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Margiotta (Asmef): “Le iniziative culturali in Basilicata in via di definizione danno nuova linfa al territorio lucano così martoriato dalla pandemia di coronavirus”

“Le iniziative culturali in Basilicata in via di definizione danno nuova linfa al territorio lucano così martoriato dalla pandemia di coronavirus”. Così il responsabile regionale di Asmef (Associazione Studi Mezzogiorno e Futuro) di Basilicata, Filippo Margiotta che in questi giorni ha seguito con particolare interesse le prime manifestazioni culturali in Basilicata e in particolar modo pur non prendendo parte personalmente alla presentazione del libro di Giuseppe Melillo dal titolo: “Mondo era e mondo sarà”, promosso dall’Associazione Culturale Pa. Ga. Scenamediterraneo Potenza al Castello Fittipaldi Antinori di Brindisi di Montagna e in replica a Pisticci e Miglionico alle prime iniziative svolte a Pietrapertosa ha inteso rimarcare altri aspetti: “La splendida iniziativa svolta dall’associazione potentina rappresenta, fotografa e testimonia la volontà di far crescere la cultura e, di dare dopo la stagione terribile del coronavirus una nuova forma di vita e interazione sociale”. In sostanza Filippo Margiotta esprime altri aspetti chiave per quanto concerne la fase delle riaperture sul piano culturale: “La lettura dei versi di Melillo a mio avviso deve necessariamente costituire, seppur nel segno della prudenza e dell’applicazione delle regole sanitarie capaci di fronteggiare ancora una volta la pandemia e di sviluppare le forme della cultura, dell’aggregazione, della valorizzazione dei talenti che costituiscono l’elemento di punta della nostra comunità regionale. La cultura in un periodo così buio è stata condizionata pesantemente e sono convinto che dopo le riaperture sarà possibile, tenendo fede alle istanze del territorio, all’educazione civica dei cittadini lucani e alla capacità di rendere fruibili i mezzi del sapere, del conoscere e del cavalcare nuovi orizzonti morali e etici”. Il responsabile istituzionale di Asmef chiude la sua riflessione rimarcando: “I piccoli centri della Basilicata possono fare ancora tanto per coniugare crescita e sviluppo sostenibile e il post-pandemia non deve diventare un boomerang ma anzi deve costituire l’occasione di un rilancio sano, equilibrato e vitale di un settore fondamentale per l’economia generale della Basilicata”.