- SassiLive - https://www.sassilive.it -

Marco Carta e Manila Gorio il 20 luglio al Matera Heroes Pride 2019: programma eventi

Il cantante Marco Carta e la transessuale Manila Gorio, sono i due ospiti scelti dagli organizzatori per il Matera Heroes Pride 2019, in programma sabato 20 luglio 2019 nella città dei Sassi. Il programma degli eventi collaterali, che partiranno il prossimo 9 luglio sono stati illustrati dal Coordinamento Matera Heroes Pride nella saletta del Centro Levi di Palazzo Lanfranchi. L’evento, promosso in collaborazione con le associazioni Arcigay di Basilicata, Bari, Bat, Foggia, Caserta, Lecce, Salerno, Reggio Calabria; Agedo Matera e Risvolta Matera, sarà preceduto da una serie di iniziative collaterali in programma dal 9 al 19 luglio 2019. All’incontro con i giornalisti hanno partecipato la presidente di ArciGay Basilicata “Marco Visceglia” e referente del coordinamento Matera Heroes Pride, Morena Rapolla, la consigliera regionale di parità, Ivana Pipponzi, la presidente della Commissione regionale pari opportunità, Angela Blasi, l’assessore comunale Mariangela Liantonio, la referente settore cultura del coordinamento Matera Heroes Pride, Pia Adriana Ciminelli, responsabile settore diritti umani del coordinamento Matera Heroes Pride, Gina Somma e il responsabile settore creativo e direttore artistico del coordinamento Matera Heroes Pride, Enrico Palazzo. L’hastag scelto dagli organizzatori è #Superumani.

Michele Capolupo

Riportiamo di seguito gli eventi programmati dal 9 al 20 luglio 2019 e il documento politico di Matera Heroes Pride 2019.

 

Domenica 9 Giugno

Centro Arti Integrate IAC – Via Casalnuovo, 154

Ore 18.00

“In marcia per i diritti” Rassegna cinematografica LGBT

Proiezione del film “Due volte genitori”

A seguire incontro/ dibattito

 

 

Martedi 11 Giugno

Cinema Il Piccolo – Via XX Settembre, 14

Ore 19.30

“In marcia per i diritti” – Rassegna cinematografica LGBT

A seguire Incontro/dibattito con il regista Carlos Solita

ore 21.00

Proiezione del cortometraggio “Paride”

 

 

Giovedì 13 Giugno

BurBaCa Cafè – Via XX Settembre, 14

Ore 18.00

Chiamata pubblica di comunità per i cittadini e le cittadine e le associazioni

 

 

Venerdì 14 Giugno

Piazzetta del Purgatorio

Dalle ore 18.30 alle ore 21.00

Presidio in piazza per informazioni e realizzazione di progetti di comunità

 

 

Giovedì 20 Giugno

Cinema Il Piccolo – Via XX Settembre, 14

Ore 19.30

“In marcia per i diritti” – Rassegna cinematografica

LGBT Incontro/dibattito

ore 21.00

Proiezione del film “Il Mago di Oz” (versione restaurata USA – 2016)

 

 

Venerdì 21 Giugno

Piazzetta del Purgatorio

Dalle ore 18.30 alle ore 21.00

Presidio in piazza per informazioni e realizzazione di progetti di comunità

 

 

Giovedì 27 Giugno

Piazza Tre Torri

Dalle ore 18.30 alle ore 21.00

Presidio in piazza per informazioni e realizzazione di progetti di comunità

 

Venerdì 28 Giugno

Palazzo Lanfranchi

Ore 15.00

Convegno “Famiglie, identità’ e orientamento sessuale: la tutela del diritto

di essere se stessi nel

paradigma dei diritti umani”. Con Vladimir Luxuria

 

 

Venerdì 28 Giugno

Cinema Il Piccolo – Via XX Settembre, 14

Ore 18.30

Per la celebrazione del 50* anniversario dei Moti di Stonwall “In marcia per i

diritti” – Rassegna cinematografica LGBT Incontro/dibattito

ore 21.00

Proiezione del film “Stonewall” (USA – 2015)

