- SassiLive - https://www.sassilive.it -

Coronavirus in Italia, bollettino 30 maggio: 111 morti, 416 casi positivi, 2789 guariti

Torna a crescere il numero di vittime quotidiane legate al coronavirus, a causa dell’aumento dei morti in Lombardia, ma si allarga ulteriormente il divario tra la Lombardia e tutte le altre regioni.

Oggi per la prima volta sono 11 le regioni senza nemmeno una vittima: si tratta di Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sardegna. E si registra una sola vittima nelle Marche e una in Sicilia. Inoltre la Lombardia è l’unica regione che oggi fa registrare più di 10 vittime.

Dei 416 tamponi positivi rilevati oggi, la maggior parte sono in Lombardia, con 221 nuovi positivi (il 53,1% dei nuovi contagi). Tra le altre regioni più colpite dal coronavirus, l’incremento di casi è di 82 casi in Piemonte, di 32 in Liguria e 20 in Emilia Romagna. Nessun caso in Umbria, Abruzzo, Molise, Basilicata, Calabria e Sardegna.

Il numero totale di persone che hanno contratto il virus dall’inizio dell’epidemia è 232.664.

In terapia intensiva si trovano oggi 450 persone, 25 meno di ieri. Sono ancora ricoverate con sintomi 6680 persone, 414 meno di ieri. In isolamento domiciliare 36561 persone (-2045 rispetto a ieri).

Nelle ultime 24 ore sono morte 111 persone (ieri le vittime erano state 98), arrivando a un totale di decessi 33.340.

I guariti raggiungono quota 155.633, per un aumento in 24 ore di 2.789 unità (ieri erano state dichiarate guarite 2.240 persone).

Il calo dei malati (ovvero le persone attualmente positive) è stato pari a 2484 unità (ieri erano stati 1811) mentre i nuovi contagi rilevati nelle ultime 24 ore sono stati 416 (ieri 516).

Per quanto riguarda il numero di individui controllati, oggi sono stati testati 36.051 casi (contro i 69.342 tamponi effettuati) . Si tratta di un positivo ogni 87 persone, ovvero l’1,2%.

Per quanto riguarda il numero di tamponi, oggi sono stati fatti 69342 test (ieri 72135). Il rapporto tra tamponi fatti e casi individuati è di 1 malato ogni 166,7 tamponi fatti, lo 0,6%. È il dato più basso da inizio epidemia.