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Coronavirus in Italia, bollettino 29 ottobre: 217 morti, 26831 casi positivi, 3878 guariti

Ancora un record per i contagi da coronavirus nelle ultime 24 ore in Italia: i positivi sono 26.831 (ieri erano stati 24.991). I morti sono 217 (ieri erano stati 205), nuovo record di tamponi, 201.452 (circa 2.500 più di ieri). In aumento progressivo i decessi, 217 contro i 205 di ieri, i 221 di martedì 221 e i 141 di lunedì, per un totale di 38.122 vittime dall’inizio.

Sono 115 in più i ricoveri giornalieri in terapia intensiva, un dato in calo rispetto agli ultimi giorni: ieri erano aumentati di 125 pazienti, martedì di 127, lunedì di 141, per un totale (ad oggi) di 1.651 persone in rianimazione. Nei reparti ordinari ci sono ora 15.964 degenti, con un incremento di 983 unità. Gli attualmente positivi sono arrivati a 299.191, ben 22.734 più di ieri. Di questi, 281.576 sono le persone in isolamento domiciliare. I guariti sono 279.282, in aumento di 3.878 rispetto a ieri.

In aumento i guariti, 3.878 contro i 3.416 di ieri, per un totale di 279.282, mentre il numero degli attualmente positivi si impenna (+22.734 contro +21.367 di ieri), arrivando a sfiorare i 300mila malati, per l’esattezza 299.191. Di questi, 281.576 sono in isolamento domiciliare, 21.636 più di ieri. Infine, la percentuale di positività sul totale dei tamponi sale oggi al 13,31%, contro il 12,56% di ieri.

La regione con più casi è sempre la Lombardia, anche se in calo di circa 200 (+7.339), seguita da Campania (+3.103), Piemonte (+2.585), Veneto (+2.109), Lazio (+1.995) e Toscana (+1.966). Le uniche due regioni con una crescita a due cifre sono Basilicata (+86) e Molise (+94). Il totale dei contagiati dall’inizio dell’epidemia sale a 616.595.

La percentuale di positivi nelle ultime 24 ore rispetto ai tamponi effettuati è del 13,3 per cento. I nuovi infetti sono 26.831 a fronte di 201.452 test, in base ai dati del ministero della Salute. Ieri la percentuale era stata del 12,5 per cento.

VALLE D’AOSTA
Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 178 nuovi casi in Valle d’Aosta a fronte di 300 persone testate. I positivi attualmente sono 1.584. Da ieri i decessi sono stati cinque, per un totale di 162 vittime dall’inizio della pandemia. Secondo quanto riportato nel bollettino dell’unità di crisi (su dati forniti dall’Usl) i guariti sono saliti a 1.235.

PIEMONTE
Non si ferma la curva dei contagi in Piemonte. Nelle ultime 24 ore, con 12.787 tamponi processati, l’Unità di crisi regionale ha registrato 2.585 nuovi casi e 27 decessi. Aumentano i piemontesi in isolamento, ben 25.364, come i ricoveri: quelli in terapia intensiva sono 146 (+11 rispetto a ieri), 2.381 negli altri reparti (+144). Dei nuovi contagi 1.166 (45%) sono asintomatici, 229 sono in Rsa e Strutture Socio Assistenziali, 283 in ambito scolastico. Dall’inizio della pandemia, in Piemonte, i decessi sono 4.332, i contagi oltre 65mila, i pazienti guariti sono 32.807.

LIGURIA
Sono 1.018 i nuovi positivi in Liguria su oltre 6mila tamponi refertati. In ospedale sono ricoverate 957 persone, 33 in più di ieri. Di queste, 50 sono in terapia intensiva. Si registrano 9 nuovi decessi: si tratta di 5 uomini e 4 donne, tra i 73 e i 93 anni. È quanto emerge dal bollettino quotidiano.

