani il compito di esaltare la valenza movimentista e sociale del raggruppamento. Lasciare interpretare a Basilicata Casa Comune, Matera nel Cuore, Azione e Matera 2030 il ruolo dei moderati. Infine, ultimo ma non ultimo, avrebbe dovuto spruzzare il tutto con uno sguardo internazionale e valorizzare il potenziale in termini di innovazione tecnologica e di dinamismo imprenditoriale pur presente e forte nel suo blocco. All’inizio di questa sua avventura glielo feci presente…ma invano. Su questo fronte ha fatto molto meglio Santochirico! Comunque il suo più grande autogoal è stata la protesta inscenata davanti all’ospedale di Matera contro il suo depotenziamento. Depotenziamento avviato dal 2017 dalla giunta Pittella! Ma a quel tempo, benedetto figliuolo eri capogruppo del PD partito di maggioranza che ha proposto la legge! E Mister Pittella: il primo picconatore della sanità Materana, con chi è schierato oggi a Matera? Non bisognava oltremodo abusare della memoria dei materani! Dall’altra Antonio si è dimostrato un candidato con un curriculum di tutto rispetto, con significative esperienze internazionali maturate all’estero. Ha conseguito il dottorato di ricerca in Inghilterra in pianificazione urbanistica. Insomma emerge la figura di una personalità che ha saputo faticosamente costruirsi un “mestiere” e proprio in un settore quale quello della pianificazione urbana e turistico-culturale, attraverso la quale si gioca oggi una partita strategica per il futuro della nostra città. Insomma la figura brillante e competente di Antonio e’ piaciuta tantissimo. E’ stato brillante anche nella inaspettata verve politica sfoggiata Una competenza tecnico-professionale che Roberto certo non poteva simulare di avere. E’ una competenza quella di Antonio del quale oggi Matera ha forte bisogno. La nostra citta del dopo il 2019 ha bisogno di alleanze di respiro internazionale per potersi rilanciare e dare continuità alla sua azione di capitale europea della cultura, se non vuole ripiombare nella lamentazione giaculatoria di pietire risorse da mamma regione. A questa “volèe” di rovescio, Roberto non ha saputo rispondere ma si e’ infognato in un duello rusticano sterilmente contrappositivo accusando Antonio di essere uomo voluto dalla Regione. E’ questa la chiave della sua sconfitta. Ora abbiamo l’anatra zoppa. Ma nessuno dei neo eletti credo che pensi di tornare presto a casa….