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PD Tricarico: “Basta dubbi sulla struttura di riabilitazione Don Gnocchi e sul presidio ospedaliero di Tricarico”

PD Tricarico: “Basta dubbi sulla struttura di riabilitazione e sul presidio ospedaliero di Tricarico”. Di seguito la nota integrale.
Basta dubbi sulla struttura di riabilitazione e sul presidio ospedaliero di Tricarico. Continuiamo a tenere i fari accesi sul Polo Riabilitazione a Tricarico e con rigida fermezza sosteniamo che la nostra posizione è quella che il presidio a Tricarico è irremovibile. Al comunicato del dottor Maroscia dei giorni scorsi, oggi scrive sulla questione l’ex sindaco dell’epoca Marsilio, attualmente nel Partito Democratico a Tricarico.

“Può accadere, anche se non dovrebbe, che in un “annus horribilis” come quello in corso, in balia della pandemia, anche gli Uffici della Regione Basilicata possano errare, ma quello che non dovrebbe accadere è che nessuno commenti quanto detto a mezzo stampa a proposito del rapporto Regione Basilicata – ASM Matera – Fondazione Don Gnocchi dal dott. Domenico Maroscia, già brillante Presidente del Consiglio Regionale della Basilicata ed ottimo Commissario della ASM – Matera. In qualità di ex Sindaco di Tricarico, a capo di una amministrazione comunale che ha fortemente voluto la “Fondazione Don Gnocchi”, sono rimasto incuriosito dalla ricostruzione da egli fatta circa la vicenda della proroga alla Fondazione (per soli 5 mesi) in attesa che venga esperita una gara pubblica diretta ad individuare il nuovo gestore delle attività riabilitative presso il Presidio Ospedaliero di Tricarico. Ed è così che esaminando i documenti ufficiali relativi alla istituzione dei due centri riabilitativi di Acerenza e Tricarico mi sono convinto della bontà delle argomentazioni di questi. Infatti, la L.R. n. 44/1997 “Costituzione del diritto di superficie sul Centro di riabilitazione di Acerenza” all’art. 5 recita: L’Azienda ospedaliera “San Carlo” di Potenza, titolare delle funzioni riabilitative, nel rispetto delle linee del Piano sanitario regionale 1997/1999 e dell’espressa indicazione della Diocesi Arcivescovile di Acerenza, affida alla Fondazione Pro-Juventute Don Carlo Gnocchi, in concessione, per un termine di 30 (trenta) anni, salvo successivo rinnovo, la conduzione delle attività assistenziali all’interno del Centro “Gala”, in ragione della sua alta qualificazione scientifica ed operativa nell’esercizio delle attività riabilitative. Inoltre, la L.R. n. 28/2003 “Assestamento del Bilancio di Previsione per l’esercizio Finanziario 2003” all’art. 16 – Gestione delle attività riabilitative del Presidio Ospedaliero di Tricarico- recita: L’Azienda Sanitaria n.4 di Matera è autorizzata a porre in essere, con la Fondazione Don Gnocchi Onlus, nei termini già previsti dall’art.5 della L.R. 3 settembre 1997 n.44, gli atti necessari per la gestione in concorso con la stessa Fondazione delle attività e delle funzioni riabilitative di cui l’azienda stessa è titolare e da realizzare presso il Presidio Ospedaliero di Tricarico, in ragione della sua alta qualificazione scientifica ed operativa nell’esercizio delle attività di ricerca e di riabilitazione. … omissis. Orbene, la frase “… nei termini già previsti dall’art.5 della L.R. 3 settembre 1997 n. 44 …” significa che la convenzione ha la durata di 30 anni. Perciò, salvo che la Regione Basilicata non voglia abrogare o modificare la L.R n. 44/97, la convenzione per il centro riabilitativo di Tricarico gestito dalla Don Gnocchi è di durata trentennale, non è scaduta e non necessita di proroga né di nuova gara per l’affidamento del servizio. Per tale ragione la delibera regionale di proroga va revocata perché inutile (non si può prorogare una convenzione in essere), contraria alla legge (L.R. n. 44/97 che prevede una durata trentennale), e viziata di incompetenza in quanto una eventuale proroga sarebbe riferibile solo alla sperimentazione gestionale e non alla durata del contratto stabilita per legge, e, anche in questo caso, la competenza sarebbe della ASM e non della Giunta Regionale che al massimo avrebbe potuto emettere un atto di indirizzo per la ASM. Ora, ripeto, si comprende la difficoltà sanitaria del momento ed il conseguente stato emergenziale in cui la “proroga” è stata disposta, si prende anche atto della buona volontà della Regione Basilicata nel voler dare una “proroga” (anche se di soli 5 mesi) per evitare l’interruzione della riabilitazione presso il P.O. di Tricarico, ma si chiede di prendere in considerazione le valutazioni fatte da dott. Maroscia, a cui questo intervento si riporta, per procedere alla revoca dell’atto di proroga e far proseguire il servizio riabilitativo di Tricarico gestito dalla ASM e dalla Don Gnocchi per tutti e 30 gli anni della convenzione, così come stabilito dalle leggi regionali sopra citate. Solo così si potrà assicurare la auspicata serenità ai degenti, ai lavoratori, alla comunità tricaricese, serenità che non si può ottenere con una proroga di 5 mesi che non ha, peraltro, ragion d’essere.”

In definitiva Il Partito Democratico di Tricarico, riconoscendo la validità e la ricostruzione dell’argomento, fatta dal sindaco dell’epoca Marsilio, ma non è abituato a fare guerre di principio, anzi ha sempre anteposto l’interesse della collettività a qualsiasi interesse di parte. Per questa ragione, dando atto anche all’eccellente servizio svolto dalla fondazione Don Gnocchi a Tricaricoi, non si opporrebbe alla gestione del servizio effettuato da altro soggetto, sia privato o anche pubblico, chidendo un accelerazione e soprattutto il rafforzamento di nuovi investimenti in tema di servizi rispetto all’attuale, su una struttura che oggi è un punto di riferimento riconosciuto nell’intera area regionale.