LOMBARDIA
Sono 7.339 i nuovi positivi in Lombardia con un nuovo record di tamponi effettuati (42.684), per una percentuale in lieve calo, rispetto a ieri, pari al 17,1 per cento. I guariti/dimessi sono complessivamente 92.567 (+804), di cui 3.879 dimessi e 88.688 guariti. Forte aumento dei ricoveri in terapia intensiva, +53 che porta il totale a 345. I ricoverati non in terapia intensiva sono cresciuti di 283 arrivando a 3.355. I decessi sono stati 57 per un totale complessivo di 17.414.

A Milano si concentra quasi la metà dei casi: 3.211, di cui 1.393 a Milano città. Questa la situazione nelle altre province: Bergamo: 135; Brescia: 382; Como: 573; Cremona: 138; Lecco: 141; Lodi: 93; Mantova: 105; Monza e Brianza: 930; Pavia: 317; Sondrio: 176; Varese: 920.

La Lombardia introduce per i lavoratori della sanità la ‘quarantena part time’. Vuol dire che se un lavoratore della sanità è venuto a contatto con un positivo è tenuto a stare in quarantena durante il suo tempo libero ma può e deve recarsi al lavoro. La denuncia arriva dall’Unione sindacale di base. Questo è quanto contenuto nella lettera della direzione generale dell’assessorato al welfare della Regione Lombardia, datata 26 ottobre che l’Agi ha potuto visionare, inviata alle Direzioni generali di ATS, ASST e Fondazioni IRCCS di diritto pubblico.

TRENTINO
In Trentino si registrano altri tre decessi e 173 nuovi casi positivi su 3.123 tamponi molecolari analizzati. In aumento i ricoveri, 118; 9 sono i pazienti in terapia intensiva. Dei positivi 59 hanno più di 70 anni, 3 con meno di 5 anni. Due delle persone decedute si trovavano ricoverati negli ospedali di Trento e Rovereto, la terza in una Rsa. I nuovi casi di positivi fra gli studenti sono 18; le classi in quarantena sono 147. I dati sono stati resi noti dall’assessore alla salute, Stefania Segnana, la quale, di fronte all’aumento dei pazienti ricoverati, ha annunciato che verranno sospesi i i ricoveri negli ospedali S,Chiara di Trento, di Rovereto e Cles. Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti.

ALTO ADIGE
Ancora due morti in Alto Adige. Lo segnala l’Azienda sanitaria provinciale i cui laboratori, ultime 24 ore, hanno processato 2.566 tamponi (di cui 1.203 nuovi test) accertando 298 nuovi casi positivi. Il bilancio delle vittime cresce ancora – ora sono 306 tra ospedali e case di riposo – così come cresce il numero – sono 7.485 – delle persone di cui è stata accertata la positività al coronavirus dall’inizio dell’emergenza sanitaria e quello delle persone attualmente in isolamento domiciliare: dalle 6.666 di ieri si è passati oggi a 7.313. Restano 15 i pazienti Covid ricoverati in reparti di terapia intensiva e 133 nei normali reparti ospedalieri, mentre aumentano quelli ricoverati nelle strutture private convenzionate: sono 60, dodici in più rispetto ad ieri. Altri 42 (uno in più) sono in isolamento nella struttura di Colle Isarco.

E la regione cambia rotta nella lotta contro la pandemia e abbandona la linea morbida dei giorni scorsi (con ristoranti e cinema aperti di sera) per una sorta di prove di lockdown ‘soft’. La tradizionale chiusura delle scuole, la prossima settimana, per le ferie d’autunno viene colta come opportunità per limitare i contatti e interrompere la curva di crescita dei contagi. Sabato chiudono così bar, gelaterie e pasticcerie, mentre ristoranti e negozi dovranno abbassare le saracinesche alle ore 18. Coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino. Lo prevede la nuova ordinanza che il governatore Arno Kompatscher firmerà domani e sarà in vigore dal 31 ottobre fino al 24 novembre. Divieto assoluto per ogni tipo di evento, manifestazione oppure feste private, annullate anche le attività di cori e bande musicali.

Inoltre da sabato l’attività sportiva sarà consentita solamente in forma individuale. Saranno bloccati gli sport di contatto e gli allenamenti di gruppo.

