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Impossibile prenotare il vaccino anti Covid sulla piattaforma di Poste Italiane per una signora di Matera, il caso denunciato dal marito. Disservizi anche per cittadini classe 1951

Disservizi sulla piattaforma di Poste Italiane per le vaccinazioni anti Covid in Basilicata. Di seguito il caso segnalato da un cittadino materano in cui denuncia la mancata prenotazione da parte delle moglie nonostante l’inserimento dei dati richiesti sul sito.
“Domenica scorsa 19 aprile ho prenotato per me sul sito di poste italiane dedicato, l’appuntamento per il vaccino covid per il 3 giugno 2021. Nulla da fare per mia moglie perché inserendo i dati viene evidenziato come non avente diritto pur essendo nata nel 1960. Stessa cosa chiamando il numero verde il cui operatore ha inserito la richiesta di inserimento da trasmettere alla regione. Ad oggi, mercoledì, sia sul sito che tramite il numero verde non si riesce. Oggi ripeto, mercoledì, l’operatore del numero verde mi ha detto che forse sarà regolarizzato inizio settimana prossima. Non credo sia normale una cosa del genere, la regione non riconosce una tessera sanitaria di propria emissione ed il codice fiscale univoco nazionale. Ci si rende conto, con questo metodo quante persone si vaccineranno prima di mia moglie! Mi chiedo, esiste un responsabile o lo si deve identificare nel Presidente della regione. Possibile che dopo un anno di pandemia non si è capito che questi errori non ce li possiamo permettere”.

Un problema analogo è stato riscontrato nella prenotazione del vaccino da un altro cittadino materano, classe 1951. Pare sia un problema riscontrato da diverse persone di questa classe di età. Anche questo cittadino inserendo il numero della tessera sanitaria e il codice fiscale non riesce a prenotare perchè la schermata comunica il seguente errore: “I dati inseriti non sono corretti o non corrispondono a persona appartenente a categoria avente priorità nella fase corrente del piano vaccinale. Accertati di non aver commesso errori di inserimento”.
Nonostante le chiamate al numero verde i cittadini classe 1951 non sono riusciti a risolvere il problema.