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Serie C girone C, 29^ giornata, Matera frena la capolista Lecce, Trapani aggancia Catania al secondo posto. Il report di Pippo Franzò

Nella 29^ giornata del campionato di serie C girone C il Matera frena al Via del Mare la capolista Lecce ma il Catania non riesce a vincere il derby contro la Sicula Leonzio e viene raggiunto al secondo posto dal Trapani, che soffre ma riesce ad espugnare il campo del Catanzaro per 2-1. Di seguito il report sulle gare disputate a cura di Pippo Franzò.

LECCE – MATERA 0 – 0 Il Matera disputa allo stadio di Via del Mare di Lecce un’ottima partita, e porta a casa un risultato positivo. La squadra di Cassia, ultima presenza in panchina al posto dello squalificato Auteri, non per niente intimorita dai ragazzi di Liverani, gioca un buon primo tempo, riuscendo a controbattere gli attacchi offensivi dei padroni di casa. Ci prova Strambelli al 16’ a centrare la porta ma il suo tiro da fuori area si perde di poco alto. Al 30’ ancora il Matera sotto porta avversaria che con Sernicola per poco non beffa Perucchini. Nella ripresa parte sempre in avanti il Matera che con Tiscione al 52’ reclama un rigore per atterramento in piena area, l’arbitro fa continuare. Il Lecce si va vedere al 54’ con Armellino che resiste al ritorno di Strambelli, e da fuori area in posizione decentrata riesce a tirare verso Tonti, la palla passa di un soffio sopra la traversa ma il portiere ospite era sulla traiettoria. Di Piazza, subentrato a Saraniti, e al 60’ di testa cerca di sorprendere il portiere ospite ma era in fuori gioco. Al 67’ ancora la punta siciliana che si divora un gol ad un metro a porta vuota, più facile segnare che sbagliare. Marino da centrocampo serve Mancosu sulla tre quarti, vede Di Piazza, e lancia la punta sul filo del fuori gioco, mettendolo vis a vis con Tonti che lo supera in uscita, ma sbaglia il tocco e la palla balla davanti al giocatore, arriva un difensore biancoazzurro da dietro e allontana la palla ma sullo slancio travolge il giocatore del Lecce, che recriminano il rigore. Il signor Massimi di Termoli non vede gli estremi per assegnare la massima punizione. Il Lecce subisce il gioco del Matera ma riparte più volte in contropiede con il velocissimo Di Piazza che impegna il numero uno ospite. Al 90’ un’altra occasione d’oro si presenta per l’attaccante siciliano, che è veloce a sfruttare un errato colpo di testa di Sernicola verso il suo portiere, ma la palla si alza sopra la traversa. Si chiude la partita con reti inviolate. Il coraggio del Matera di giocare a viso aperto, senza timori reverenziali contro la prima della classe viene premiato. Il Lecce rallenta ancora il suo cammino verso la meta, infatti, nelle due ultime gare interne ha collezionato una sconfitta ed un pareggio. Il Trapani ed il Catania non mollano, sono sempre in agguato.

SICULA LEONZIO – CATANIA 0 – 0 La Leonzio festeggia il ritorno, dopo una lunga assenza, allo Stadio Comunale Angelino Nobile, con un importante pareggio contro i cugini catanesi. La squadra di Diana gioca bene ed imbriglia gli etnei a centrocampo. Nella prima parte della gara qualche azione per parte non crea grossi problemi ai rispettivi portiere. Nella ripresa il Catania diventa più aggressivo. All’80’ Bodgan di testa indirizza verso Narciso ma Aquilanti manda in corner. Sempre in avanti gli etnei con Aya che di testa prova i riflessi di Narciso che para sulla linea di porta. Il pressing del Catania è continuo, ma le incursioni di Curiali prima e di Ripa poi, trovano un Narciso straordinario che nega il gol a Lodi e compagni. Si chiude la gara con un pareggio che onestamente sta stretto al Catania ma arriva anche la beffa: l’arbitro Volpi di Arezzo, recepisce l’applauso di Lodi in modo ironico nei suoi confronti ed estrare il cartellino rosso.