 

FRIULI VENEZIA GIULIA
Oggi in Friuli Venezia Giulia sono stati rilevati 468 nuovi contagi (5.659 tamponi eseguiti) e cinque decessi. Lo ha comunicato il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi. Le persone risultate positive al virus in regione dall’inizio della pandemia ammontano in tutto a 9.610, di cui: 3.151 a Trieste, 3.552 a Udine, 1.839 a Pordenone e 977 a Gorizia, alle quali si aggiungono 91 persone da fuori regione. I casi attuali di infezione sono 4.160. Scendono a 34 i pazienti in cura in terapia intensiva mentre salgono a 152 i ricoverati in altri reparti. I decessi complessivamente ammontano a 387.

VENETO
Altri 1.065 nuovi casi, 10 ricoverati In più in terapia intensiva e 17 in area non critica, e sette decessi. È Il bollettino della giornata odierna in Veneto, diffuso dalla regione. Il totale dei soggetti attualmente positivi sale a 24.655, I ricoverati in area non critica a 876 e quelli in terapia intensiva a 112.

EMILIA – ROMAGNA
Sono 1.545 in più rispetto a ieri, i positivi in Emilia Romagna su un totale di 21.860 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 7,1%. Otto i nuovi decessi. Dall’inizio dell’epidemia i decessi complessivi in Emilia-Romagna sono 4.601, 52.038 i casi di positività. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 123 (+4 rispetto a ieri), 1.054 quelli in altri reparti Covid (+55). Sul territorio, sono 123 persone ricoverate in terapia intensiva. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 19.713 (1.484 in più di quelli registrati ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, sono complessivamente 18.536 (+1.425 rispetto a ieri), il 94% dei casi attivi.

Apprensione nel Modenese per un consistente focolaio scoppiato in una casa di riposo per anziani, la Quadrifoglio di Carpi, dove risultano contagiate 65 persone: 30 tra il personale, 35 nell’utenza. Il Comune in una nota esprime “grande preoccupazione” per la situazione e chiede al gestore e all’Ausl di fare il possibile per gestire l’emergenza sanitaria e garantire continuità nell’assistenza.
Bologna, dentro la terapia intensiva del Maggiore: “Venite qui a dire che non c’è il Covid”

TOSCANA
In Toscana sono 38.958 i casi di positività, 1.966 in più rispetto a ieri. I nuovi casi sono il 5,3% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono del 2,6% e raggiungono quota 13.678 (35,1% dei casi totali). I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 1.056.864, 15.594 in più rispetto a ieri. Sono 9.904 i soggetti testati (escludendo i tamponi di controllo), di cui il 19,9% è risultato positivo. A questi si aggiungono i 842 tamponi antigenici rapidi eseguiti oggi. Gli attualmente positivi sono oggi 23.970, +7,2% rispetto a ieri. I ricoverati sono 1.093 (106 in più rispetto a ieri), di cui 137 in terapia intensiva (7 in più). Purtroppo, oggi si registrano 13 nuovi decessi.

UMBRIA
Forte aumento dei nuovi casi in Umbria nelle ultime 24 ore. Secondo i dati comunicati dalla Regione sono 694, che portano il totale a 8.967 dall’inizio della pandemia. L’incremento è il più alto in regione dall’inizio della pandemia, considerando anche la prima ondata. La Regione segnala anche altri cinque decessi, che portano il totale a 119. Ci sono 9 ricoverati in più nei reparti Covid (salgono così a 301) e 41 ricoverati in terapia intensiva, quattro più di ieri.

Sono 259, al 28 ottobre, gli operatori del Servizio sanitario regionale positivi al Covid. Trentacinque quelli guariti. Il dato è emerso nel corso della conferenza stampa settimanale tenuta dal commissario all’emergenza sanitaria Antonio Onnis. Il quale commentando i dati record dei contagi giornalieri ha “rivolto ai cittadini l’appello ad adottare tutte le misure che possono contribuire a contenere la diffusione” del virus.

