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Nietzsche tra Wagner e Bizet, di Laura Abbatino

nietzsche.jpgUno spaccato dell’Ottocento e lo spirito musicale di Nietzsche di fronte alla Carmen di Bizet
Di Carlo Abbatino
MATERA- “Nietzsche tra Wagner e Bizet” edito da Pensa MultiMedia Editore srl Lecce, è il lavoro editoriale  di ricerca scritto da Laura Abbatino, materana,  diplomata in violino e componente dell’Orchestra Ico “ Tito Schipa” di Lecce dal 1996. Laureata in Filosofia presso l’Università di Lecce con il massimo  dei voti, la lode e la menzione di pubblicazione sotto la guida di Domenico M. Fazio. Con quest’opera è risultata vincitrice del 2° Premio  (sezione saggistica) al Concorso Nazionale Letterario “La città dei Sassi” nel 2006. Il libro fa parte di Humanities  Collana di Filosofia e Scienze Umane diretta da Roberto Finelli e Francesco Ristetti. L’autrice realizza questo lavoro esplorativo (sono tre capitoli: La Carmen di Bizet; Uno spirito libero; La mutevolezza dei giudizi estetici) nell’affascinante mondo della filosofia e del teatro musicale che lo considera un filone di ricerca molto interessante. E’ il lavoro della ricerca prende luogo dall’interrogativo che la stessa si pone: Come mai Nietzsche, convinto wagneriano si scopre d’un tratto fervente ammiratore della “Carmen” di Bizet? Il filosofo esaltò il capolavoro  del teatro musicale francese ottocentesco solo in quanto supremo antidoto alle seduzioni stregonesche di Wagner, cui si era con dolorosa fatica ribellato , o in fondo c’era qualcosa di più? La risposta risultava già di primo acchito complessa. Spiega Laura Abbatino- in quanto, l’argomento esulava dal solo ambito filosofico ed abbracciava in primis il campo musicale, richiedendo un’indagine ad ampio raggio. Tracciare una linea di contatto tra il contesto storico, l’arte, nel suo più vasto significato, e la filosofia nietzscheana. Questo lavoro interdisciplinare è risultato sicuramente fecondo e, in alcuni momenti, ha contribuito persino ad indirizzare la mia ricerca lungo percorsi rivelatisi interessanti e stimolanti. Se il primo capitolo si sofferma a descrivere il  il personaggio di Carmen e la fredda reazione del pubblico parigino – spiega Abbatino- – i successivi mirano ad approfondire i tratti caratteristici di quel periodo storico fondamentale per la storia d’Europa, la seconda metà dell’Ottocento, e di alcuni dei più illustri spiriti dell’epoca (Shopenhauer, Wagner, Nietzsche e Bizet), importanti protagonisti di questo lavoro. Nel secondo capitolo ho dato spazio alla descrizione della vita e dell’opera di Nietzsche, del suo iniziale percorso  culturale, dell’influenza di Shopenhauer e Wagner hanno avuto sul suo pensiero e sul suo destino. Percorrendo le tracce note e soffermandomi, a volte, su particolari apparentemente rilevanti, ho fatto piccole e piacevoli scoperte, fino a capire che anche nella musica Nietzsche consente esplorazioni interminabili e non sempre immediate. Ho avuto così la possibilità di apprezzare appieno la straordinaria ricchezza e sensibilità di uno spirito intimamente musicale quale è stato Nietzsche. Il terzo capitolo descrive le impressioni provocate nel filosofo dalla visione dell’opera di Bizet, in seguito all’allontanamento da quel mare di suoni shopenhauriano che per lui era stata la musica di Wagner”.