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Piano sanitario regionale, audizione Franconi in 4^ Commissione Regione Basilicata

La quarta Commissione permanente (Politica sociale) chiederà ai soggetti associativi e istituzionali che sono stati ascoltati nelle settimane scorse di formalizzare eventuali emendamenti alla proposta di Piano regionale sociosanitario 2018/2020, in modo tale da consentire alla Giunta di esprimere il proprio parere e definirein tempi rapidi un maxiemendamento. E’ quanto deciso dall’organismo presieduto da Gito Giuzio (Pd), su proposta dei consiglieri Romaniello (Gm) e Perrino (M5s), al temine dell’audizione dell’assessore alle Politiche della persona della Regione Basilicata, Flavia Franconi, che ha assicurato la disponibilità della Giunta ad accogliere alcune sollecitazioni pervenute.

Nella riunione svolta ieri sera sono state esaminate in particolare quelle proposte da Federfarma, Alad – Fand e Associazione persone down del Vulture.

Franconi si è dichiarata disponibile ad accogliere alcune osservazioni di Federfarma, che nell’audizione svolta in Commissione aveva proposto di integrare il Piano regionale sanitario con le funzioni specifiche che le farmacie possono svolgere come componente essenziale della rete della presa in carico del paziente cronico. Quanto alle sollecitazioni dell’Alad – Fand, l’assessore ha sottolineato la necessità di verificare alcuni aspetti della legge regionale n. 9/2010, che non sono più attuali, ribadendo la grande attenzione della Giunta sulla malattia diabetica che riguarda l’8 per cento della popolazione e richiede strategie per una migliore prevenzione.Rispondendo inoltre alle domande di Pace e Napoli, che hanno evidenziato i disagi rappresentati dall’Associazione persone down per i continui spostamenti a Roma, dove i pazienti e le loro famiglie si recano per le visite semestrali, Franconi ha inoltre affermato che si sta verificando con il responsabile del centro malattie rarela possibilità difar svolgere le visite di controllo per via telematica, per non far viaggiare i nostri pazienti e le loro famiglie. Il Dipartimento è inoltre impegnato nella costruzione della rete della genetica per la diagnosi e la medicina personalizzata: all’ospedale di Matera è stato acquistato a suo tempo un macchinario per gli esami genetici prenatali, un servizio chefunziona ed ha iniziato a raccogliere mobilità extra regionale.

Nel breve dibattito che è seguito, Pace ha chiesto alla Giunta di valutare un provvedimento emendativo della legge regionale n. 9/2010 sulle patologie diabetiche, che non sia in contrasto con la normativa nazionale, oltre alle osservazioni di buon senso di Federfarma e alla proposta particolarmente interessante dell’Associazione persone down sulla verifica dello screening prenatale per le patologie genetiche.A parere di Napoli il ruolo delle farmacie va rivisto perché in molti Comuni rappresentano l’unico presidio sanitario. Occorre inoltre implementare e dare corso ad una serie di iniziative volte a promuovere la ricerca genetica, prestando la giusta attenzione ai disagi che le famiglie affrontano.

In precedenza l’assessore Franconi aveva ribadito che la questione delle indennità dei medici del servizio di continuità assistenziale sarà inserita fra gli argomenti in discussione nella prossima riunione della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni. Si è appreso inoltre che le 14 persone (amministratori, dirigenti regionali e componenti del comitato per le cure primarie in carica nel 2008) che ha suo tempo avevano ricevuto un invito a dedurre da parte della Corte dei Conti, nel quale viene contestato un danno erariale del valore complessivo di 13 milioni e 600 mila euro per alcune indennità erogate nel periodo dal 2012 al 2016 ai medici impegnati nel servizio di continuità assistenziale in provincia di Potenza, hanno ricevuto gli atti di citazione. L’udienza è prevista per il 27 marzo 2018.

Rispondendo a una domanda del consigliere Rosa, il dirigente generale del Dipartimento Politiche della Persona Donato Pafundi ha ribadito ciò che aveva dichiarato nella precedente audizione, e cioè che nella delibera della Giunta regionale che ha disposto la sospensione delle indennità non sono richiamati pareri legali o memorie, perché le motivazioni sono dettagliate nelle premesse del provvedimento, firmato dai dirigenti generali del Dipartimento Presidenza e del Dipartimento Politiche della persona. A parere di Napoli è inimmaginabile che il dirigente generale apponga la sua firma senza aver ricevuto una relazione dagli uffici del Dipartimento Politiche della persona. Per Romaniello bisogna capire le motivazioni addotte dalla Giunta,che ha chiesto il recupero delle somme senza peraltro aver disdetto l’accordo integrativo che le prevedeva.Concludendo la discussione su questo argomento, il presidente Giuzio ha annunciato che per una valutazione di merito chiederà copia di tutti gli eventuali atti propedeutici al provvedimento.

Alla riunione della Commissione, oltre al presidente Giuzio (Pd), hanno partecipato i consiglieri Bochicchio (Psi), Pace e Romaniello (Gm), Rosa (Lb-Fdi), Napoli (Pdl-Fi), Perrino (M5s) e Polese (Pd).

audizione franconi