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Serie C girone C, 25^ giornata. Cosenza frena Catania, Lecce espugna Bisceglie e va in fuga. Matera flop a Pagani. Report di Pippo Franzò

BISCEGLIE – LECCE 1 – 2 L’anticipo di sabato tra Bisceglie e Lecce per la sesta di ritorno ha visto vittorioso il Lecce di misura contro un Bisceglie che per tutto l’arco della gara non ha demeritato, anzi la squadra di Alberga, che ha sostituito Zavietteri in panchina, ha giocato un’ottima gara. Il Lecce pur non disputando una buona gara è riuscita a sfruttare appieno le occasioni da rete, conquistando altri tre punti che le permettono di rimanere in testa alla classifica con ampio margine nei confronti del Catania di Lucarelli. Dicevamo del Bisceglie che arriva alla terza sconfitta consecutiva, capitolando contro un Lecce bravo e fortunato. Da inizio gara il Lecce attacca ma trova la difesa del Bisceglie ben organizzata, pronta a respingere qualsiasi insidia giallorossa. Nella ripresa al 2’ il Lecce va in gol con Torremino che riprende un lancio da centrocampo sul filo del fuorigioco, e s’invola verso la porta difesa da Crispino, arrivato al limite dell’area l’attaccante ex Crotone lascia partire un tiro in diagonale che supera l’estremo difensore del Bisceglie per l’1 a 0 del Lecce. La squadra neroazzurra non si perde d’animo ed attacca con veemenza fino al arrivare al gol al 57’ con Markic dopo che Perucchini era stato provvidenziale su incursione di Petta e Markic. Per il Bisceglie subito dopo si presenta l’occasione per passare in vantaggio ma Jovanovic di testa non riesce a centrare la porta. Il Lecce si propone in avanti ma Crispino vigila bene, poi sostituzioni da ambo le parti e gioco sempre aperto alla ricerca della rete della vittoria. All’83’ Saraniti per gli ospiti segna dopo un mezzo pasticcio difensivo di Petta e Jurkic che permettono al nuovo acquisto del Lecce di mettere la palla alle spalle dell’incolpevole numero uno neroazzurro. Nel finale succede di tutto ma il risultato non cambia: prima il nuovo entrato Piazza per i giallorossi prende la traversa, poi Perucchini per ben due volte salva la porta dalla capitolazione ed il risultato. Il Lecce allunga sul Catania, poiché nella gara disputata domenica gli etnei non riescono ad andare oltre il pareggio.

