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Per ritinteggiare la scuola ci sono i cittadini solidali!

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Saranno alcuni dei beneficiari del programma di Cittadinanza Solidale a ritinteggiare, a partire da lunedì 18 febbraio, la biblioteca della scuola media statale “Giovanni Pascoli” di Matera.
È questo l’impegno che l’Associazione Culturale “La Martella” – Onlus, per il tramite del suo presidente, Antonio Montemurro, ha assunto siglando il Protocollo d’intesa con la Scuola.
L’idea era già maturata nella fase d’aula – afferma l’orientatrice dell’Ageforma, dott. ssa Gabriella Viggiano – quando alcuni dei beneficiari, oggi impegnati nel laboratorio formativo presso l’Associazione “La Martella”, avevano espresso il desiderio di mettere a servizio della collettività le loro esperienze lavorative e si auguravano di avere l’opportunità di impegnare il tempo che Cittadinanza Solidale gli chiede per la corresponsione dell’assegno mensile proprio in progetti di questo tipo.
Quella che era solo un’aspettativa si è trasformata in realtà, grazie all’intervento del presidente dell’Associazione, Antonio Montemurro, che già dal 2007 ha coinvolto i Beneficiari in attività finalizzate a massimizzare l’efficacia dell’intervento previsto dalla Legge Regionale n. 3/2005, favorendone non solo l’inclusione sociale ma anche il consolidamento di competenze professionali attraverso la didattica del reale e del socialmente utile.
All’interno del laboratorio formativo attivato presso l’Associazione “La Martella” – spiega il presidente Antonio Montemurro – abbiamo attivato percorsi miranti all’utilizzo e alla valorizzazione delle esperienze e competenze dei Cittadini, cercando, anche attraverso percorsi formativi ad hoc, di aumentare il loro bagaglio di conoscenze, di realizzare un cambiamento graduale del loro potenziale comportamentale e motivazionale e, quindi, di accrescere le loro probabilità di occupabilità.
Le attività di laboratorio presso l’Associazione – continua Montemurro – vedono 5 dei Cittadini Solidali impegnati quotidianamente nel Borgo La Martella in attività di manutenzione del verde, manutenzione degli spazi, organizzazione di sagre ed eventi, tutte attività queste che hanno permesso loro di ripensare la loro storia lavorativa alla luce dell’esperienza fatta nel Programma e di ipotizzare anche l’eventualità di costituire, alla fine dell’intervento, una cooperativa sociale che si occupi proprio delle attività che oggi svolgono.
L’idea – specifica la dott.ssa Gabriella Viggiano – è per ora in fase embrionale ed il suo sviluppo e la sua concretizzazione sono legati a molteplici fattori, soprattutto riconducibili alla sfera economica dei Beneficiari, che oggi, grazie all’articolato intervento realizzato dall’Ageforma, possono, parafrasando le parole di Josif Brodskij, asserire di “veder emergere dal guazzabuglio del loro passato non la linea tratteggiata di un disegno, ma la forza posseduta dal punto di partenza” e noi possiamo essere soddisfatti nell’aver favorito la loro capacità germinativa di scenari possibili nel futuro consapevoli che questo è il primo modo per aumentare le probabilità che si realizzino davvero.