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Giunta Regione Basilicata approva proroga decennale della concessione Val d’Agri-Eni

Nino Sangerardi: “Regione Basilicata, sì alla proroga decennale della concessione Val d’Agri-Eni”. Di seguito la nota integrale.

Il presidente della Giunta regionale Vito Bardi, maggioranza Lega e Forza Italia e Fratelli d’Italia, ha decretato parere favorevole “all’istanza di proroga decennale coltivazione idrocarburi Val d’Agri ( 27 ottobre 2019-27 ottobre 2029 ) “ presentata da Eni spa, con prescrizioni . Quest’ultime sono : 1 ) eventuali variazioni del programma lavori e tutte le attività da realizzare nel periodo di vigenza della posticipazione devono essere oggetto di nuova intesa ; 2 ) successivamente all’entrata in vigore del Piano Transizione Energetica la coltivazione dovrà avvenire nel rispetto di tutte le misure indicate nel medesimo Piano.
Il Consiglio regionale non ha dettato indirizzi e direttive in merito all’rilascio dell’Intesa con oggetto la protrazione decennale della concessione. Presidente e assessori regionali hanno deliberato il via libera “ al rilascio al MITE della positiva intesa relativamente alla richiesta di aggiornamento decennale della concessione, con prescrizioni “ .
In precedenza sulla questione “ proroga decennale della concessione” c’è stata la riunione indetta dall’ Ufficio Gabinetto del Presidente Bardi con i sindaci dei Comuni facenti parte della Val d’Agri e interessati dall’emungimento di petrolio e gas.
Ecco i giudizi espressi dai primi cittadini dei relativi Municipi :

Viggiano: parere contrario, dato che sulla materia estrazione di idrocarburi è mancata l’interlocuzione sul piano politico

Abriola: non ha espresso parere in considerazione del breve lasso di tempo intercorso tra la convocazione e lo svolgimento della conferenza e in considerazione del fatto che non c’è stata interlocuzione sul piano politico

Montemurro: parere contrario attesa la contrarietà alla reiniezione delle “ acque di strato ” attraverso il pozzo Costa Molina 2 ricadente nel proprio territorio

Calvello: parere favorevole manifestando, al contempo, la totale contrarietà alla perforazione di nuovi pozzi .

La concessione per ricerca e produzione di idrocarburi nel sottosuolo denominata Val d’Agri è stata conferita con decreto Ministero sviluppo economico in data 26 dicembre 2005, estensione di 660,15 km quadrati comprende 19 Comuni della provincia di Potenza . Titolari sono Eni spa con ruolo di operatore e rappresentante unico quota 60,77% e Shell Italia E & P spa quota 39,23%.
Il giacimento , area mineralizzata di 300 chilometri quadrati, scoperto nel 1987 è costituito di carbonati fratturati della Piattaforma Apula Interna con spessore di circa 800 metri.
Nel 1975 Agip ottiene quattro nuovi permessi di ricerca che portano al rinvenimento in Val d’Agri di uno dei giacimenti in terraferma più importanti d’Europa. A metà anni Novanta comincia il cosiddetto “ sviluppo dell’attività petrolifera in Basilicata” : per la prima lavorazione del petrolio viene costruito in Viggiano il Centro Olio Monte Alpi con una capacità di trattamento di 1.200 metri cubi/giorno di olio, equivalenti a 7.500 barili/giorno e 300.000 metricubi /giorno gas.