CASERTANA – TRAPANI 0 – 0 Il Trapani pareggia a Caserta e perde i contatti sempre più con la prima posizione. La Casertana entra in campo con il piglio giusto, e da subito cerca la via del gol, infatti, al 2’ Carriero manda alta la sfera su perfetto cross di Turchetta. Al 12’ su una ripartenza De Vena manda ancora fuori di poco su assist di Padovan. Alcuni minuti più tardi Turchetta si fa chiudere gli spazi dai difensori granata. Ancora pressing della Casertana con il Trapani che con fatica riesce a chiude tutti i varchi. Al 39’ il Trapani va in gol con Palumbo ma la rete viene annullato per evidente fallo di mano. Nei due minuti di recupero del primo tempo l’arbitro ha il tempo di ammonire De Marco per i padroni di casa, e il centrocampista dei siciliani Palumbo, entrambi per gioco falloso. Nella ripresa il Trapani non riesce ad impostare un’azione offensiva verso Forte nonostante in superiorità numerica, infatti al 55’ è espulso Padovan. La Casertana riesce a controllare bene la gara senza disdegnare di tanto in tanto qualche puntata offensiva dalle parti di Furlan. Una girandola di sostituzioni da parte dei falchetti di D’Angelo, e dei granata di Calori, nella speranza di cambiare indirizzo alla gara a loro favore. Si gioca a centrocampo senza nessuna azione di rilievo, sia dell’una che dell’altra parte. I cinque minuti di recupero non cambiano praticamente niente, e alla fine la divisione dei punti sembra la soluzione più equa. Il Trapani perde punti preziosi nel confronti del Lecce per la lotta al vertice, e i tifosi iniziano la contestazione nei confronti della società chiedendo le dimissioni di Calori. Per la Casertana il punto conquistato è importante perché riesce a tirarsi fuori dalla griglia play-out.
CATANIA – COSENZA 2 – 2 Il tecnico Lucarelli non indovina tatticamente la partita, e per poco evita una sconfitta che l’avrebbe sicuramente estromesso dalla lotta per il primo posto nella sfida con il Lecce. Il Catania sbaglia l’approccio alla gara, e consente alla squadra di Braglia di conquistare da subito il centrocampo, punto strategico per impostare le azione offensive. Al 17’ Mungo del Cosenza riceve a centrocampo la palla, percorre ben trenta metri senza essere affrontato dai difensori etnei ed arrivato al limite dell’area lascia partire un fendente basso che s’insacca alla destra di Pisseri. Il Catania reagisce al 22’ con un corner battuto da Lodi per la testa di Aya che schiaccia troppo la palla, permettendo Saracco di mandare in angolo. Al 26’ ancora in gol il Cosenza con Bruccini che su punizione riesce a perforare la barriera del Catania e rendere vano il tuffo di Pisseri, con la palla che rotola in rete. Il doppio vantaggio porta i calabresi ad allentare il controllo della gara, ed il Catania anche se in maniera non propria ordinata attacca la difesa ospite, ed ottiene la rete dopo pochi minuti che riapre la gara per opera di Barisic che lanciato in area riesce a mette dentro da posizione defilata. Nella ripresa il Catania attacca a testa bassa ma non sempre in modo ordinato, e sciupa qualche buona occasione per agguantare il pareggio. Nei minuti finali arriva il gol del difensore del Gambia, Mannek Kalifa che riprende la sfera dopo un batti e ribatti a pochi passi da Saracco, e mette in rete. Un pareggio che non spegne del tutto le speranze degli etnei per la lotta finale per il primo posto, ma si porta a -6 dalla squadra di Liverani, lanciata verso la serie cadetta, forte dei 22 risultati utili consecutivi. La matematica lascia ancora una porta aperta per lo sprint finale ma il buon senso dice che adesso per il Catania sarà un campionato tutto in salita, e al primo passo falso il capitolo promozione diretta può arrivare al capolinea.

PAGANESE – MATERA 1 – 0 La Paganese coglie la terza vittoria consecutiva, e si allontana a passo svelto dal penultimo posto in classifica. Stavolta a farne le spese è il Matera di Gaetano Auteri, squalificato, al suo posto in panchina il vice Loreno Cassia, che non riesce a rimontare il gol di Scarpa messo a segno al 56’ grazie ad una “sbandata” difensiva che lascia tutto solo il centrocampista azzurrostellato che con estrema facilità mette in rete. Il Matera prova a reagire ma il solito possesso palla non porta al gol. Nel primo tempo al 24’ Casoli a due passi dalla porta si lascia anticipare da un difensore che gli nega il gol. La Paganese sale sugli scudi in virtù delle belle parate del giovane Galli, che in porta sostituisce l’infortunato Gomis. Nella parte finale della partita il Matera proietta il suo baricentro in avanti alla ricerca del gol ma le maglie della Paganese si chiudono bene non permettendo a Strambelli e company di creare azioni importanti. Il Matera è ancora alla ricerca della prima vittoria del 2018 ma è anche alla ricerca di un gioco che deve essere più concreto che permetta ai giocatori di arrivare in zona tiro con soli tre /quattro tocchi. In difesa il solo De Franco non basta, a centrocampo Casoli ha bisogno di una spalla che potrebbe rispondere al nome di Strambelli ma in questo momento il giocatore barese non riesce a tenere dei ritmi alti per la precaria condizione atletica. Un Matera da rimodellare proprio nella fase più importante del campionato. Il tecnico Auteri dal calciomercato di gennaio ha ricevuto poco dalla società ma si potrebbe puntare a pescare tra gli svincolati, anche con qualche ritorno importante, se può servire alla causa della squadra.