LAZIO
Aumentano i nuovi positivi nel Lazio. “Su oltre 25mila tamponi oggi si registrano 1.995 casi”, rende noto l’assessore alla Sanità regionale, Alessio D’Amato. Ieri i nuovi positivi erano stati 1.963 su quasi 23mila tamponi eseguiti. Diminuisce invece il numero dei decessi: oggi sono 15 a fronte dei 19 di ieri. Per quanto riguarda i guariti, nelle ultime 24 ore sono stati 214.

Nella regione sono 29.712 i casi attualmente positivi, 1.786 i ricoverati, cui si aggiungono 168 pazienti in terapia intensiva, e 27.758 in isolamento domiciliare. I guariti sono arrivati a 11.002, i decessi a 1.173 e il totale dei casi esaminati è pari a 41.887.

Dalla mezzanotte di ieri il pronto soccorso del Campus Biomedico di Roma è chiuso. Lo ha deciso l’Unità di crisi della Regione Lazio, che è al lavoro per aumentare velocemente la disponibilità di posti letto nelle strutture ospedaliere della capitale. Troppo rapido il ritmo dei contagi e dei ricoveri. “La Regione ci ha chiesto di fare questo sacrificio, tornando all’assetto che avevamo sei mesi fa, quando fu aperto il Covid center – ha detto il direttore sanitario del Campus, Lorenzo Sommella -. In queste ore lo stiamo liberando dai pazienti no Covid che erano in attesa di ricovero e partiremo subito con i lavori di adeguamento”. L’obiettivo è di destinare ai pazienti Covid 57 posti letto, di cui 13 di terapia intensiva, 8 semintensivi e 36 di medicina.

MARCHE
Record di casi positivi nelle ultime 24 ore nelle Marche, che fanno schizzare il totale oltre quota 13 mila: sono stati 686, il 28,9% rispetto ai 2.372 tamponi processati nel percorso per le nuove diagnosi. Si tratta dei numeri più alti dall’inizio della crisi pandemica e in netta crescita rispetto a quelli diffusi ieri, quando erano stati individuati 351 nuovi casi, il 20,3% rispetto ai 1.731 test effettuati. Il totale dei casi individuati dall’inizio della crisi è salito così a 13,095. Lo si apprende dal primo aggiornamento del Servizio Sanità della Regione Marche. Sempre ieri, sono stati effettuati anche 1.543 test nel percorso guariti.

ABRUZZO
Sono 482 i nuovi casi accertati nelle ultime ore in Abruzzo. Come sta accadendo ormai quotidianamente, si tratta del dato più alto mai registrato. Sono emersi dall’analisi di 3.710 tamponi: è risultato positivo il 12,99 per cento dei campioni analizzati, cioè la percentuale più alta delle ultime settimane. Sei i decessi recenti: il bilancio delle vittime sale a 540. Gli attualmente positivi superano quota 5.400 e, di conseguenza, aumentano i ricoveri. Il totale dei casi abruzzesi dall’inizio dell’emergenza ad oggi sale a 9.674. Rispetto a ieri si registrano 482 nuovi casi (di età compresa tra 8 mesi e 99 anni).

CAMPANIA
Ci sono 3.103 casi in Campania. È Il numero più alto di sempre. I tamponi effettuati nelle ultime 24 ore sono 17.735. Lo comunica l’unità di crisi della Campania, precisando che il dato dei positivi comprende lo screening fatto nel comune zona rossa di Arzano. Ci sono, inoltre, 20 morti, decessi avvenuti tra il 24 e il 28 ottobre, e 265 guariti. Dall’inizio dell’emergenza i casi di Covid sono stati 48.885 su 919.318, 644 I deceduti, 10.537 I guariti.

“Abbiamo una linea di contatto in corso per l’ipotesi di ambulatori allestiti dall’esercito. Stiamo facendo delle valutazioni ma dobbiamo essere pronti ad ogni necessità”, ha detto Antonio Postiglione, capo dell’equipe medica dell’Unità di Crisi per il Covid della Regione Campania. “C’è un colloquio in corso . spiega – a livello nazionale – per cominciare ad approfondire la logistica e l’allestimento delle tende per il pretriage. che è un’esperienza già fatta. Certo, non possiamo aprire ospedali da campo senza personale ma stiamo facendo ogni tipo di valutazione. Abbiamo delle linee aperte su ogni tipo di previsioni di tendenza del virus, se si farà sarà per disingolfare l’attesa davanti ai pronto soccorso, quello che a volte oggi succede nelle ambulanze”.

