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Diversamente abili e normodotati giocano a calcio allo stadio XXI Settembre-Franco Salerno per il progetto “Sportincludiamoci”

Con un incontro di calcio 7 contro 7 con squadre miste tra disabili e normodotati è stato inaugurato nel pomeriggio allo stadio XXI Settembre-Franco Salerno il progetto “Sportincludiamoci” dell’Asd Cultura e Sport di Matera, promosso in collaborazione con l’Asd “Città dei Sassi” e finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ufficio per lo Sport. Ad accogliere 40 atleti diversamente abili il presidente dell’Asd Cultura e Sport, Pino Angelino e i tecnici della scuola calcio “Asd a e Vita” diretta dall’allenatore Michele Fontana. All’iniziativa ha partecipato anche l’assessore alle politiche sociali del Comune di Matera, Marilena Antonicelli, entusiasta di questa iniziativa: “Il Comune di Matera approva il progetto “Sportincludiamoci” perchè crediamo che lo sport sia inclusione, condivisione e che non ci sia miglior metodo per includere chi ha delle potenzialità e chi ha delle difficoltà”.

Pino Angelino illustra i contenuti e le finalità del progetto: Sportincludiamoci è un progetto è rivolto alla affermazione delle pari opportunità per le persone con disabilità nel campo dello sport per promuovere I’integrazione tra disabili e normodotati. Abbiamo coinvolto una quarantina di ragazzi diversamente abili, la maggior parte materani ma c’è anche qualche ragazzo della provincia.
Prevede la formazione per gli operatori sportivi e sociali, laboratori di sport tra cui attività nella natura, calcio, nuoto, basket ed equitazione, due eventi sportivi di integrazione sociale e un convegno finale.
Gli obiettivi che intende perseguire il progetto sono la  diffusione della cultura sportiva tra le persone disabili e le loro famiglie per favorirne l’avvicinamento allo sport, la diffusione di programmi di inclusione attraverso lo sport, la formazione di personale qualificato per orientare, seguire ed avviare alla pratica sportiva le persone disabili, lo sviluppo di nuovi beni e servizi volti a favorire l’inclusione delle persone disabili, la possibilità di migliorare i livelli di qualità dell’offerta formativa ed educativa nel campo dell’integrazione, la creazione di una rete di coordinamento/formazione per gli operatori sportivi e la condivisione di strategie e di buone pratiche, la volontà di far conoscere giochi, attività ludiche nella natura mirate e avviare alla pratica sportiva come momento di conquista di autonomia personale di contribuire alla ricerca di benessere fisico attraverso la conoscenza e la pratica di sane abitudini salutistiche, ad esempio il movimento, e l’alimentazione.
I risultati attesi son il potenziamento delle abilità motorie e sportive dei soggetti disabili, la reale conoscenza delle proprie risorse, competenze e abilità, la maggiore fiducia in sé, nelle proprie capacità e conseguente aumento dei livelli di autostima, le maggiori competenze socio-relazionali, comunicative ed espressive e conseguente minore isolamento ed emarginazione dei soggetti disabili, il minore carico di lavoro da parte dei familiari dei soggetti disabili, l’effettiva sensibilizzazione della cittadinanza alle tematiche legate alla disabilità reale e la partecipazione della comunità locale alle azioni e alle attività progettuali”.

Michele Capolupo

La fotogallery del primo evento di Sportincludiamoci (foto www.SassiLive.it)