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Casa di spiritualità S. Anna, quando l’arte incontra la fede

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A Matera la casa di Spiritualità di Sant’Anna oltre ad essere una struttura extralberghiera ideata per ospitare pellegrini, incontri spirituali e convegni, è un luogo dedicato alle opere d'arte. Si passa dalla grafica alla fotografia nazionale e internazionale, dal cinema alla scultura, dall’incisione ai disegni, dalla ceramica ai collage passando per la pittura.

Per poterne cogliere l’essenza della qualità e quantità artistica presente in questa struttura abbiamo intervistato il direttore don Egidio Casarola che ricorda le origini del progetto: “La Casa di spiritualità S. Anna è stata inaugurata nel settembre del 2002 da monsignor Ciliberti ma ufficialmente entra in funzione nel settembre del 2004. E’ casa di spiritualità al servizio della chiesa diocesana di Matera-Irsina ma si presta anche a ritiri spirituali, convegni ecclesiali e apertura all’eventuale turismo sociale”.


Quale sono i suoi obiettivi?
“Far crescere l’aspetto spirituale di cui la nostra società ha tanto bisogno. Intende favorire una  riflessione interiore, attraverso la quale l'uomo puà arrivare alla conoscenza della verità e quindi alla libertà. La casa offre questa opportunità”.


Quali potrebbero essere gli ospiti?
“Finora hanno usufruito della struttura il clero di Basilicata che ha tenuto ogni anno, dal 2004, gli esercizi spirituali; il Seminario Regionale di Molfetta con gli esercizi spirituali di novembre e metà Quaresima; i gruppi ecclesiali diocesani (solo per ritiri di un solo giorno). Abbiamo ospitato eccezionalmente le famiglie di Via Lucana, a Matera, a seguito del crollo del muro di via Casalnuovo. In prospettiva la finalità è quella di incrementare i corsi di esercizi spirituali, ritiri e convegni ecclesiali disponendo di un’ampia sala congressuale (500 posti). C’è anche la possibilità per i sacerdoti diocesani di usufruire di alcuni alloggi pertinenti alla Casa per favorire la vita comune dei preti”.


La struttura come si articola?
“La Casa è dotata di una cappella con sagrestia, di sale riunioni (biblioteca, refettorio, sale congressi) e 44 stanze singole e doppie comprese quelle per i diversamente abili, oltre ad un parcheggio ampio all’esterno del giardino”


Visitando la Casa si notano tante opere d’arte. Perchè l'arte si sposa con la fede?
“Le finalità si trovano nella stessa denominazione della Casa. Essendo Casa di Spiritualità la finalità è  quella di aiutare l’ospite a ritrovare una dimensione interiore. Un grande aiuto in tal senso arriva con la presenza di tante opere d’arte (mosaici, incisioni, sculture) di vari autori che esprimono attraverso le forme il loro mondo interiore”.


Quali criteri hanno determinato la scelta degli artisti?
“Un primo criterio è dettato dalla ubicazione della Casa nel cuore della città a ridosso del centro storico e per questo motivo l’edificio è stato arredato con fotografie delle chiese del centro Storico e dei rioni Sassi. Poi abbiamo pensato di ospitare le opere di tanti artisti lucani come Santoro, Guerricchio, Di Pede, Le Rose, Carmentano che interagiscono con artisti nazionali quali Franco Di Pede, Marisa Facchinetti, Lino Tinè, Giovanna Martinelli, Giorgio Cigna, Cosimo Lerose ,Michele Spera, Mauro Masi, Aldo Bertolini, Lia Drei, Francesco Guerrieri, Pasquale Santoro, Luigi Guerricchio, Ivo Sassi, Giancarlo Scianella, Gastone Panciera per esaltare le loro espressioni  quali fotografie, scultura, cinema, aspetti religiosi”.

Non manca una raccolta fotografica…
“Si è voluto dare importanza alla città di Matera e agli artisti fotografi della città organizzando angoli espositivi e sale per ogni fotografo, per cui abbiamo: di Nicola Gattini le fotografie dei Cimeli delle chiese di Matera; di Augusto Viggiano il deterioramento del tufo; di don Nicola Manicone i santuari materani; di Rosario Genovese la condizione degli anziani nei Sassi; di Mario Cresci foto sul territorio; di Michele Morelli le chiese rupestri, le campagne materane e i fiori del territorio; di Michele Masciandaro le Cave di Tufo. Un altro spazio è stato dedicato alla storia della fotografia a Matera e la sua evoluzione  da Francesco Paolo Festa ad oggi. Un’altra sezione contiene i fotografi artisti che hanno avuto rapporto con Matera ad iniziare da Henry Cartier Bresson (bambino che gioca, 1952) Ernest Haas (Gli albori della cultura a Matera, 1952), Langhorst (Sasso Barisano, particolare e prima foto a colori sui Sassi), Anton Haakman, Philippe Antonello (i Sassi visti da Sant’Anna), Pepi Merisio (Convicinio). Per quanto concerne la vita religiosa- prosegue don Egidio- ci sono foto delle processioni che si svolgevano a Matera fino a pochi anni fa e quelle ancora in atto. Inoltre i manifesti delle attività religiose ad iniziare dalla visita di Papa Giovanni Paolo II a Matera il 27 aprile 1991 a finire agli eventi della Parrocchia di La Martella. Per quanto riguarda il cinema sono presenti foto dei film girati a Matera, quelle di Mimì Notarangelo per “Il Vangelo secondo Matteo” e quelle di Blu Video per The Passion di Mel Gibson.  Da sottolineare l’ambiente relativo a “L’acqua e il suo incanto", a cura dello Studio Arti Visive di Franco Di Pede, che nel ‘92 realizzò una mostra a Matera e a La Martella dedicata di conferenze sul tema dell’acqua nella letteratura, nella religione, nella natura, nel cinema, sui francobolli”.


Don Egidio, chi sono stati i suoi compagni di viaggio?
Ho una lunga amicizia quasi trentennale con Franco Di Pede: ho chiesto la sua collaborazione e nel contempo l’ho stimolato a mettere a disposizione la sua competenza ed esperienza. La quasi totalità delle opere presenti è frutto dello Studio Arti Visive di Matera da lui diretto”.

La Casa di Spiritualità di Sant’Anna è sulla collinetta a ridosso del Castello Tramontano e va scoperto come luogo di riflessione, meditazione, di ritrovo e di esercizio spirituale, ma anche come luogo dove è possibile leggere i vari temi del mondo dell’arte.