Mediterraneo no triv esprime la sua contrarietà al progetto per la realizzazione di un impianto di biogas da realizzare in zona a vocazione agricola a Policoro e non certo per motivi ideologici.
In effetti, leggendo il progetto sono molteplici le potenziali criticità che questo impianto presenta.
Come associazioni siamo molto preoccupati perché in altre zone gli impianti di biogas, una volta realizzati, hanno causato impatti rilevanti sia sul territorio che sull’economia.
Questi tipi di impianti producono l’emissione, nell’atmosfera, di alcuni composti chimici quali l’Idrogeno Solforato (H2S), dei Composti Organici Volatili ( COV) e dell’Ammoniaca (NH3), tutte sostanze potenzialmente molto dannose e pericolose per la salute dei cittadini.
Leggendo il progetto emerge che la società proponente afferma e dichiara che “l’impianto non è dotato di sistemi di abbattimento degli odori, in quanto tutte le sezioni di impianto sono o ermeticamente chiuse (digestori) o coperte (serbatoi e trincee di stoccaggio biomasse, areedi stabilizzazione del digestato…) in guisa di minimizzare le emissioni”.
Poi, però, approfondendo questo aspetto si nota che le sezioni dichiarate come “coperte” lo sono con delle tettoie sistema che, per ovvie ragioni comprensibili a tutti, non consentono in alcun modo la totale separazione con l’ambiente esterno e al contrario, si dimostrano soggette all’evidente rischio di ampia diffusioni di quelle che sono considerate dalla società proponente solo come odori.
Non è quindi solo una questione che rimane confinata al rischio di danno alla salute e all’agricoltura, che è comunque settore estremamente rilevante per la città di Policoro sia in termini economici ma anche sociali.
In effetti, il rischio di danno potrebbe estendersi a tutti gli altri comparti imprenditoriali della città, nessuno escluso, finendo per coinvolgere direttamente anche i cittadini non addetti all’agricoltura che, per il solo fatto di vivere nella città di Policoro o di averla scelta quale luogo per le vacanze o per i propri investimenti imprenditoriali, finirebbero per pagarne le conseguenze in termini di qualità della vita e di danni economici.
L’economia di una società è un sistema che vede collegati tra di loro, tutti i settori, riflessione che dovrebbe portare i vari esponenti e componenti dell’economia di Policoro, a dover scendere in campo dando la propria solidarietà agli agricoltori che con grande determinazione sta portando avanti una contestazione nell’interesse non solo del comparto agricolo, ma di tutti i cittadini.
Per questi motivi Mediterraneo no triv scende in campo ed esprime la propria solidarietà e appoggio agli agricoltori e all’associazione “Difendiamo il Territorio” e fa appello a tutti i cittadini di Policoro, alle varie associazioni e ai vari comparti produttivi, economici, commerciali e imprenditoriali, di uscire allo scoperto esprimendo la propria contrarietà al progetto di biogas che alcuni intendono realizzare facendo affidamento a finanziamenti pubblici.
Non è questo il momento di stare alla finestra a guardare o di astenersi per poi lamentarsi in futuro.