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Condizione sanità materana e piano vaccinale anti Covid, le richieste di Cgil, Cisl e Uil alla Regione Basilicata

Condizione sanità materana e piano vaccinale anti Covid, preoccupazioni di Cgil, Cisl e Uil della provincia di Matera. Di seguito la nota integrale.

Cgil, Cisl e Uil della provincia di Matera ribadiscono le forti preoccupazioni già manifestate riguardanti l’applicazione del piano vaccinale anti Covid della Regione Basilicata che, oltre a presentare notevoli problemi organizzativi, continua a mancare degli elementi basilari della trasparenza e della uniformità/parità di trattamento tra diversi territori e cittadini lucani.

Soprattutto nella fase iniziale, l’assenza sia di una cabina di regia in grado di governare il processo sia di un sistema informatico per la gestione delle prenotazioni, oltre che la mancanza di un modello organizzativo adeguato in grado programmare per tempo e scientificamente la distribuzione dei vaccini evitando forme discrezionali, ed infine le carenze di personale sanitario, hanno generato una confusione metodologica e strategica, tanto da creare disorientamento nella popolazione della provincia di Matera.

Anche in questo caso siamo di fronte ad un GOVERNO REGIONALE che affronta virtualmente le situazioni, con l’aggravante, in questo caso, che l’Assessorato alla Sanità, ha delegato interamente alle Aziende Sanitarie di Potenza e Matera la realizzazione dell’intervento vaccinale dei cittadini lucani, senza colmare preventivamente le carenze degli adeguati strumenti e delle risorse professionali che, seppur in modo diverso, hanno accumulato i singoli territori.

In particolare la situazione dell’ASM, Azienda Sanitaria Locale di Matera, già fortemente critica prima dell’insorgenza della pandemia nella sua articolazione Ospedale–territorio, sta dimostrando un’accelerazione della condizione di precarietà per la notevole carenza di personale determinato dal blocco e/o riduzione drastica delle assunzioni degli anni passati, ma anche dalle scelte regionali e locali scaturite da un riordino di facciata, meramente ragionieristico, del sistema sanitario lucano attuato con la L.R. n. 2/2017, che non ha affrontato le criticità del Sistema Sanitario Regionale né fatto scelte proiettate verso il futuro.

Per tutte queste ragioni, un intervento sanitario importante qual è la campagna vaccinale anti-covid, tuttora in corso e che si protrarrà per i prossimi mesi, come denunciato anche dagli stessi Sindaci durante l’incontro promosso dalla prefettura di Matera, viene attuato con criteri organizzativi e numerici opachi, non omogenei e non condivisi, ponendo la popolazione dei diversi Comuni di Matera e Provincia in condizioni di diseguaglianza rispetto alla somministrazione del vaccino.

La tempistica continua a risultare complessivamente condizionata, oltre che dalla disponibilità dei vaccini, dall’esiguità del personale sanitario dedicato alla campagna vaccinale, che di fatto preclude e/o condiziona anche l’istallazione di ulteriori HUB vaccinali.
Inoltre, non sono chiari i criteri alla base del cronoprogramma della somministrazione del vaccino ai cittadini dei diversi Comuni di Matera e Provincia, pur all’interno delle stesse categorie da vaccinare, e le modalità riguardanti i cittadini “fragili” ed il criterio di definizione stessa di “fragilità”, oltre ai sessantenni/settantenni che continuano ad aspettare le informazioni di merito.

Il tutto nel mentre, con la recrudescenza numerica, la pandemia in Basilicata incalza al punto tale da portarla direttamente da ZONA GIALLA a ZONA ROSSA e con la necessità prospettica di dover governare un processo vaccinale complesso e duraturo. A ciò si aggiunge il trend in rapidissima ascesa dei contagi dell’ultima settimana, che ha determinato e determinerà un aumento significativo dei ricoveri ospedalieri e la possibilità di accorpamento dei reparti esistenti e la riapertura di reparti covid, con la eventuale riduzione/sospensione delle attività ordinarie, già pesantemente penalizzate nella prima e nella seconda ondata.

Pertanto, le sottofirmatarie OO.SS. chiedono alla Regione Basilicata di intervenire con tempestività ed incisività per:

• adottare urgentemente tutte le azioni per superare le carenze croniche e contingenti di personale sanitario;
• provvedere all’istallazione di ulteriori HUB vaccinali sul territorio dei diversi Comuni di Matera e Provincia;
• definire gli interventi della medicina di base;
• approvvigionarsi e distribuire sul territorio i vaccini con criteri trasparenti e proporzionali alla popolazione.