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Sabato 28 giugno si aprono le porte del Palazzo Gattini

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“Anteprima”, serata-evento che apre le porte di Palazzo Gattini, antica dimora della più antica famiglia nobiliare materana: i Conti Gattini.

Sabato 28 giugno alle ore 19.00  p.zza Duomo a Matera, corredata da un estemporaneo spazio verde, si trasforma in un punto di incontro per una visita guidata all’interno di Palazzo Gattini, il palazzo storico, che dopo un attento e laborioso restauro, è oggi una struttura alberghiera di grande prestigio.
La piazza, ridisegnata in un accogliente giardino con angoli riservati all’incontro e alla conversazione, ospiterà i visitatori intrattenendoli con musica dal vivo, degustazione di vini e di “sapori lucani”.
Un appuntamento itinerante che offre all’ospite l’opportunità di visitare l’interno del palazzo con le sue venti stanze, la hall, il win bar, il ristorante, le cantine e la terrazza panoramica con il roof garden.

Il restauro, seguito dall’architetto Ettore Mocchetti, direttore di AD, rivista internazionale d’arredamento, ha mantenuto inalterato il valore storico-architettonico degli ambienti interni e della facciata settecentesca. L’utilizzo di materiali locali, il rispetto per le forme originarie, l’intervento sobrio e razionale degli spazi ben si armonizza con gli arredi.
Un elevata attenzione al particolare ha reso uniche e irripetibili le camere.
La fusione fra storia, arte e cultura, attraverso l’utilizzo di oggetti d’arredamento di  pregio, tessuti ricercati, opere d’arte e mobili di design, esprime l’abilità di sperimentazione di nuove forme stilistiche dove il gusto della classicità scopre le
linee semplici di una razionale modernità che si snoda in tutti gli ambienti dell’albergo.
Palazzo Gattini è uno dei più antichi palazzi sorti nella Civita. “L’8 dicembre 1583 Donato Gattini acquista dall’Università di Matera, sindaco Lorenzo Verricelli, due case site fra la piazza Cattedrale e via Muro, consistenti in cinque locali inferiori, con fosse, piscine, stalle e cellario, e al piano superiore, in una sala con tre camere.” Nel tempo diversi interventi trasformano la struttura. Nei successivi e numerosi lavori di ristrutturazione i Gattini testimoniano il ritrovamento di sepolcri greco-romani. Solo nel tardo settecento l’edificio, ulteriormente ampliato, acquista l’aspetto attuale.