 

Sabato 29 giugno

Canova Human Space – Via Annunziatella n. 103

Ore 18.30

Presentazione del libro di cultura queer “Il bambino ruvido” di Martina

Castellana

 

Giovedì 4 Luglio

Piazza delle Costellazioni

Dalle ore 18.30 alle ore 21.00

Presidio in piazza per informazioni e realizzazione di progetti di comunità

 

Venerdì 5 Luglio

Fondazione Le Monacelle – Via Riscatto n. 15

Ore 19.30

SposiAMOci!” – Serata moda, spettacolo e cultura della diversità. Défilé con

le creazione dell’Atelier “Nozzolillo”. Presenta la showgirl Manila Gorio

 

Sabato 6 Luglio

Cinema Il Piccolo – Via XX Settembre 14

Ore 19.30

“In marcia per i diritti” – Rassegna cinematografica LGBT

Incontro/dibattito con il regista Davide Como

Ore 21.00

Proiezione dei cortometraggi “Crisalide” e “Glenda” tratti dalla Trilogia

sull’Identità

 

Giovedì 11 Luglio

Cinema Il Piccolo – Via XX Settembre 14

Ore 19.30

“In marcia per i diritti” – Rassegna cinematografica LGBT Incontro/dibattito

Ore 21.00

Proiezione del film “Pride” (USA – 2014

 

Venerdì 12 Luglio

Piazzetta del Purgatorio

Dalle 18.30 alle 21.00

Presidio in piazza per informazioni e realizzazione di progetti di comunità

Sabato 13 luglio

Matera INK Tattoo Studio – Via Lucana n. 155a

Ore 18.00

Presentazione della Mostra d’arte “ Different Love is Unity”

 

 

Lunedì 15 luglio

Area 8 – Via Casalnuovo 15

Ore 19.00

“Giù le tastiere, parliamone!”

Giovedì 18 Luglio

Piazzetta della cittadinanza attiva – Via delle Beccherie

Dalle 18.30 alle 21.00

Presidio in piazza per informazioni e realizzazione di progetti di comunità

 

 

Giovedì 18 luglio

Piazzetta della cittadinanza attiva – Via delle Beccherie

“A testa alta”

Ore 18,30

Presentazione del libro “Le trappole dell’anima”

di e con Stefano Peiretti

 

 

Venerdì 19 luglio

BurBaCa Cafè – Via XX Settembre, 14

Ore 22.00

“Party: Aspettando il Matera Pride”

Dj set con le Assi Dj Pina e Anagrida

 

Sabato 20 luglio

Matera Heroes Pride: Dalla vergogna all’Orgoglio!: corteo con Party finale

Testimonials d’eccezione: Marco Carta e Manila Gorio

 

Di seguito il documento politico del Matera Heroes Pride

DALLA VERGOGNA ALL’ORGOGLIO

Nell’anno di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, il coordinamento “Matera Pride” con capofila la associazione Arcigay Basilicata “Marco Bisceglia”, promuove la manifestazione “MATERA HEROES PRIDE 2019”,  un calendario  ricco di eventi  culturali  e ricreativi che culmineranno nella parata conclusiva di sabato  20  luglio.

Era la notte del 27 giugno 1969 quando i poliziotti newyorkesi fecero irruzione nello Stonewall inn, un locale del Greenwich Village noto per essere uno dei punti di ritrovo della comunità omosessuale della città di New York. Un controllo come tanti a quei tempi, che vide però la prima vera reazione degli uomini e delle donne presenti, e non solo. Una data simbolo, un evento storico per quella che oggi è chiamata comunità Lgbtqi+ e che, proprio a partire da quel giorno, rivendicò i propri diritti e il proprio orgoglio che va oltre il mero desiderio di essere accettata. Per questo, 50 anni dopo, il 2019 vogliamo che sia anche per i nostri territori l’anno dell’ orgoglio, “year of pride“!

