Si è tenuta oggi una riunione in videoconferenza tra i vertici di Acquedotto Lucano e le amministrazioni comunali degli schemi idrici del Vulture Melfese e di Matera. Un tavolo di confronto operativo che segna una svolta nel metodo: affrontare insieme l’emergenza, con trasparenza e collaborazione costante.
All’incontro hanno partecipato l’Amministratore Unico di Acquedotto Lucano Alfonso Andretta e il Direttore Generale Luigi Cercello Renna, insieme ai sindaci e agli amministratori dei comuni di Matera, Melfi, Venosa, Filiano, Rapolla e Rionero. Presente anche il Direttore Generale del Dipartimento Infrastrutture della Regione Basilicata, Antonio Altomonte, a conferma dell’attenzione istituzionale sul tema.
Un metodo condiviso per ridurre i disagi
L’obiettivo della riunione è stato chiaro fin dall’inizio: concordare azioni concrete e condivise per affrontare il deficit idrico che sta interessando i territori serviti da riduzioni delle portate idriche disponibili. Non proclami, ma un piano operativo costruito insieme alle comunità locali.
Le azioni concrete
Dal confronto sono emerse cinque linee d’azione immediate. La prima riguarda il calendario delle interruzioni notturne programmate e che, per il momento, riguarderanno solo i Comuni del Vulture Melfese. La predisposizione di un’ordinanza sindacale tipo per la riduzione dei consumi che i comuni, potranno adottare adattandole alle specificità locali.
I sindaci forniranno inoltre a AL l’elenco dei punti critici della rete dove si registrano segnalazioni di rotture. Un passaggio fondamentale per mappare le priorità di intervento tenendo conto anche delle segnalazioni che perverranno dai cittadini.
Si è convenuto, infine, di ottimizzare le comunicazioni anche in caso di guasti: quando si verificano emergenze sulla rete, i sindaci saranno informati con la massima tempestività, per garantire ai cittadini informazioni puntuali e affidabili.
Un dialogo permanente con i territori
La novità più significativa riguarda il metodo di lavoro: il tavolo di confronto diventa permanente, con incontri programmati ogni quindici giorni. I sindaci potranno inoltre richiedere riunioni straordinarie quando emergeranno esigenze specifiche che richiedono attenzione immediata.
“Il nostro compito è fare in modo che i lucani avvertano il meno possibile gli effetti del deficit idrico – afferma l’amministratore unico Andretta – e questo richiede la collaborazione di tutti. Solo lavorando insieme – istituzioni, gestore del servizio e cittadini – possiamo contenere i disagi e programmare interventi efficaci”.

