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Siproimi (ex Sprar) di San Severino Lucano alle finali nazionali del progetto RETE

L’ex Sprar ora Siproimi di San Severino Lucano che ha partecipato al progetto “Rete” voluto dall’SGS nazionale della FIGC e con la collaborazione del coordinamento regionale, per la prima volta rappresenterà la Basilicata alla finale nazionale che si terrà a Roma il 10 e l’11 ottobre.

Nella fase interregionale, tenutasi a Cosenza il 27 settembre, ha battuto nettamente gli omologhi di Catanzaro e San Rufo in provincia di Salerno con i punteggi di 8 a 0 e 7 a 0.

La Federazione Giuoco Calcio, in collaborazione con il Ministero dell’Interno e l’ANCI, ha dato seguito al Progetto Rete anche in un’anno difficile come il 2020, un’iniziativa rivolta ai ragazzi stranieri accolti nei centri Sprar/Siproimi per minori e neo maggiorenni di tutto il territorio nazionale.
Un progetto, giunto alla sua sesta edizione, sviluppato dal Settore Giovanile e Scolastico attraverso i propri Coordinamenti regionali, che negli ultimi cinque anni ha coinvolto oltre 2.000 giovani, utilizzando il calcio quale strumento per favorire i processi di inclusione e integrazione, e che si articola in una fase di allenamenti in loco, sotto la guida dei tecnici federali, una successiva fase interregionale di gioco e una manifestazione finale.

La Basilicata grazie all’azione del coordinatore dell’SGS della FIGC, Carlo Ottavio e del responsabile di progetto Tonino Iallorenzi, e soprattutto dei ragazzi e degli educatori, non si è fermata nemmeno durante la chiusura obbligata per la pandemia, dando vita a un’attività a distanza chiamata La Grammatica del Gioco che ha visto coinvolti 5 SPRAR in tutta la regione. Anche in quella occasione si è distinto il centro di San Severino. Si ringraziano per la disponibilità e la partecipazione, nella figura dei loro responsabili e operatori, anche i centri di San Fele, Gorgoglione, Policoro e San Chirico Raparo.

Una menzione particolare dobbiamo rivolgerla alla CRI del Melandro che ha consentito di prevenire ogni rischio pandemico con la propria disponibilità operando i prelievi sierologici e gli ECG presso ogni centro coinvolto. Un raro esempio di professionalità e pazienza.