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Medicina Live con Nicola D’Imperio: il dolore addominale

Il dolore addominale. E’ il tema scelto dal dottor Nicola D’Imperio, gastroenterologo materano di chiara fama, per il sesto appuntamento del nostro studio medico virtuale all’interno di SassiLive.
Lo spazio, denominato Medicina Live, accoglie ogni domenica gli interventi di Nicola D’Imperio su argomenti medici di grande interesse.

E’ questo un grande capitolo della gastroenterologia che incontra un grande interesse tra la gente, perché a tutti è capitato, forse più di una volta nella sua vita, di avere un “mal di pancia”. Esistono decine di tipologie di dolore addominale che hanno un range vasto e possono essere espressione di una banale contrazione viscerale oppure di patologie molto più serie. Credo che sia importante che la gente normale abbia anche solo le cognizioni di base del dolore addominale, perché questo può essere utile per una gestione individuale, cioè prima di recarsi dal proprio medico di famiglia.
Esso, ad esempio, puòessere semplicemente la conseguenza di un disordine alimentare, oppure, nei casi estremi,il dolore può essere sintomo di neoplasie addominali. Ma, prima di affrontare il vasto panorama del dolore addominale, per cui saranno necessari più articoli su Medicina Live, è indispensabile che io spieghi, da un punto di vista generale, cosa è il dolore e lo voglio fare senza usare terminologie scientifiche, spesso incomprensibili, ma termini semplici.
Il dolore può essere definito come un’entità costituita da un campanello d’allarme e da un meccanismo di difesa individuale che sono indispensabili per la vita dell’uomo.
E’ un campanello d’allarme che si accende quando c’è qualcosa di anomalo nei singoli distretti del complesso meccanismo del corpo umano; questo sistema è stato copiato dalla moderna industria automobilistica che, ormai in tutte le auto, monta decine di spie che arrivano anche ad avvisare il conducente quando si abbassa il suo livello d’attenzione.
E’ un meccanismo di difesa individuale perché avverte l’individuo, in maniera insistente e fastidiosa, che c’è un aggressore alla sua integrità, che può essere un trauma, un microrganismo, un meccanismo del proprio corpo che si è inceppato, da cui è necessario difendersi e correre ai ripari al più presto possibile, e lo fa subito, immediatamente, sin dal primo cenno di aggressione, e inoltre è infallibile, risponde sempre. Il tutto è finalizzato a ricercare l’aggressore (la diagnosi) per poi ripristinare il normale funzionamento (la terapia). Al contrario delle spie dell’auto, è spesso implacabile, fastidioso, sgradevole, sino a diventare insopportabile, ma è importantissimo per la difesa individuale! Quando, in alcuni casi, il guasto è irreparabile, il dolore continua incessante e implacabile nelle sue funzioni di allarme e di difesa.
Ci sono, sparsi in tutto il corpo, in tutti gli organi, miliardi di sensori del dolore che, collegati singolarmente da miliardi di cavi, le terminazioni nervose, portano l’informazione alla centralina, il cervello, dove vieneindividuato il tipo, la sede, l’intensità del dolore e altre caratteristiche, che saranno utili per la individuazione dell’aggressore e quindi per la sua eliminazione.
Il dolore ha sicuramente delle soglie individuali, cioè il sensore può essere più o meno sensibile, ma ha un meccanismo perfetto e, una volta attivato, attraverso la fitta rete di comunicazione, porta sempre il messaggio alla centralina. Muzio Scevola, che punì la sua mano che avevaammazzato, invece che Porsenna, il suo scriba, mettendola sul fuoco sino a consumarla, molto probabilmente era affetto da una rara patologia neurologica che impediva il funzionamento dei sensori o dei cavi o della centralina, cioè delle spie d’allarme e dei meccanismi di difesa individuale.
Il dolore addominale è l’espressione, di qualche “problema” degli organi dell’apparato digerente che sono: esofago, stomaco, piccolo intestino, retto-colon, fegato con vie biliari, pancreas con vie pancreatiche, che costituiscono, tutti insieme, una sorta di centrale metabolica, dove vengono processati e ridotti a molecole, durante la vita media di un uomo, circa 80.000 tonnellate di cibo solido e liquido. Il “problema” può essere irrisorio o importante; avere qualche conoscenza di base sul dolore addominale può essere utile per imparare a gestire se stessi e ne parleremo nei prossimi articoli pubblicati su Medicina Live.

Curriculum di Nicola D’Imperio

Titoli di carriera
Laureato in medicina e chirurgia nel 1972 con 110 e lode
Specializzato in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva nel 1978 con 110 e lode
Assistente presso il Servizio di Gastroenterologia dell’ospedale Bellaria di Bologna dal 1974 al 1987
Aiuto presso il Servizio di Gastroenterologia dell’ospedale Bellaria di Bologna dal 1988 al 1998
Primario presso l’UOC di Gastroenterologia dell’ospedale Morgagni di Forlì dal 1998 al 2001
Professore presso la scuola di specialità di Gastroenterologia di Bologna dal 1998 al 2006
Primario presso l’UOC di Gastroenterologia dell’ospedale Maggiore di Bologna dal 2001 al 2012
Libero professionista in Gastroenterologia dal 2013 a tutt’oggi presso la Clinica Villalba di Bologna, la Clinica Anthea e la Clinica Santa Maria di Bari e presso il suo studio a Matera.
Titoli scientifici
Direttore della Rivista Italiana di Gastroenterologia organo ufficiale dell’Associazione Italiana dei Gastroenterologi Ospedalieri
Segretario per l’Emilia Romagna dell’Associazione Italiana dei Gastroenterologi Ospedalieri
Presidente per l’Emilia Romagna della Società Italiana di Endoscopia Digestiva
Presidente della Associazione Italiana Malattie dell’Apparato Digerente
Pubblicazioni scientifiche:su riviste straniere 78 e su riviste italiane 124 libri di gastroenterologia ed endoscopia digestiva 12
Indirizzo sito: www.nicoladimperio.it