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Ferragosto in Puglia ai tempi del Coronavirus tra droni e divieto di falò

La Puglia si prepara per il Ferragosto nell’era Covid. In particolare in Salento e nella Valle d’Itria dove ci sono strutture ricettive sold out, spiagge affollate e la necessità di disporre un piano particolarmente accurato per affrontare l’afflusso vacanziero nel weekend più rovente dell’anno. Non ci sono da affrontare soltanto i rischi ordinari ma anche quelli legati alla pandemia. Per questo i controlli sono stati programmati in chiave “anti-assembramento” anche alla luce dell’ultima decisione del governo regionale pugliese che, alle prese con il timore di nuove ondate di contagi favorite dall’afflusso turistico, ha stabilito l’obbligo di mascherine anche all’aperto, laddove non si possa rispettare la distanza di sicurezza di un metro. Distanza che sale a due metri nelle sala da ballo delle discoteche. Quanto alle misure più specifiche per il Salento, queste sono state discusse nel Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, a Lecce e in tutti i capoluoghi di provincia. Ci saranno controlli su strade statali e provinciali con varie strumentazioni, dagli autovelox ai telelaser, quando non sia possibile effettuarli con operatori su strada. Sorvoleranno il tacco d’Italia anche i droni, principalmente dedicati a prevenire reati ambientali. Per verificare che non ci siano affollamenti saranno controllati anche i lidi, nella maggior parte dei quali viene misurata la temperatura corporea con il telelaser. Riflettori accesi anche sulle spiagge libere, prese solitamente d’assalto per i tradizionali falò, anche se numerosi Comuni salentini hanno vietato l’accensione di fuochi. Taranto, invece, ha dichiarato guerra a parcheggi selvaggi, accampamenti e falò sulle spiagge: sono stati rimossi tende, gazebo e barbecue, e sono aumentati i controlli sui commercianti abusivi.