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Luigi Di Maio a Matera per 5G e comizio in piazza San Giovanni: “Il governatore Marcello Pittella deve dimettersi”. Intervista al vice premier e foto

 

Luigi Di Maio, il leader del Movimento 5 Stelle, vice presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro del Lavoro ha raggiunto intorno alle 17,30 la città di Matera per incontrare i responsabili del palazzo Tim di Matera Pini in cui si sta lavorando per mettere a punto lo sviluppo della tecnologia 5g, tecnologia che vede Matera tra le cinque città italiane selezionate per essere coperte dall’infrastruttura di rete mobile di quinta generazione. Di Maio ha subito risposto alle domande del giornalisti, ha salutato il sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri e poi è stato aggiornato sui progressi del Progetto “Bari Matera 5G”: già due celle attive, e 9 use case presentati, nei settori di sanità 5.0, smart city, media, smartport, sicurezza pubblica, turismo e industria 4.0. Grazie ad un investimento complessivo di 60 milioni di euro in 4 anni, prevista una copertura 5G del 75% della popolazione entro il 2018 e una copertura integrale entro il 2019. La visita del Ministro per lo Sviluppo Economico Luigi Di Maio a Matera è stata l’occasione per fare il punto con le aziende capofila del Consorzio Bari Matera 5G -TIM, Fastweb e Huawei- sulle tecnologie messe in campo e sugli use case abilitati dalla nuova rete, grazie agli investimenti che il Consorzio sta effettuando sul territorio.
In prossimità della prima antenna 5G in Italia, accesa dal Consorzio lo scorso marzo, è stato effettuato in presenza del Ministro un test per dimostrare le enormi potenzialità della rete 5G. Il Ministro inoltre ha avuto modo di sperimentare in prima persona alcune delle applicazioni innovative sviluppate dal Consorzio nei settori della telemedicina, dell’Industria 4.0 e del turismo, basate sulla realtà virtuale e aumentata. Il vice premier ha apprezzato il progetto che, grazie anche alla collaborazione delle istituzioni localie dei partner, ha permesso di abilitare un vero e proprio ecosistema digitale virtuoso.

L’ultimo contatto istituzionale al rione Pini di Matera per Di Maio è stato quello con l’assessore all’innovazione del Comune di Matera, Enzo Acito, che ha illustrato al vice premier le potenzialità del 5g nella città di Matera, che saranno sviluppate dopo aver insediato imprese e start up nell’hub tecnologico di via San Rocco, l’immobile che oggi ospita alcuni corsi universitari nel cuore del centro storico di Matera. Acito ha consegnato anche a Di Maio il cucù, simbolo dell’artigianato materano in segno di buon auspicio per il lavoro che attende il Ministro del Lavoro al Governo. Di Maio ha ribadito la massima disponibilità da parte del suo Governo a sostenere le iniziative che la città di Matera ha messo in campo per scongiurare la fuga di cervelli e favorire la creazione di nuovi posti di lavoro per i nostri giovani grazie all’interesse che hanno già manifestato le imprese di tutto il mondo al bando in scadenza il prossimo 31 luglio. Per Di Maio è la seconda visita a Matera dopo quella registrata nella serata del 27 novembre 2016, quando arrivò in piazza Vittorio Veneto per un pubblico comizio da vice presidente della Camera dei Deputati. Alle ore 19 il Ministro prenderà parte a un comizio pubblico in piazza San Giovanni assieme ai parlamentari Petrocelli, Liuzzi, Rospi, De Bonis, il consigliere regionale Perrino e il consigliere comunale Materdomini.

Di seguito le dichiarazioni rilasciate da Luigi Di Maio ai giornalisti a Matera.

Sull’Ilva qual’è la posizione del Governo? “Secondo me ci sono troppi esuberi e si può fare molto di meglio sul piano ambientale, abbiamo chiesto delle controproposte, sono in corso contatti tra i commissari e Arcelor Mittal e poi è mio dovere accertare che la gara fatta sull’Ilva sia in regola. Dopo aver letto le 23 mila pagine abbiamo ritenuto utile mandare ad Anac per una veloce verifica”.

Sulla vicenda degli ottomila posti delle Ferrovie dello Stato? “Su questa storia sono veramente sbalordito. La prossima volta metterò sotto scorta il Decreto legge quando lo mando in giro. Non ho capito però perchè ha reagito il Mef. Io non ho nominato il Mef. Io ho detto che non è la parte politica ad aver inserito nella relazione tecnica quei numeri e deve essere chiaro che questo decreto non è un decreto per far perdere posti di lavoro ma per ridurre la precarietà. Siccome contro questo decreto ci sono un sacco di lobby che si stanno scagliando perchè io blocco le delocalizzazioni, il gioco d’azzardo, riduco lo sfruttamento dei nostri giovani e rendo inutile qualche burocrate, perchè riduco un po’ di burocrazia, allora tutti lo stanno attaccando. Io chiedo al Paese una scelta di campo, un decreto di dignità. Scelgano le persone ma anche le opposizioni se stare da parte delle lobby o della gente che è stata massacrata dalle lobby in questi anni perchè questo decreto deve dare dignità a queste persone che sono state distrutte da certi ambienti economici di questo paese. Ci sono tante realtà che lavorano sul nostro territorio, grandi, piccole e medie aziende, ma anche tante realtà che hanno campato sulle spalle dello Stato con fondi pubblici e legge di favore e se mi vengono a dire che non si può abolire la pubblicità sul gioco d’azzardo perchè altrimenti c’è qualche squadra di calcio che perde i soldi per pagare Cristiano Ronaldo 400 milioni di euro abbiate pazienza non me ne frega niente, io abolisco la pubblicità sul gioco d’azzardo perchè sta distruggendo le famiglie italiane”.

