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Lavoratori mensa ospedale di Matera: c’è l’accordo per il contratto integrativo

    Questa mattina presso la sede dell’API è stato siglato un importante accordo integrativo del contratto dei 35 lavoratori adibiti al servizio di mensa dell’ospedale di Matera “Madonna delle Grazie”.
Ernesto Paìno in rappresentanza dell’azienda R.R. PUGLIA SRL, assistito dall’API, Emanuela Taratufolo segretaria generale provinciale della CGIL, Marcella Conese segretaria provinciale FILCAMS/CGIL, Eustachio Gaudiano della FISASCAT/CISL, Filippo Viggiano segretario provinciale della UILTUCS/UIL, hanno sottoscritto un’intesa volta a migliorare l’organizzazione del lavoro di somministrazione dei pasti presso il nosocomio materano.
“Si tratta – ha commentato il responsabile delle risorse umane dell’azienda Paìno – di un accordo integrativo che, nonostante il difficile momento congiunturale, consente ad R.R. PUGLIA di incrementare l’orario di impiego dei lavoratori part time, ottimizzare l’organizzazione dei turni di lavoro e regolamentare una flessibilità che permetterà di migliorare sia il servizio reso ai degenti che le condizioni contrattuali dei nostri dipendenti”.
All’impegno dell’azienda è corrisposto un altrettanto importante contributo dei sindacati che dichiarano che, laddove le relazioni sindacali sono corrette e rispettose dei rispettivi ruoli, i risultati positivi possono essere raggiunti. In particolare le OO.SS. ritengono che il confronto proficuo e costante con la società pugliese che opera a Matera, ha dimostrato nei fatti che la collaborazione fattiva tra le parti sociali può assumere un valore particolare in tempi di crisi economica.
Tra i capisaldi dell’accordo figurano l’organizzazione del lavoro, l’incremento dell’orario di lavoro, il mantenimento dei livelli occupazionali, l’inquadramento dei lavoratori e, soprattutto, la flessibilità regolamentata, con l’utilizzazione di un istituto denominato “banca ore”.
L’intesa contrattuale, che entrerà in vigore il prossimo 1° settembre, prevede anche la trasformazione dei contratti a termine in scadenza in contratti a tempo indeterminato e l’aumento di livello per tutto il personale.
“Questo accordo – hanno evidenziato le organizzazioni sindacali firmatarie – consente all’azienda aggiudicataria dell’appalto presso l’ospedale di utilizzare circa 20 lavoratori in più, per un totale di 300 ore settimanali in aggiunta al monte ore contrattuale. Un risultato che in tempo di crisi non è da sottovalutare”.