Perchè “Heroes”? Ha forse il nostro tempo ancora bisogno di eroi? In un contesto storico  in cui  la disumanità e la negazione  dell’altro  sembrano essere un  tratto caratterizzante della nostra società, non basta tornare umani, occorre diventare “superumani”. Il messaggio  è chiaro  e dirompente:  il  vero “superpotere” è la diversità e l’unicità di ciascuno di noi.  Il  nostro vuole perciò essere un inno alla libertà , per una società più unita e più umana. Questa visione di fondo rende il “MATERA HEROES PRIDE 2019” una manifestazione di tutti e per tutte. Siamo così tanti e tante che non è possibile fare un elenco completo né descriverci compiutamente: siamo molteplici, non conformi e nel Pride ci riconosciamo perché rivendichiamo  l’unicità e la pari dignità di ogni individuo, a partire da un’idea  fondamenale: la differenza è la vera condizione naturale di tutti gli esseri viventi ed è pertanto ciò che, paradossalmente, più ci accomuna oltre ogni etichetta o apparenza.

In Italia la cittadinanza indica il rapporto tra un individuo e lo Stato. In particolare è  uno status, denominato civitatis, al quale l’ordinamento giuridico ricollega la pienezza dei diritti civili e politici. Ad oggi, questa non è che una definizione teorica che non  trova riscontro nella realtà quotidiana delle vite di molti di noi.

Siamo cittadini e cittadine senza cittadinanza. Siamo persone che vivono in Italia  senza godere di pieni diritti. Siamo ragazzi e ragazze bullizzati. Siamo madri e padri  che non vengono riconosciuti come genitori. Siamo affetti che non sono accettati.  Siamo figli e figlie senza diritti. Siamo Diritti Umani negati e stralciati!

Siamo minori privati della possibilità di scegliere sul proprio corpo. Siamo pronomi sbagliati, anche dopo la nostra morte. Siamo donne e uomini messi ai margini per il nostro stato sierologico. Siamo narrazioni mistificate ed esperienze disconosciute. Siamo anime in fuga con corpi flagellati dal dolore, seviziati ed uccisi  in regimi dove ci condannano a morte! Siamo lesbiche, gay, bisessuali, intersessuali, transessuali, trangender, asessuali, queer.

Reclamiamo a gran voce  quei diritti che ancora ci sono negati, pretendendo rispetto, doveri, tutele e piena  uguaglianza. Città dopo città, ci prendiamo per mano e prendiamo per mano coloro  che incontriamo lungo il percorso. Coloro i quali hanno voglia di ascoltare le nostre  storie, coloro i quali credono in una società inclusiva e pluralista, coloro i quali  vedono nelle differenze una risorsa e non un limite.

Al nostro fianco c’è chiunque consideri l’uguaglianza piena dei diritti civili, come un  motore di progresso sociale e culturale e chiunque creda che, se tutte e tutti beneficiamo degli stessi diritti, l’Italia non può che essere un posto migliore.

Le unioni civili non sono mai state per noi un traguardo, ma rappresentano un primo,  seppur insufficiente, passo in avanti, che avvicina l’Italia agli standard Europei. Noi  crediamo in un’Europa che sappia cogliere nella sua storia, la sfida delle libertà  individuali e dei diritti. Noi pensiamo che il processo d’integrazione economica e  politica non possa prescindere dagli ideali fondativi di democrazia e uguaglianza, che  caratterizzano il nostro continente, come patria del diritto e rifugio dei soggetti perseguitati. Eppure assistiamo, ad ogni capo del mondo, al  moltiplicarsi di minacce, ad un ritorno a sovranismi e fascismi e ad un aumento della  paura per ogni forma di diversità. Dalla restaurazione trumpista in America, passando per la stretta sui diritti civili nei paesi dell’est Europa, fino alla sponda meridionale  del mediterraneo, insanguinata dalla tragedia dei migranti, contro cui si ergono nuovi  muri. In Italia oggi, persino il timido progresso rappresentato dalle unioni civili viene  rimesso in discussione dalle forze della disgregazione, che vorrebbero imporci una  società ottusa, escludente e fondata su modelli arcaici. Noi sentiamo come impellente il dovere di rispondere a questa deriva omofoba e  razzista, con una chiamata alla resistenza e all’orgoglio.

