Aveva ben pensato di avviare una fiorente coltivazione di “cannabis indica” (canapa indiana) all’interno di un terreno, prescegliendo per tale coltivazione un’area boschiva, impervia, lontana e al riparo da occhi indiscreti.
Il piano sarebbe andato a buon fine se, per sventura dell’interessato, non fossero intervenuti i carabinieri, che, hanno così posto termine all’illecita coltivazione.
E’ accaduto a Montescaglioso (MT), dove i carabinieri della locale Stazione, al termine di una preordinata attività tesa a contrastare il sempre fiorente mercato dello spaccio di droga, hanno scoperto una vera e propria piantagione di canapa indiana, realizzata, con tutti gli accorgimenti e ad arte in un’area boschiva abbandonata e difficilmente raggiungibile, sita in località “Lama D’Arco”.
Arrestato il responsabile, Andriulli Rocco, un 25 enne del posto.
I militari, che già da tempo erano alla ricerca della coltivazione, ieri, nel corso dell’ennesima attività di ricerca, effettuata nelle aree boschive e fra i terreni incolti del comune di Montescaglioso, sono finalmente riusciti a trovare quanto cercavano.
Infatti, in una zona impervia, fra la fitta vegetazione di macchia mediterranea e vegetazione boschiva spontanea, nel letto del fiume Bradano, hanno scoperto una vera e propria coltivazione di canapa indiana, allestita anche con un rudimentale ma efficiente impianto di irrigazione e coltivazione, costituito da una cisterna d’acqua di 500 litri, da un annaffiatoio, due sacchetti di torba, un semenzaio, flaconi di fertilizzante e vari attrezzi utilizzati per la coltivazione.
Sul posto, è stato sorpreso proprio l’artefice della coltivazione, poi arrestato, e sono state rinvenute e sequestrate 23 piante già giunte a fioritura dell’altezza di 40 e 110 cm., di cui 8 già poste a dimora nel terreno, mentre le altre 15 ancora in vasi di plastica.
Quindi, nel corso della successiva perquisizione, i carabinieri hanno anche trovato un sacco di plastica con all’interno 2 infiorescenze e 20 semi della medesima pianta e, all’interno dell’autovettura in uso all’arrestato, hanno rinvenuto un attrezzo utilizzato per triturare la sostanza stupefacente già essiccata.
Il tutto è stato sequestrato, mentre l’arrestato è stato sottoposto agli arresti domiciliari.