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Cicogna bianca liberata nella riserva di San Giuliano


Sabato 5 novembre il Centro Provinciale Recupero Animali Selvatici operante nella Riserva Naturale di San Giuliano ha restituito la libertà ad una meravigliosa cicogna bianca (Ciconia ciconia)  che da 2 mesi e mezzo era in cura presso le voliere del centro. La storia di questo esemplare, un giovane di circa 2 anni di età con un apertura alare di quasi 2 metri,  iniziò quando in una calda domenica di agosto il sig. Rocco Dambrosio,  un materano appassionato frequentatore dell’Oasi,  si accorse della sua solitaria presenza in riva al lago notando allo stesso tempo la sua totale incapacità di volare nonostante le si fosse avvicinato a pochi metri. Capì subito che qualcosa non andava e perciò pensò di informare subito  gli operatori del Centro Recupero affinché facessero qualcosa per salvare quel bellissimo e raro animale. Un’ora dopo, grazie all’immediato intervento del responsabile del Centro Recupero, la cicogna fu raccolta a pochi metri dal lago senza alcuna difficoltà facendosi prendere semplicemente con le mani. Alla visita veterinaria effettuata il giorno dopo dal dott. Vito Tralli venne diagnosticato uno stato di estrema debilitazione e magrezza, probabilmente dovuto ad intossicazione alimentare, che le impediva di reggersi sulle zampe e di nutrirsi da sola per un lungo periodo. Le cicogne bianche si alimentano di una grande varietà di prede (roditori, anfibi, rettili, invertebrati, ecc.) che ricercano frequentemente anche nelle aree coltivate delle pianure e lungo i fiumi ove purtroppo i veleni di ogni tipo (pestici, anticrittogamici, rodenticidi, ecc.)  entrando nella catena alimentare determinano intossicazioni e spesso morte per un gran numero di animali di varie specie.
Il Responsabile del Centro Matteo Visceglia dichiara:”Dopo un lungo e difficile periodo di cure, di alimentazione assistita e di successiva riabilitazione in un’apposita voliera di 15 metri di lunghezza finalmente è stato possibile riportare nel suo habitat naturale la Cicogna. Abbiamo deciso di liberarla nella più assoluta tranquillità in una immensa  area prativa posta sul versante sinistro del lago di San Giuliano nella zona in cui il Bradano si immette nel lago. Dopo i primi minuti di incertezza dovuti al nuovo ambiente la cicogna ha preso il volo stimolata ed indirizzata da noi che eravamo lì soprattutto per aiutarla a riabituarsi nuovamente alla sua libertà. La Cicogna bianca in Basilicata è considerata migratrice regolare,  estivante e svernante irregolare; mai finora però ne è stata accertata una riproduzione, nonostante non manchino siti idonei. In alcune regioni italiane da alcuni anni sono stati avviati con successo specifici progetti per stimolare la sosta e la nidificazione di questa specie che attualmente conta un centinaio di coppie molte delle quali hanno utilizzato piattaforme artificiali installate su tralicci, pali  e altre strutture molto alte. Il nostro Centro Recupero è disponibile ad avviare analoghe iniziative in Basilicata (come già fatto in Calabria e Puglia) in collaborazione con la Provincia di Matera, la Regione Basilicata, gli enti gestori delle aree naturali protette ed esperti che già operano a livello nazionale per la tutela e la conservazione di questa straordinaria regina del cielo che nei luoghi in cui è presente rappresenta un vero e proprio richiamo per tanti turisti, appassionati naturalisti e fotografi”.