 

OBIETTIVI

AFFETTIVITÀ E FAMIGLIE

È necessario assicurare la piena equiparazione di tutte le famiglie attraverso il riconoscimento della responsabilità genitoriale alla nascita e  attraverso la riforma della legge sulle adozioni. Assistiamo con fiducia alla  presa di consapevolezza, anche da parte del diritto, che non si possa più  presumere l’esistenza di un unico modo di fare famiglia. Sono i Tribunali  stessi ad insegnarci come il “preminente interesse del minore” venga  tutelato attraverso il riconoscimento giuridico di quei legami affettivi che  ad oggi non sono ancora pienamente legittimati. Obbligheremo la politica  ad assumersi la responsabilità di legiferare in merito. Saremo promotori e  promotrici di un nuovo modo di fare cultura, sostenendo una riflessione  serena, libera da pregiudizi, stereotipi e condizionamenti, progressista e  rivoluzionaria sull’accesso alla genitorialità, in tutte le sue forme.

CONTRASTO ALLE DISCRIMINAZIONI E DIRITTI UMANI

In un panorama globale nel quale le spinte conservatrici generano paura e  intolleranza, riteniamo fondamentale che lo stato italiano eserciti il suo ruolo  di tutela legislativa, promulgando dispositivi che tutelino da episodi di violenza basata su orientamento sessuale e/o identità di genere e reprimano i  crimini d’odio verso le persone LGBTQI+. Pensiamo inoltre che l’Italia debba  farsi promotrice europea di buone prassi di accoglienza rendendosi luogo  sicuro per tutte quelle persone provenienti dall’estero che hanno dovuto  lasciare il proprio paese a causa di violenze e discriminazioni.

EDUCAZIONE ALLA DIFFERENZE

È nostra convinzione che discriminazioni e violenze basate su orientamento sessuale, identità ed espressione di genere attecchiscano in una  società frammentata e disinformata. Vogliamo quindi essere fonte di  diffusione e promozione di una cultura inclusiva e che valorizzi le differenze di ogni soggettività, individuale e di nuclei familiari. Intendiamo operare  un  cambiamento  sociale  che  coinvolga  in  maniera  orizzontale  luoghi (scuole, università, piazze, ecc), istituti (forze dell’ordine, personale sanitario, insegnanti, ecc) e mezzi (letteratura, cinema, teatro, sport, ecc).

SALUTE, PREVENZIONE E BENESSERE

Puntiamo al benessere psico-fisico di ogni persona, rivendicando il diritto  ad un’assistenza consapevole e specificatamente formata, in un contesto  culturale che tenda alla depatologizzazione dei vissuti delle persone transgender e intersessuali, alla prevenzione da tutte le infezioni sessualmente  trasmissibili e all’eliminazione dello stigma verso le persone che vivono  con HIV. Auspichiamo ad una collettività sierocoinvolta, ossia informata,  empatica e che non discrimini e stigmatizzi in base allo stato sierologico.

AUTODETERMINAZIONE

Rivendichiamo il diritto ad un’autodeterminazione completa e incondizionata  dei nostri corpi. Vogliamo far parte di uno stato che si faccia garante di una  libera scelta dei modi e delle forme con cui gestiamo i nostri corpi, viviamo le  nostre sessualità e le relazioni affettive fornendo strumenti informativi e di  supporto che garantiscano la piena realizzazione di ciò che siamo. Promuoviamo una società che riconosca e dia cittadinanza a tutte le identità non  cis-eteronormate e che non si definiscono.

LAVORO

Facciamo nostra una concezione di lavoro non come fine ma come strumento di indipendenza e autodeterminazione e per questo promuoviamo  ambienti lavorativi che siano rispettosi di tutte le soggettività e che  garantiscano e tutelino, attraverso equità di trattamento e di compenso,  chi lavora.

Ad oggi, per le persone transessuali vige un fortissimo stigma che impedisce loro di inserirsi nel mondo del  lavoro, tanto che si parla di esclusione e non di semplice marginalizzazione.