Sui migranti posizione ferma e decisa dopo la telefonata tra Salvini e Conte? “Sicuramente posizione ferma e decisa. Non si può arretrare. L’atteggiamento dello Stato è molto importante in politica estera. Se noi diciamo una cosa a voi italiani e poi sui tavoli europei ne facciamo un’altra facciamo la fine di tutti gli altri quindi sono contento che Giuseppe Conte abbia avviato la volontà di dare seguito alle conclusioni del Consiglio europeo chiedendo che chi arriva in Italia, arriva in Europa e quindi è auspicabile che chi arriva venga redistribuito negli altri Paesi. Intanto a fermare le partenze ci stiamo pensando noi come Italia con un decreto approvato in Consiglio dei Ministri che dà più imbarcazioni alla guardia costiera libica, che per noi è la prima a intervenire. Devono essere chiare le regole di ingaggio. La guardia costiera libica è l’unica che può riportare queste persone sulle coste libiche. Tutte le altre imbarcazioni rischiano di essere accusate di respingimento se non battono bandiera libica”.

Sul 5G a Matera cosa può dire? “Oggi incontro realtà importanti che stanno facendo investimenti in questo settore con delle sperimentazioni. Sono tanto contento che una città simbolo del Sud come Matera stia sperimentando il 5g che ci servirà per le aziende per dare posti di lavoro per i prossimi 20 anni. E’ chiaro che se qualcuno mi sente dire questo sta portando il 5g in zone dove non c’è neanche il 3g ha ragione e su quello potenzieremo ma il 5g ci serve per creare le industrie 4.0 che ci permette di creare nuovi posti di lavoro. Intanto la Basilicata non se la passa bene dal punto di vista politico. Io dico una cosa: non è possibile che il governatore di questa regione, Pittella, appartenente ad una dinastia politica che ha comandato questa regione per tutti questi anni se ne possa uscire con una sospensione. Deve dimettersi, liberare questa regione il prima possibile, perchè non si gioca con la Sanità. Non si dovrebbe giocare con nulla ma la cosa peggiore che si possa fare in politica è giocare con la Sanità, perchè si gioca con la vita delle persone. Qui ci sono ospedali in cui entri con la gamba rotta ed esci morto perchè non ci sono più strumenti, non ci sono più barelle e ci sono ospedali in condizioni pessime. E se io vengo a sapere che un presidente di regione secondo le accuse avrebbe utilizzato la Sanità come un bancomat politico, quella persona come minimo se ne deve andare a casa. Poi attiveremo tutte le misure risarcitorie ma su questo linea dura, ci aspettiamo le dimissioni e chiederemo le dimissioni fino a che non ci saranno”.

Per le prossime elezioni si dialoga con la Lega? “Noi come Movimento 5 Stelle siamo sempre andati da soli. Sono in arrivo entro dieci giorni le nuove regole per le candidature, per candidarsi a presidente, consigliere regionale, come abbiamo sempre fatto”.

Matera senza ferrovia, è fiducioso che possa arrivare come è stato garantito entro il 2022? “Il simbolo di una Matera che sarà capitale europea della cultura e che purtroppo non ha un treno che ci arriva è un simbolo da combattere, perchè ci fa fare una pessima figura nel mondo. Al ministro Toninelli l’ho detto chiaramente, questa è una priorità perchè a Matera vengono da tutto il mondo e verranno da tutto il mondo e a me interessa che questa non sia un’eccellenza temporanea per un anno perchè proclamata capitale europea della cultura, ma sia pubblicità 365 giorni l’anno non solo per le sue bellezze ma anche per l’efficienza dei servizi che portano i turisti a Matera”

Il centrodestra ha aperto ad un accordo con il Movimento 5 Stelle, cosa ne pensa? “Io dico che il Movimento 5 Stelle che è al governo con un alleato, la Lega, con cui ci troviamo bene perchè abbiamo sottoscritto un contratto. Quello che c’è nel contratto si fa, quello che non c’è nel contratto vuol dire che non siamo d’accordo e non si fa. Non abbiamo alleanze in progetto, abbiamo un’idea di portare il Movimento al governo delle regioni, dei comuni con un progetto del Movimento 5 Stelle. Tra l’altro nelle regioni e nei comuni l’ipotesi del contratto non esiste per una semplice ragione, perchè qui c’è il sistema maggioritario, noi a Roma ci siamo ritrovati con una legge scellerata, metà maggioritario e metà proporzionale e non c’è l’elezione diretta del presidente del Consiglio dei Ministri, cosa che c’è nelle regioni e nei comuni”.

Michele Capolupo

Nella fotogallery l’incontro presso la sede Tim di Matera Pini (foto www.SassiLive.it)

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