CATANZARO – TRAPANI 1 – 2 Il Trapani non perde un colpo, va a vincere al Ceravolo di Catanzaro, collezionando il sesto risultato utile consecutivo. L’avversario era di quello tosto anche per via del cambio di panchina, Pancaro al posto di Dionisi, ma nulla ha potuto contro la qualità e l’esperienza della squadra sicula. Il Catanzaro sotto la guida di Pancaro ha cambiato modulo di gioco, riuscendo per lunghi tratti della gara ad imporre il proprio giuoco. Al 35’ ai granata gli viene negato un rigore, ai più apparso evidente, dal signor Meraviglia di Pistoia, ma al 40’ il Trapani va in gol con Polidori su angolo battuto da Corapi. Nella ripresa subito il pareggio del Catanzaro con Infantino su rigore, concesso con magnanimità dal direttore di gara. Il Trapani non ci sta, e al 57’ Evacuo mette in mostra tutta la sua classe nonostante le molte primavere sulle spalle: l’attaccante ex Novara salta come birilli tre avversari ,e trafigge Nordi con un destro secco. Subito dopo la rete viene ammonito per la seconda volta e scatta l’espulsione. Pancaro con un uomo in più le tenta tutte per arrivare al pareggio, mette quattro punte in campo ma la difesa del Trapani riesce a portare in porto una vittoria più che meritata, riuscendo a raggiungere il Catania al secondo posto.

SIRACUSA – CASERTANA 0 – 1 La Casertana espugna il “ Nicola De Simone “ ed ottiene il sesto risultato utile consecutivo. Il Siracusa regala il primo tempo ai falchetti, mettendo in campo una formazione poco capace nel superare l’assetto tattico ospite. Il possesso palla degli azzurri con passaggi in orizzontale produce poco o niente non trovando sbocchi sugli esterni, anzi consente alla squadra avversaria di posizionarsi tutti dietro la linea della palla, e ripartire in contropiede. Incomprensibile Marotta dal primo minuto e non Parisi, ancora di più l’esclusione di Mancino, da sottolineare che nelle ultime tre spezzoni di gare giocate alla fine è risultato il migliore in campo oltre il più incisivo, dal primo minuto di gioco ma questa è storia vecchia, mentre Catania ha urgente bisogno di riposare almeno per qualche settimana. Gli azzurri prendono il gol al 35’ per un malinteso tra Giordano e Daffara, dando via libera all’ex Maceratese Turchetta, che palla al piede si spinge sin dentro l’area, bucando Tomei con un perfetto diagonale. La reazione del Siracusa sta tutta in una spinta in area di un difensore campano ai danni di Catania che reclama la massima punizione. Sul finire del primo tempo ai i ragazzi di D’Angelo si presenta l’opportunità del raddoppio, prima con la punta argentina Alfageme che appena in area tira un secco diagonale che si stampa sulla base del palo alla destra di Tomei battuto. Subito dopo è ancora il centrocampista, autore della rete, che impegna il numero uno azzurro in una strepitosa deviazione in angolo. Bianco intuisce che bisogna dare un altro equilibrio tattico alla squadra un po’ più offensivo, e prima sostituisce Marotta con Parisi, dopo alcuni minuti butta nella mischia Mancino, Mazzocchi e Mangiacasale, dando più profondità al gioco azzurro. La squadra si muove meglio, e mette in difficoltà la retroguardia ospite.
Al67’ Mancino spara in porta a botta sicura ma il corpo di un difensore ferma il tiro. Dopo pochi minuti, il fantasista partenopeo impegna Forte con un bel colpo di testa. Gli azzurri spingono in avanti con l’entrata all’80’ di Calil al posto di Toscano ma il muro eretto dalla Casertana regge fino alla fine dei sette minuti supplementari. A fine gara fischi per il Siracusa ed il tecnico Paolo Bianco.