SIRACUSA – AKRAGAS 1 – 0 Il Siracusa porta via i tre punti grazie alla prodezza di Liotti che su punizione inventa un tiro alla Pirlo, lasciando di sasso Vono. La gara per lunghi tratti l’ha condotta il Siracusa sempre sulla tre quarti avversaria ma poco lucido nel chiudere le azione in gol. Il tecnico azzurro Bianco ha subito messo in campo i nuovi arrivati, Altobelli e Longo che hanno reso alla fine della gara bene, mentre l’Akragas ha messo in campo tutti i nuovi acquisti, lasciando in panchina tutti di under. L’Akragas si è opposta al Siracusa con grinta e determinazione, e nelle ripartenze ha cercato di impensierire l’estremo difensore azzurro D’Alessandro. La reazione degli agrigentini alla rete di Liotti è stata sterile, e la mancanza di un uomo-gol ha avuto il suo peso. Il Siracusa alla fine porta a casa tre punti d’oro per la classifica e per il morale. Il quarto posto resta blindato per i ragazzi di Bianco, mentre per l’Akragas, il tecnico Di Napoli è ottimista, nonostante la sconfitta, per potere raggiungere i play-out perché crede nella bontà dei suoi ragazzi. “ La gara di oggi senza la prodezza di Liotti poteva benissimo finire in parità” queste le parole pronunciate dal tecnico ospite a fine gara in sala stampa.

MONOPOLI – FIDELIS ANDRIA 2 – 0 Per il Monopoli la cura Scienza ha avuto l’effetto sperato. Undici punti in cinque gare, un sesto posto raggiunto, e un cannoniere ritrovato che risponde al nome di Manuel Sarao. La doppietta nel secondo tempo dell’attaccante ex Catanzaro stende la Fidelis Andria che resta impigliata al penultimo posto in classifica anche se con un margine di ben nove punti sull’Akragas. La squadra di Papagni nella prima parte della gara è riuscita a contenere la squadra di casa grazie anche ad una buona dose di fortuna, infatti un tiro di Sarao centra in pieno il palo a portiere battuto. Nella ripresa sale in cattedra il gioco e l’abilità tecnica di Sarao che riesce a segnare al 54’ un bellissimo gol, e a pochi minuti dalla fine la seconda rete. I biancoverdi continuano il cammino interrotto prima della venuta sulla panchina di Giuseppe Scienza, mentre per l’Andria continua il periodo negativo.

CATANZARO – SICULA LEONZIO 0 – 3 Bellissimo exploit della Leonzio al “ Ceravolo “ di Catanzaro. Un rotondo tre a zero che mette in evidenza le doti di giocatori abili come Pietro Arcidiacono, e Ciro Foggia, attaccanti con la propensione al gol. Il Catanzaro nella prima parte della gara se fosse stato più preciso nelle conclusioni, avrebbe sicuramente chiuso la gara con un risultato positivo, ma prima Letizia e poi Sepe hanno sciupato delle ghiotte occasioni. Nella ripresa è uscita la Leonzio che con tre gol di ottima fattura, prima Marano al 72’ poi Arcidiacono su rigore al 78’ ed infine a quattro minuti dalla fine il tre a zero di Foggia, si sono giudicati l’incontro a pieni mani. Per la squadra di Diana è il quarto risultato utile consecutivo, mentre per il Catanzaro una débâcle che si ripercuoterà sul futuro del tecnico Dionigi, subito messo in discussione.

RACING FONDI – JUVE STABIA 1 – 2 Il Fondi si è visto sfuggire la vittoria grazie ad i cambi che Ferrara ha effettuato durante la partita. Passa in vantaggio la squadra di casa al 19’ su autorete di Viola che devia la sfera nella propria porta. La Juve Stabia non riesce a passare nella prima parte della gara. Nella ripresa i cambi effettuati dal tecnico delle vespe risulteranno alla fine vincenti, poiché al 78’ Simeri subentrato allo sfortunato Viola mette a segno la rete del pareggio dopo una carambola. Passano dieci minuti ed è ancora l’attaccante napoletano e ribaltare il risultato. Da notare il palo preso da Mastalli prima della doppietta di Simeri.

REGGINA – VIRTUS FRANCAVILLA 0 – 0 La divisione dei punti poteva essere l’obiettivo finale delle due squadre, visto che per tutto l’arco della gara si è giocato a ritmi blandi e senza mordente sotto porta da parte delle due squadre. Una partita che ha annoiati i presenti allo stadio Granillo ma che a fine gara non ha evitato la contestazione da parte dei tifosi granata alla propria squadra. La squadra di Maurizi non è certo in una posizione di classifica eccellente, e i due pareggi interni lasciano presagire un cammino difficile per non essere invischiati nella lotta ai play-out . La Virtus Francavilla riesce a mantenersi nella zona play-off, al momento occupa l’ultimo posto utile con 32 punti.

Ha riposato il Rende.