Occorre  implementare la cultura del “diversity management”, diffondere buone pratiche volte all’ estensione di tutele, anche e  soprattutto nell’accesso al lavoro.

AFFETTIVITÀ E FAMIGLIE

Promuovere relazioni solidali, affettive e sessuali che non siano escluviamente mutuate da modelli eteronormati;

Sostenere la riforma del: diritto all’adozione per tutte le coppie e per le singole persone, secondo criteri omogenei;

diritto al riconoscimento dei figli e delle figlie alla nascita per le coppie  omosessuali;

diritto all’accesso per tutte le coppie e per le donne singole alla  procreazione medicalmente assistita in Italia, secondo criteri omogenei;

Rivendicare un ordinamento giuridico che preveda il matrimonio egualitario;

Incoraggiare riflessioni e dibattiti costruttivi, in un’ottica progressista e  liberale, a   difesa e a sostegno dell’autodeterminazione  dell’individuo  nell’ambito delle scelte dei percorsi procreativi che non siano in alcun modo lesivo della dignità e della libertà  di tutti i soggetti coinvolti;

Incentivare maggiori tutele per i/le minori che vivono in contesti di famiglia  allargata, attraverso il mantenimento dei vincoli affettivi. Riconoscimento e  tutela del ruolo dell’adulto di riferimento, laddove per adulto di riferimento  si intende il/la partner di uno dei genitori, che svolge un ruolo di cura e   accudimento della prole, anche nel caso in cui l’altro genitore, esterno alla  coppia, sia vivente e nel pieno delle funzioni genitoriali;

Diffondere e promuovere una cultura relazionale basata sul consenso e  sull’equità.

CONTRASTO ALLE DISCRIMINAZIONI E DIRITTI UMANI

Fare pressione per l’approvazione di una legge che, tutelando espressamente persone omosessuali, bisessuali, transgender, intersessuali, asessuali e non binarie tutte, contrasti e sanzioni qualsiasi violenza fisica,  verbale o psicologica (compresa l’incitazione alla stessa) basata sull’espressione di genere e sull’orientamento sessuale e affettivo di  una persona, al pari di quanto già previsto per le discriminazione in base a  sesso, etnia, credo religioso, provenienza geografica, disabilità.;

Richiedere una legislazione contro i crimini d’odio (“hate crimes”);

Sostenere l’esercizio d’asilo in Italia per le persone LGBTI+ provenienti da  paesi con una legislazione discriminatoria e antiumana, e sostenere chi si  sottrae a contesti sociali discriminatori e violenti, attuando politiche di  inclusione e reale integrazione;

Sollecitare la scrittura di una Legge Regionale contro le discriminazioni per  orientamento sessuale e identità di genere;

Favorire l’ingresso di tutti i comuni della Basilicata all’interno della rete  Ready (Rete nazionale delle Amministrazioni Pubbliche Anti Discriminazioni  per Orientamento Sessuale e Identità di Genere)

 

EDUCAZIONE ALLE DIFFERENZE

Promuovere un’educazione socio-affettiva che sia inclusiva di tutti i modelli  di affettività e relazioni interpersonali, incoraggiando una riflessione critica  e consapevole sugli effetti discriminanti ed escludenti delle imposizioni  etero-cisnormate e binarie e promuovere formazione specifica sulle  prassi antidiscriminatorie per tutti gli operatori dei servizi e organi pubblici;

Potenziare i percorsi educativi che si occupano di valorizzazione e promozione delle differenze all’interno dei sistemi scolastici formando e supportando le figure coinvolte nei processi di educazione (dirigenti, docenti, geni-  tori ecc.) e decostruendo pratiche e forme di discriminazione sessista e/o  basate su orientamento sessuale e identità/espressione di genere;

Sostenere e rifinanziare la strategia LGBT che ha permesso al nostro Paese  di aderire al programma del Consiglio d’Europa contro le discriminazioni  basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere per (tentare di)  prevenire e ridurre il fenomeno del bullismo, collaborando con gli enti  pubblici e statali che se ne occupano (Dipartimento per le pari opportunità,  UNAR, ecc);

