L’avvocato Antonio Fiumefreddo, nell’interesse della famiglia Orioli, ha depositato in un’ulteriore integrazione all’istanza di avocazione delle indagini sulla morte di Luca Orioli e Marirosa Andreotta, i due giovani di Policoro trovati cadaveri il 23 marzo 1988 in circostanze mai chiarite. L’integrazione trae fondamento dalla perizia criminologica e medico-legale del professore Francesco Bruno e del suo collegio di specialisti, che già negli anni ’90 aveva escluso le ipotesi di morte accidentale da folgorazione o intossicazione da monossido di carbonio, evidenziando invece: la presenza di lesioni violente sui corpi delle vittime (colpo alla nuca di Marirosa, trauma ai genitali di Luca, ecchimosi al volto e al collo); la presenza inequivocabile di schiuma polmonare (“fungo schiumoso”), segno tipico di annegamento; la manipolazione della scena del crimine, con anomalie nella disposizione dei corpi e degli oggetti, nonché testimonianze discordanti sulla dinamica dei fatti.
Set 30