JUVE STABIA – AKARAGS 7 – 0 La Juve Stabia seppellisce di gol l’Akragas ed ottiene la terza vittoria di fila. La squadra siciliana, sembra ormai rassegnata alla retrocessione diretta, non riesce a contenere le sfuriate delle vespe. Le reti verso la porta di Vono iniziano dal 21’ con Mastalli, proseguono poi con Paponi, Strefezza e Canotto nel primo tempo. Nella ripresa la Juve Stabia non accenna a fermarsi, e già alla mezz’ora le reti salgono a sette, tra l’incredulità dei giocatori siciliani. Partita senza storia da parte campana, nonostante i molto gol, che conquista il quinto posto in classifica, mentre per l’Akragas inizia un calvario da parte del presidente che vorrebbe da subito le dimissioni del tecnico Di Napoli dopo cinque sconfitte consecutive, per il bene della società. Si attende fino al pomeriggio del lunedì ma il tecnico napoletano non intende dimettersi, e solo allora il presidente Silvio Alessi dichiara ufficialmente di avere esonerato Di Napoli, ed affidato la squadra provvisoriamente al secondo allenatore Leo Criaco. Intanto Alessi sembra che stia trattando con Salvatore Vullo per portarlo sulla panchina biancoazzurro.
REGGINA – MONOPOLI 1 – 2 Il Monopoli sbanca il Granillo di Reggio Calabria contro la Reggina con una gara esemplare, nonostante passano in vantaggio i granata al 17’ con il solito Bianchimano che è più lesto di Bacchetti ed anticipa Bardini per l’uno a zero. Il Monopoli non ci sta, e al 34’ Genchi riesce a mettere in rete da fuori area la palla del pareggio con la collaborazione involontaria di Cucchietti. Il tecnico del Monopoli Scienza cambia Genchi con Mangni, e trova il jolly poiché l’attaccante italo-senegalese segna il gol della vittoria, e sfiora la terza rete nel breve volgere di pochi minuti.
A fine gara il tecnico granata si assume tutte le responsabilità di una sconfitta non prevista. Il Monopoli con i tre punti ritorna di prepotenza nel giro dell’alta classifica per quando riguarda i play-off.
PAGANESE – RENDE 3 – 0 La Paganese trova in Scarpa lo showman della partita. In tutti i tre gol degli azzurrostellati c’è la sua impronta. Il Rende decisamente sottotono non riesce a costruire azioni offensive degne di note. Sul finire del primo tempo la Paganese va in gol con Cuppone su un perfetto assist di Scarpa. Nella ripresa è sempre l’estroso centrocampista di Castellammare di Stabia a rendersi protagonista, infatti, realizza il secondo gol su rigore concesso dal signor Cudini di Fermo per un fallo di De Brasi su Ngamba. Il Rende non riesce a contenere i padroni di casa, e al 70’ Scarpa segna su punizione da oltre 25 metri, e chiude di fatto la gara. La Paganese si porta ad un soffio fuori dai play-out, mentre il Rende deve aspettare tempi migliore per spiccare il volo per il quarto posto.

BISCEGLIE – COSENZA 0 – 0 Una gara che alla fine con il pareggio accontenta entrambe le squadre. La partita è giocata per un tempo dal Cosenza in avanti alla ricerca del gol, poi nella ripresa il Bisceglie cerca la via della rete ma trova un Cosenza attento negli ultimi sedici metri, e non concede nulla ai padroni di casa. Un punto per il Cosenza che gli permette di rimanere tranquillamente nella griglia dei play-out, mentre il Bisceglie con il pareggio resta al decimo posto, ultimo posto utile per i play-out, ad un solo punto dal Francavilla.

RACING FONDI – FIDELIS ANDRIA 1 – 0 Vince l’incontro il Fondi di Sanderra tra due dei peggiori attacchi del girone. La Fidelis Andria non riesce a segnare ed insegue i tre punti da diverse gare, solo una vittoria nelle ultime cinque partite, mentre il Fondi vince con un gol di Mastropietro al 25’su angolo di Ricciardi. Partita non proprio esaltante, troppi falli hanno caratterizzato il secondo tempo, con i portieri poco impegnati. L’Andria con questa sconfitta accresce la crisi di risultati, e a fine gara viene contesta dai suoi tifosi. La squadra di Papagni staziona da troppo tempo nelle zone basse della classifica, e non accenna a risalire posizioni. Il Fondi con questa vittoria riesce a scavalcare l’Andria in classifica ma la sua posizioni resta sempre problematica.

Ha riposato la Virtus Francavilla.

Nella foto di Renato Ingenito/La Presse un momento della gara Lecce-Matera

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