Richiedere l’aggiornamento del disegno di legge del 2000 sulla Giornata  della Memoria per riconoscere pubblicamente la persecuzione e lo sterminio delle persone condannate come omosessuali;

Far emergere e analizzare il crescente fenomeno dei discorsi d’odio (Hate  Speech) attraverso formazione/informazione e supporto per forme di  tutela legali e con particolare attenzione ai fenomeni legati al web;

Valorizzare lo sport come elemento fondamentale per lo sviluppo della  persona stimolando le iniziative promosse dalle società sportive che sono  volte a sensibilizzare l’opinione pubblica, a contrastare i ruoli di genere  prescrittivi e a diffondere pratiche non discriminatorie nei confronti di  atleti e atlete LGBTI+, così da assicurare anche a persone transgender e  intersex l’effettiva possibilità di esercizio dello sport e di partecipazione alle  competizioni, ispirandosi alla linee guida del Comitato Olimpico Internazionale;

Evidenziare la necessità di una specifica formazione agli organi di stampa e  di informazione affinché sia utilizzato un linguaggio corretto ed inclusivo e  sia garantito il diritto ad un’informazione completa e veritiera del mondo  LGBTI+;

Promuovere una narrazione accurata e inclusiva, a partire da una presa

di parola diretta dei soggetti interessati, delle istanze delle persone:

 

a partire dalla distinzione tra omofobia e bifobia, riconoscendo nella seconda una matrice monosessista tesa a cancellare le  identità bisessuali, invalidare il coming-out, invisibilizzare, assimilare,  ipersessualizzare e spingere le persone bisessuali ad una rettificazione omosessuale o eterosessuale.

che tratti dell’esistenza di forme specifiche di discriminazione delle persone asessuali (acefobia) che prendono la forma di  patologizzazione, cancellazione, invalidazione, invisibilizzazione, attività sessuale obbligatoria e correttiva;

persone nate con atipicità nel sesso cromosomico,  gonadico e/o anatomico che non rientrano nelle tipiche nozioni bina-  rie del corpo maschile o femminile, diffondendo un’informazione il più  possibile oggettiva e accurata sul tema. Le persone intersessuali, in  quanto gruppo distinto rispetto alle persone transgender, sono  portatrici di istanze specifiche;

proponendo narrazioni alternative e varie rispetto a  quella, riduttiva e patologizzante, della persona ‘nata in un corpo  sbagliato’. Diffondere la nozione che il genere è uno spettro non costituito da due soli poli binari e riconoscere che il sesso e il genere sono  due elementi distinti, erroneamente associati per prassi culturale.  Prendere atto dell’esistenza di persone transgender non medicalizza-  te e/o gender non conforming;

Stimolare una cultura di apertura, inclusione e rispetto all’interno del  mondo militare e delle forze di polizia, sia tramite percorsi formativi sia  tramite una corretta informazione sulle tematiche relative alla discriminazione, così da valorizzare tutte e tutti le/gli appartenenti alle forze dell’ordine;

Incoraggiare l’adozione di strumenti di lettura in chiave intersezionale, per  l’analisi e lo studio dei fenomeni discriminatori;

 

Sensibilizzare il nostro Paese sul valore trasversale delle politiche contro la  violenza domestica,presente anche nelle coppie dello stesso sesso.

SALUTE, PREVENZIONE E

BENESSERE

Promuovere una cultura della prevenzione di tutte le Malattie Trasmissibili  Sessualmente (MTS) e di conoscenza degli strumenti di riduzione del rischio  e dei dispositivi di prevenzione, da quelli già esistenti (preservativo, TAsP,  PeP) e informando anche su quelli ancora non disponibili in Italia (PrEP);

Nell’ambito del contrasto all’HIV, impegnarsi nella realizzazione di campagne di sensibilizzazione e promozione dei Test per l’HIV e le altre MTS, informando sulle realtà che offrono servizio gratuito e anonimo, con un’attenzione particolare a decostruire lo stigma sociale che ancora subiscono le  persone sieropositive.