“Stiamo cominciando ad ampliare l’offerta aprendo a convenzioni sul covid con gli ospedali privati accreditati e gli ospedali religiosi”, ha aggiunto Postiglione. “Abbiamo già provveduto – ha spiegato spiega – ad allargare l’offerta con la sospensione dell’elezione, ma ora siano nella fase 3 a livello nazionale e quindi estendiamo la richiesta di collaborazione sui posti letto, sempre nelle more di misure maggiormente restrittive nell’ambito del distanziamento sociale”. Le prime riunioni con le strutture private convenzionate sono già in corso, mentre per gli ospedali religiosi saranno coinvolti con posti letto covid gli ospedali Fatebenefratelli di Napoli e Benevento, la Villa Betania e il Camilliani di Casoria (Napoli).

MOLISE
Impennata di casi in Molise: 94 le persone positive, ieri 19. Tuttavia il Molise, insieme alla Basilicata, sono le uniche due regioni con una crescita a due cifre.

BASILICATA
Altri 86 nuovi casi positivi sono stati registrati in Basilicata, a fronte dei 1.004 tamponi processati ieri. Lo fa sapere la giunta regionale dai dati estratti dalla piattaforma Covid-19. Al momento sono 81 i ricoverati nelle strutture ospedaliere lucane, di cui 7 in terapia intensiva. Quattordici le persone guarite.

PUGLIA
Sono 716 i nuovi casi registrati in Puglia, a fronte di 7083 test effettuati. I casi sono così suddivisi: 240 in provincia di Bari, 41 in provincia di Brindisi, 48 nella Bat, 208 in provincia di Foggia, 48 di Lecce, 129 di Taranto, 1 attribuito a residente fuori regione, 1 caso di provincia di residenza non nota. Sono stati registrati 7 decessi: 2 in provincia di Bari, 5 in provincia di Foggia. Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 544.675 test e risultate positive 17.069 persone. 6361 sono i pazienti guariti. I casi attualmente positivi sono 10.002.

CALABRIA
“In Calabria ad oggi sono stati sottoposti a test 266.077 soggetti per un totale di tamponi eseguiti 268.987 (allo stesso soggetto possono essere effettuati piu’ test). Le persone risultate positive sono 4.624 (+224 rispetto a ieri), quelle negative 261.453”. Lo rende noto la Regione Calabria nel bollettino quotidiano dei dati relativi al coronavirus: i decessi dall’inizio dell’emergenza sono 113 (+2 rispetto a ieri).

SICILIA
Sono 789 i nuovi positivi in Sicilia. Con gli ultimi casi salgono così a 12745 gli attuali positivi. Di questi 954 sono i ricoverati: 839 in regime ordinario e 115 in terapia intensiva con un incremento di quattro ricoveri. Sono 13 invece i nuovi decessi che portano il totale a 472. I guariti sono 219. I tamponi effettuati sono 7226. Su fronte della distribuzione territoriale Palermo 258, Catania 242, Messina 88, Trapani 53, Ragusa 68, Siracusa 39, Agrigento 1, Caltanissetta 30, Enna 10.

SARDEGNA
Continua l’altalena della curva dei contagi in Sardegna: dopo il boom di ieri, con 362 casi, oggi un nuovo calo: 282 nuovi positivi, 180 rilevati attraverso attività di screening e 102 da sospetto diagnostico. Salgono così a 8.808 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati nell’Isola dall’inizio dell’emergenza. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale si registrano anche due vittime (207 in tutto): un uomo e una donna, entrambi di 83 anni e residenti nel nord Sardegna.

In totale sono stati eseguiti 260.726 tamponi con un incremento di 3.460 test. Cresce invece la pressione sugli ospedali con 361 ricoverati: 322 in reparti non intensivi (24 in più rispetto al dato di ieri), mentre è di 39 (+2) il numero dei pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 5.205.