Informare e sensibilizzare affinché non sia più praticata la riattribuzione  forzata del sesso per le persone intersessuali. Contestare gli interventi  chirurgici con scopi di rettifica del sesso e non strettamente necessari per  la salute sui corpi di bambin* e neonat*;

Incentivare la formazione specifica del personale medico e sanitario delle  strutture pubbliche per garantire il diritto all’assistenza medica e psicologi-  ca, consapevole e gratuita per le persone transgender e intersex, comprensiva anche di nozioni finalizzate a fornire un’adeguata assistenza a persone  trans con identità di genere non binaria. Sono particolarmente necessarie  e carenti a riguardo figure professionali competenti ed aggiornate in  ambito endocrinologico;

Intercettare tutti quei/quelle professionisti/e che mettono in atto pratiche  prive di criteri scientifici, come le cosiddette “terapie riparative” dell’orientamento sessuale o dell’identità di genere, considerate dannose da tutta  la comunità scientifica e denunciarne le attività agli organi di competenza.

 

AUTODETERMINAZIONE

Promuovere una coscienza sociale, politica e personale che abbia come  principio inviolabile l’autodeterminazione fisica e psicologica dell’individuo  e delle sue modalità affettive che permetta una scelta totale rispetto alla  propria esistenza;

Creare le condizioni psicologiche e sociali perché le persone transgender  possano   vedere rispettata la loro identità e il loro diritto ad autodeterminarsi. È fondamentale a questo scopo che la rettifica dei documenti  anagrafici sia totalmente svincolata da qualsiasi iter di transizione medicalizzata. È inoltre necessario che la rettifica dei documenti e l’accesso ad  un’assistenza medica finalizzata a un percorso di riassegnazione del sesso  siano rese possibili senza necessità di un iter legale che rimette al giudizio  di una persona esterna ed estranea decisioni che riguardano intimamente il  corpo, l’identità e il benessere di un individuo;

Incoraggiare gli atenei universitari della Basilicata, a dotarsi di un sistema  burocratico che permetta agli/alle studenti in transizione di poter utilizzare  all’interno delle università un libretto/documento che rispetti l’identità di  genere;

Scoraggiare la richiesta di dichiarazione del sesso su documenti anagrafici  e procedimenti burocratici, laddove non sia utile e rappresenti una fonte di  disagio per la persona. Valutare un’opzione diversa da maschio e femmina  nei casi in cui sia necessaria questa rilevazione;

Incentivare il riconoscimento di forme di transizione non binarie (non  basate cioè sulla percezione e polarizzazione di due soli generi) e gender  non conforming, anche attraverso la decostruzione degli stereotipi di  genere legati alle persone transgender;

 

Promuovere il rispetto della sessualità nella sua varietà e delle pratiche  sessuali che siano esercitate tra adulti consenzienti e agite in modo  responsabile e consapevole;

Garantire il pieno diritto all’affettività e alla sessualità delle persone con  disabilità (sia essa fisica, sensoriale e/o psichica), riconoscendo nel benessere sessuale un elemento fondamentale per il conseguimento della pari  dignità ed inclusione sociale di tutte le persone.

LAVORO

Incentivare la piena tutela fisica ed economica nei luoghi di lavoro attraverso politiche che garantiscano un equo accesso al lavoro indipendentemente da identità di genere, espressione di genere ed orientamento sessuale;

Promuovere e diffondere politiche di Diversity Management che permettano la creazione di un ambiente che sia inclusivo e stimolante per le persone  che ci lavorano e ne permetta il pieno benessere sul luogo di lavoro;

Favorire pari opportunità di accesso al mondo del lavoro per le persone  transgender, superando gli ostacoli derivanti dal possesso di documenti  anagrafici non conformi all’identità di genere espressa;

Caldeggiare politiche di conciliazione tra lavoro e famiglia che tutelino  anche i nuclei monoparentali e i nuclei familiari atipici;

Dialogare con i sindacati e proporre momenti di formazione al personale  sulle discriminazioni delle persone LGBTI+ sui luoghi di lavoro;

 

La fotogallery della conferenza stampa per Matera Heroes Pride 2019 (foto www.SassiLive.it)